
Un carnevale tutto da ridere quello proposto sabato 5 marzo al Teatro Garibaldi di Figline Valdarno dall’Orchestra Regionale Toscana con l’esilarante duo Igudesman & Joo in A Big Nightmare Music.
L’affiatato duo presenta fin dal principio un concerto del tutto “fuori dalle righe”, coinvolgendo in un divertente gioco umoristico gli stessi orchestrali dell’ORT, che iniziano la serata scambiandosi gli strumenti e presentandosi rumorosamente.
Hyung-Ki Joo riporta l’ordine e lo spettacolo ha inizio con una serie di burlesche polke dalla Trisch Trasch Polka di Johann Strauss fino allaWinterpolka, farsa composta dallo stesso Aleksey Igudesman, misto di starnuti e colpi di tosse a tempo di ballo che “rigurgitano” Hyung-Ki Joo tra le braccia del pubblico. Tra le composizioni dei due virtuosi quali il Tango russo e le Chanderliers per piano e orchestra, ecco che Hyung-Ki Joo ci presenta le tre norme basilari per un concerto di sicuro successo: 1) sorridere sempre; 2) eseguire solo musiche che tutti conoscono; 3) fare cose estremamente semplici. Segue l’immediata esemplificazione con The Very Blue Danube, op. 314, arrangiamento del celeberrimo brano straussiano, orchestrato da Igudesman. La prima parte dello spettacolo termina in un climax che raggiunge l’apice con Uruguay, un misto di ritmi latini e blues eseguita, cantata e ballata da Igudesman, accompagnato al piano jazz dal direttore musicale e percussionista Andrei Pushkarev.
La seconda parte del concerto inizia all’insegna del motto: «Signore e signori, adesso Mozart!», leitmotiv buffonesco per presentare un misto di brani decisamente agli antipodi mozartiani. Così il terzo movimento della Sonata in la minore K 311 ovvero la Marcia alla Turca, in seguito ad arguti sketch, si fa arabeggiante con l’abbassamento del Si in Si bemolle, mentre il primo movimento della Sinfonia n.40 in sol minore K 550 si trasforma nel famoso The James Bond Theme di Monty Norman. Anche il Concerto n. 2 in do minore op. 18 di Sergej Rachmaninov subisce la valanga comica, che lo stravolge nel melensoAll by Myself di Eric Carmen, fino al wrestling finale che vede fronteggiarsi Igudesman nei panni di Vivaldi e Joo in quelli di Bach, per un incontro all’ultimo colpo “di bacchetta”. L’atmosfera si surriscalda, alla volta del Morrison Jig, connubio di Mozart, Mendelssohn, Beethoven, Vivaldi e Bach, uniti alla tradizione irlandese: sul palco anche alcune violiniste dell’Ort danzano suonando tra sfavillanti paillettes. Unico limite: le “piccole mani” di Hyung-Ki Joo, che ha difficoltà ha suonare la musica di Rachmaninov dalle “Grandi Mani”. Ma l’ostacolo è felicemente superato: tra le risate generali Igudesman passa al collega tasti di legno per realizzare gli accordi più arguti. Lo spettacolo termina con l’infinitamente ciclica Eine kleine Nachtmusik di W. A. Mozart, e tra l’acclamazione generale con tre bis: il Volo del Calabrone, Per qualche dollaro in più di E. Morricone e la fusione di Mozart, Rachmaninov con la tradizione russa.
Il divertito pubblico ha decisamente apprezzato con applausi calorosi la coppia di virtuosi carichi di verve e doti di attoriale comicità: la loro è una diffusione della musica smorzata di austerità, ricca di quel sano divertimento da cui tutti dovremmo imparare.














