
Anche quest’anno ritorna l’appuntamento che rende ancora più vicine Milano e Torino, unendole in un incontro di note d’autore. La rassegna musicale MiTo – Settembre in musica riapre le sue porte alle due città dal 3 al 18 settembre in location varie che vanno dai templi sacri della musica come il Teatro alla Scala di Milano e l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino a posti più di nicchia e tutti da scoprire.
Per inaugurare l’edizione milanese quest’anno la Fondazione Pomeriggi Musicali ha voluto portare il suo pubblico nello splendido Teatro all Scala per assistere ad un concerto d’élite; sul palco diretta dall’immenso Sir Antonio Pappano si è infatti esibita la London Symphony Orchestra e il giovane prodigio del pianoforte Seong-Jin-Cho, coreano classe ’94.
L’orchestra ha fatto il suo ingresso sulle note dell’Ouverture da Candide di Bernestein, e lo stile british e composto dei musicisti ha fatto da contraltare alla vivacità esplosiva dell’opera in cui Pappano ha dato invece spazio alle sue origine italiani, dirigenzo con energia e calore il brano.
La perfezione si Seong-Jin-Cho nell’eseguire il Concerto n. 2 in sol minore per pianoforte e orchestra op. 16 di Sergej Prokof’ev ha lasciato il pubblico col fiato sospeso per 40 minuti in cui le note si rincorrevano sotto le dita esperte del giovane pianista che è riuscito – senza sbagliare una note – ha conferire al pezzo ugualmente calore e pathos.
La chiusura arriva con una avvolgente Sinfonia n. 3 di Aaron Copland in cui il pubblico non può non riconoscere la celeberrima Fanfare for the Common Man del finale.
Sir Pappano omaggia poi Giorgio Armani, scomparso proprio il 4 settembre, con un classico inglese, il Nimrod la nona e più celebre delle Variazioni Enigma (Enigma Variations) di Edward Elgar in cui anche gli impeccabili e talvolta quasi freddi Lodon Symphpny tirano fuori l’emozione per un brano che il sapore di casa.
Una menzione particolare sento di farla la timpanista, Nigel Thomas, che in tanta compostezza porta invece scompiglio con dei suoni carichi, quasi tribali eppure impeccabili.
Insomma l’esordio di questo MiTo lascia immaginare che anche quest’anno, è il caso di dirlo, ne ascolteremo davvero delle belle.