Non serve arrivare fino al lago di Bohinj per entrare nel cuore del Triglav: a pochi chilometri dalle sue acque, in un paesino ameno attraversato da un corso d’acqua limpido, il Sunrose 7 offre un’esperienza che sembra voler rallentare il ritmo dei viaggiatori. Lontano dal turismo di massa, ma vicino a luoghi iconici come il lago di Bled o la cascata Savica, questo boutique hotel si distingue per la sua dimensione raccolta e per un’idea di ospitalità che intreccia natura, storia e silenzio.

La struttura, ospitata in un edificio storico di fine Ottocento, non punta sull’eccesso ma sulla sottrazione: niente televisione, niente distrazioni digitali. Ciò che resta è il contatto diretto con l’ambiente circostante, percepibile persino dalle finestre delle camere, che incorniciano scorci di montagna e di vita di paese.

Il Sunrose 7 è un pezzo di storia di Bohinj. Le sue radici risalgono al 1890, quando il mercante di legname Janez Markeš, imprenditore lungimirante e proprietario anche di una centrale elettrica, decise di costruire una villa-ostello per accogliere i viaggiatori. In quegli anni era in costruzione la grande linea ferroviaria che avrebbe collegato Vienna a Trieste e Venezia attraverso il tunnel di Bohinj, inaugurato nel 1906. Con l’apertura della galleria, il Sunrose divenne subito l’indirizzo più prestigioso della zona: vi soggiornarono membri della famiglia reale asburgica e ospiti illustri provenienti da tutta l’Europa centrale.

La sua storia attraversa luci e ombre: l’età d’oro della Belle Époque, il duro colpo della Prima guerra mondiale che trasformò Bohinj in retrovia delle battaglie dell’Isonzo, la nazionalizzazione del dopoguerra, la trasformazione in ristorante sotto il nome di “Gostilna Črna Prst”. Dopo decenni di declino, nel 2018 la villa è stata acquistata e ricostruita con un progetto che ha rispettato la memoria storica, aggiungendo al nucleo originario una nuova ala contemporanea e un giardino con piscina biodinamica.

Oggi il Sunrose 7 custodisce oltre 130 anni di tradizione: è l’hotel con la più lunga storia di Bohinj, simbolo di come un edificio possa attraversare le epoche e rinascere senza perdere la sua identità.
Le 18 camere e suite sono distribuite tra gli ambienti storici della villa e la nuova ala moderna. Le prime conservano un carattere classico, con legni caldi e richiami alla tradizione alpina; le seconde esprimono un minimalismo sobrio, con arredi realizzati in materiali locali e linee essenziali.

Il design unisce passato e presente in un equilibrio sottile: lo testimonia il corpo scala centrale, che fonde elementi classici e contemporanei sotto un grande lampadario in ottone battuto. Non mancano dettagli ironici e narrativi, come la sagoma di pecora all’ingresso o i corvi stilizzati che sorvegliano la sala da pranzo, richiami alla cultura contadina e alle antiche fucine di ferro di Bohinj.
Tra tutte le camere spicca The Royal Hug, la suite di 40 metri quadri un tempo riservata alla famiglia reale: un letto king-size, ampie finestre che incorniciano le Alpi Giulie, il giardino botanico e il fiume, e l’accesso quotidiano al wellness privato Zlata Vila.

Il cuore sorprendente del Sunrose 7 è la sua area benessere Zlata Vila, ispirata alla leggenda delle fate d’oro che vivrebbero tra i pendii di Bohinj. Il percorso si sviluppa in sette tappe, ognuna legata a un elemento naturale: dalla Kneipp therapy che richiama la cascata Grmečica alla vasca idromassaggio che rievoca i laghi glaciali del Triglav; dalla sauna in legno carbonizzato con aromaterapia alle erbe locali al “Bohinj rain”, alternanza di getti caldi e freddi.
Non mancano la pearl bath therapy con aria ionizzata di Pokljuka, la sound therapy con i suoni della foresta e le lanterne artigianali, simbolo di fuoco e intimità. Prenotabile anche in forma privata, l’esperienza include un bicchiere di prosecco, frutta fresca e tisane locali.

Il ristorante dell’hotel, guidato dallo chef Jože Godec, parte da un gesto semplice: cucinare con gli ingredienti che le famiglie del posto utilizzano da generazioni. Formaggi stagionati in malga, trote dei torrenti, erbe spontanee raccolte nei dintorni: i piatti non si limitano a riprodurre la tradizione, ma la reinterpretano con leggerezza e cura estetica (leggi l’articolo).
La giornata inizia con un buffet ricco di prodotti biologici e locali: formaggi, salumi, legumi come ceci e lenticchie, frutta e dolci fatti in casa. Accanto, un menu à la carte permette di ordinare uova in tutte le varianti – strapazzate, in camicia, alla Benedict – oppure omelette arricchite da verdure e affettati del territorio. Ogni mattina lo chef propone anche una “ispirazione del giorno”, piccola sorpresa che rompe la routine.

Per accompagnare, spremute fresche, limonate artigianali o bevande contemporanee come il matcha latte. Una colazione che diventa rito, specchio della filosofia dell’hotel: lentezza, qualità e attenzione al dettaglio.
All’esterno, il biodynamic pool conferma la vocazione ecologica della struttura: un bacino in cui la filtrazione dell’acqua avviene attraverso piante e sistemi biologici, senza uso di sostanze chimiche. Nuotare in questa vasca, con il sottofondo del vicino ruscello e le montagne sullo sfondo, restituisce la sensazione di essere immersi in un ecosistema più ampio.

Il Sunrose 7 è un frammento di memoria viva, una proposta culturale che intreccia heritage e contemporaneità, un modo di intendere il viaggio che rinuncia ai clamori per privilegiare la quiete e il legame con il territorio. In un paesaggio che alterna vette, laghi e leggende, la sua forza sta proprio nella capacità di restituire tempo: un tempo lento, autentico, da assaporare.
Sunrose 7
Boutique Hotel Bohinj Slovenia
Triglavska cesta 7
4264 Bohinjska Bistrica
https://www.sunrose7.com/