back to top
27 Settembre 2025

COB, il passaporto gastronomico della Slovenia stellata

Articoli correlati

L’autenticità di Hiša Raduha: fine dining intimo e sorprendente

Nel piccolo villaggio di Luče ob Savinji, in Slovenia,...

Radici slovene e sguardo contemporaneo al Sunrose 7

Non è solo la cucina a rendere speciale una...

A Perugia la cucina che sorprende e racconta di Ada Gourmet

Nel cuore pulsante di Perugia, a pochi passi dall’antica...

Condividi

Affacciato sul porto di Portorose, tra barche che si specchiano nell’acqua e riflessi dorati al tramonto, COB – Cooking Outside the Box, fine dining una stella Michelin, regala un itinerario gastronomico che si percorre senza muoversi da tavola. L’idea è di Filip Matjaž, premiato con il MICHELIN Slovenia 2025 Young Chef Award, che insieme al fratello Patrik, sommelier e maître de salle, ha trasformato l’eredità della storica trattoria di famiglia in un progetto radicalmente diverso. Non solo cucina, ma racconto, interazione, sorpresa.

Filip e Patrik Matjaž © Fermata Spettacolo
Filip e Patrik Matjaž © Fermata Spettacolo

L’esperienza prende avvio con due cocktail ben calibrati, freschi e aromatici, serviti con una piccola insalata di erbe locali: un gesto leggero e ironico, quasi un sorso di territorio istriano che prepara al viaggio. Da qui si entra nel vivo dell’Experience Menu pensato per il 2025, otto atti che in circa due ore raccontano un percorso fatto di geografie e memorie personali di viaggi dello chef, timbrati su un vero e proprio passaporto gastronomico consegnato all’ospite.

Aperitivo di benvenuto © Fermata Spettacolo
Aperitivo di benvenuto © Fermata Spettacolo

Il primo timbro è quello del Portogallo, con un gazpacho reinterpretato in quattro variazioni di pomodorini ciliegini ripieni e infusi con erbe locali, aglio affumicato e aceto di Refosco. Il piatto vibra di freschezza e trova nel calice di spumante Vipava 1894 Teneče Vina un alleato ideale: perlage fine, acidità precisa e una nota di pesca verde che prolunga la succosità del pomodoro.

Gazpacho reinterpretato © Fermata Spettacolo
Portogallo – gazpacho reinterpretato © Fermata Spettacolo

Dall’Atlantico si vola in Messico, dove il ricordo dei tacos si fa gioco manuale e sensoriale: tortilla di mais secco, crema di carciofo, tartare di tonno dell’Adriatico, maionese al limone e germogli di amaranto rosso. L’ospite è invitato a ricomporre il boccone, quasi fosse street food di lusso. Nel bicchiere, il vino COB 2022 (Malvasia, Pinot e Chardonnay, un anno in rovere) porta rotondità e spessore, sostenendo la sapidità del tonno. È un sorso che profuma di mare e legno dolce, ma soprattutto di solidarietà: parte dei proventi finanziano infatti la pediatria dell’ospedale locale.

Messico – tortilla © Fermata Spettacolo

Il viaggio prosegue in Giappone, attraverso la lente dell’Istria. Il ramen diventa un brodo di manzo e costine con carote e barbabietole, dove le tagliatelle si intrecciano al sedano di montagna. È il piatto più personale e forse il più emozionale, perché rielabora un ricordo intimo di Tokyo in chiave locale, con un equilibrio sorprendente tra profondità e rusticità.

Giappone - ramen istriano © Fermata Spettacolo
Giappone – ramen istriano © Fermata Spettacolo

In Italia, la sosta è doppia. Il raviolo aperto al nero di seppia con ragù di polpo, gioca sul contrasto tra l’eleganza marina e l’acidità del limone, amplificata da scorza e foglia di cappero. L’abbinamento con l’orange Gordia amfora (2018) è centrato: vino ampio, dalla trama tannica e agrumata, capace di sostenere l’umami e di allungare il gusto con sfumature ossidative.

Italia – raviolo al nero di seppia © Fermata Spettacolo

Poi la strada corre verso gli Stati Uniti e la Route 66. Il brisket affumicato, di manzo e maiale, arriva in tavola insieme a purè di patate selvatiche, chips di prosciutto, pelle croccante e fagioli alla cowboy. Un piatto potente, reso armonico dal rosso Boris & Alen Lisjak Sara 2015, affinato sei anni in botte e uno in bottiglia: denso, speziato, con profondità balsamica, capace di reggere l’impatto senza sovrastare.

Stati Uniti - brisket affumicato © Fermata Spettacolo
Stati Uniti – brisket affumicato © Fermata Spettacolo

Prima di chiudere, ecco la Spagna. Una paella dolce di riso e latte incontra la crema catalana e si accompagna a una “sangria contemporanea”: sorbetto di Refosco, frutta fresca locale e spuma d’arancia servita calda e fredda. Il gioco di temperature e consistenze diverte, mantenendo una leggerezza sorprendente per un dessert.

Spagna - paella e crema catalana © COB
Spagna – paella e crema catalana © COB

E quando sembra davvero tutto concluso, arriva il colpo di teatro: lo spazzolino, con dentifricio alla pesca e collutorio alla menta. Un gesto ironico e poetico che chiude il viaggio con freschezza.

Spazzolino, con dentifricio alla pesca e collutorio alla menta © Fermata Spettacolo
Spazzolino, con dentifricio alla pesca e collutorio alla menta © Fermata Spettacolo

COB si rivela un laboratorio narrativo dove ogni piatto è racconto, ogni vino memoria, ogni gesto rituale. Con la sua posizione panoramica sul porto di Portorose, la certificazione Green Key per la sostenibilità e la capacità di trasformare la cena in un itinerario culturale, i fratelli Matjaž danno forma a una delle esperienze più vive e sorprendenti della nuova scena gastronomica slovena.

COB – Cooking Outside the Box
Letoviška pot 1a
6320 Portorož, Slovenia
https://cob.si/

PANORAMICA RECENSIONE

Voto

Sommario

COB - Cooking Outside the Box
Letoviška pot 1a
6320 Portorož, Slovenia
COB - Cooking Outside the Box <br>Letoviška pot 1a <br>6320 Portorož, SloveniaCOB, il passaporto gastronomico della Slovenia stellata