A Reggio Emilia, lo chef Ciro Sieno porta in tavola un racconto che unisce Campania ed Emilia con una cucina tecnica, riconoscibile e attenta al prodotto. Enigma, aperto insieme alla moglie Giulia Mazza, è un progetto che punta su equilibrio, stagionalità e memoria, interpretando la tradizione italiana con linguaggio contemporaneo ed emozionale.

Il percorso degustazione si apre con un calice di Champagne e una serie di amuse-bouche che introducono l’approccio della cucina: la parmigiana rivisitata, l’arancino agrumato, la tartatin di erbazzone e il cono al formaggio e aceto balsamico. Piccoli bocconi curati nella costruzione e nella presentazione, che già delineano la cifra stilistica dello chef: attenzione ai contrasti, radici campane reinterpretate in chiave locale.

Il Greco di Tufo Miniere 2022 accompagna con gusto, mentre il cestino del pane merita una menzione a sé: pane a lievitazione naturale, grissini allo strutto, pan casatiello, brioche del Danubio e taralli napoletani mostrano una mano esperta nella panificazione, uno dei punti forti del ristorante.

Il polpo allo spiedo – laccato con salsa di soia, patata americana e maionese artigianale – convince per equilibrio e concentrazione dei sapori. Ancora mare con la capasanta nell’orto, proposta con giardiniera di verdure, beurre blanc e olio al finocchietto: piatto ben costruito, in cui l’acidità bilancia la dolcezza della capasanta.

Con il Lambrusco Borgianti (fermentato in bottiglia) si passa ai toni più intensi. Il manzo al pascolo, battuta di Fassona con salsa alla pizzaiola, pasta brisé e polvere di rucola, gioca sul tema della transumanza e mostra una cucina capace di sintesi tra ricordo e tecnica.

Tra i primi, il signature dish “630 km da Reggio Emilia” – tortello all’uovo con ragù partenopeo, fonduta di Parmigiano e basilico – rappresenta in pieno la filosofia di Enigma: piatto gustoso, immediato, che fonde due culture gastronomiche senza forzature.

Segue il risotto aglio, olio e ‘nduja con gamberi rossi di Mazara del Vallo crudi: cremoso, ben mantecato, con piccantezza controllata e un finale marino deciso. Il tutto sostenuto dal Tiade Etna Bianco 2024, vino dalla buona struttura e piacevole chiusura mielata.

Il tonno alla Rossini sostituisce la carne con il saku di tonno, foie gras e tartufo nero: piatto tecnico e ben calibrato, una vera sorpresa, completato da una focaccia pugliese ai pomodorini che ne amplifica la golosità.

In chiusura, il predessert al limone e yuzu prepara il palato alla pastiera contemporanea, dove ricotta, arancia e grano incontrano un crumble di mandorle e un gelato alla vaniglia di grande finezza.

Il Cioccoboom, con tre consistenze di cioccolato, è un omaggio alla tradizione del dessert “a tema unico”, ben eseguito e gratificante.

La piccola pasticceria con torta di mele, tartufino alle nocciole e la tisana “Allegria di Bach” chiudono un percorso coerente e curato in ogni dettaglio.

Ciro Sieno, classe 1987, propone una cucina personale che si muove tra tradizione campana e territorio emiliano, con un’attenzione costante alla qualità delle materie prime e alla precisione delle cotture. L’ambiente è elegante ma non formale, il servizio preciso e cordiale, guidato con calore da Giulia Mazza.
Enigma è un indirizzo da segnarsi in agenda per chi cerca una cucina identitaria ma aperta al confronto, capace di unire memoria, tecnica e contemporaneità.
Enigma Restaurant
Viale Leopoldo Nobili
2/C Reggio nell’Emilia (RE)