
[rating=4] Uno splendido palcoscenico da grande evento in un’immensa arena al di sotto di un cielo stellato: brillano e ondeggiano i lustrini degli abiti da sera in una serata dove il glamour incontra la delicatezza della musica classica.
Un bel debutto domenica 18 luglio per Bolgheri Melody, prima edizione di un festival voluto e realizzato dal Conte Gaddo della Gherardesca, il primo ad aver creduto alla realizzazione di questa ottima iniziativa. Ecco come presenta il festival il Sindaco di Castagneto Carducci Fabio Tinti, anch’egli presente all’inaugurazione:
«Uno stile unico, tra tradizione e innovazione, un mix speciale di storia, cultura, capacità di accoglienza, dinamicità imprenditoriale e voglia di futuro e di sviluppo rispettoso delle tipicità di questa stupenda terra, un giusto equilibrio per la conservazione di un patrimonio che abbiamo il dovere di consegnare integro ai nostri figli.»
Ma è il Conte ad “aprire le danze” con un excursus dalle radici della sua casata, colei che ha dato vita allo splendido viale alberato di cipressi “alti e schietti”, come direbbe Carducci, fino alla creazione di una magnifica Arena, laddove c’era un grande campo di erba medica.
Ed è un’apertura insigne e di alta qualità con la Filarmonica della Scala, compagine indipendente fondata da Claudio Abbado insieme ai musicisti scaligeri nel 1982 con l’obiettivo di sviluppare il repertorio sinfonico nel contesto della grande tradizione operistica del Teatro, diretta da Daniel Harding, il giovane e talentuoso direttore d’orchestra britannico, che ha diretto le più importanti orchestre europee.
Il programma parte da una prima parte dedicata all’opera tutta italiana, con l’Ouverture del Guglielmo Tell di G. Rossini, l’Intermezzo da Manon Lescaut di Giacomo Puccini, l’Intermezzo dalla Cavalleria Rusticana di Paolo Mascagni, l’Intermezzo dai Pagliacci di Leoncavallo e l’Ouverture da La forza del destinodi Verdi, e prosegue con una seconda parte interamente dedicata alla splendida Sinfonia N.5 in E minor Op.64 di Čajkovskij.
Grande entusiasmo per il bis tratto nuovamente dall’Ouverture del Guglielmo Tell.
Esecuzione e direzione impeccabili, unico rammarico il forte vento, che a volte ha oscurato l’incanto, ma tutti i concertisti hanno gestito il disagio egregiamente.
Tanti gli applausi, anche se spesso l’entusiasmo avrebbe dovuto attendere la fine reale dell’esecuzione.
Prossimo appuntamento imperdibile per gli amanti del jazz è il 23 luglio alle 21.30 con Stefano Bollani e “I Visionari” con come ospiti Enrico Rava e Irene Grandi.