Omaggio a Astor Piazzolla e Nino Rota

Dal Nuovo al Vecchio Continente con il nuovo CD dell’Orchestra da Camera Fiorentina

[rating=4] L’Orchestra da Camera Fiorentina, guidata dalla bacchetta del suo direttore stabile M° Giuseppe Lanzetta – recentemente nominato Direttore Ospite Principale della Mid-American Production alla Carnegie Hall e al Lincoln Center di New York – rende omaggio a due grandi compositori del secondo ‘900, l’argentino Astor Piazzolla e l’italiano Nino Rota.

Il primo è, dopo Carlos Gardel, il più importante autore e interprete del tango, il secondo il più grande compositore di colonne sonore del Neorealismo italiano. Nell’Album “Omaggio a Astor Piazzolla e Nino Rota”, il M° Lanzetta conduce l’Orchestra da Camera Fiorentina attraverso il nuevo tango di Piazzolla proponendo l’esecuzione delle più note composizioni di El Gato, l’abile e ingegnoso musicista che rinnova il genere argentino incorporando in esso elementi del jazz, dall’improvvisazione, alle dissonanze, alle poliritmia.

Protagonista della sezione piazzolliana è la fisarmonica di Mario Stefano Pietrodarchi, solista di fama mondiale, pluripremiato in Concorsi Internazionali e ospite di prestigiosi Festival che lo hanno portato ad esibirsi nel Vecchio e Nuovo Continente, dall’Inghilterra, alla Francia, al Belgio, alla Croazia, all’Armenia, alla Russia, alla Cina, fino al Canada e agli Stati Uniti d’America. Oblivion, Adios Nonino, la Milonga del Angel, Meditango, Violentango, Libertango sono i titoli incisi dall’Or.Ca.Fi.

Proprio quest’ultimo è eseguito nella versione che Piazzolla scrisse a Milano nel maggio 1974. Qui l’Or.Ca.Fi. è la parte ritmica, è quel moto continuo e inesorabile che ne accentua il carattere argentino, senza mai prevaricare il solismo di Pietrodarchi, libero di dar voce alla sua fantasia, con improvvisazioni che prolungano la melodia come fossero un lamento, un ricordo nostalgico. Un ricordo che, nato nel Nuovo Continente, si è insinuato nelle viscere del Vecchio Continente e nell’animo di ogni individuo, tanto da far vincere a Piazzolla, nel 1998, il Grammy Award quale Migliore Composizione strumentale dell’anno.

Orchestra da Camera Fiorentina

Negli altri brani argentini il M° Lanzetta ha concertato con equilibrio i diversi colori timbrici della sua Orchestra mettendone in luce la compattezza e, allo stesso tempo, la versatilità, ora melodica ora armonica. Questo è percepibile nella Milonga del Angel che, proprio per il suo andamento e per il suo ritmo popolare, richiama alla mente musiche tribali africane, dalle danze creole a quelle andaluse, tanto da essere spesso definita l’“habanera dei poveri”.

La seconda parte dell’Album rende omaggio a Nino Rota, dalle pagine scritte per Il Gattopardo di Luchino Visconti, nel 1963, fino ai capolavori firmati insieme a Federico Fellini, da Lo sceicco bianco a 8 e mezzo, nella revisione musicale curata dal M° Lanzetta.

I momenti musicali, eseguiti dall’Or.Ca.Fi., scritti da Rota per la pellicola di Visconti ci riportano alla scena del ballo finale, nella splendida sala di Palazzo Gangi, a Palermo. I ballabili, dal Valzer brillante di Giuseppe Verdi al Valzer del commiato, sono, ormai, parte della memoria musicale di molte generazioni.

L’Or.Ca.Fi. ne mette in luce ora la brillantezza, ora il lirismo; ne sottolinea i motivi lapidari, portavoci di tragicità, i momenti misteriosi, più romantici e portatori di valori intimi, ora eroici ora espressivi, e lo fa con una sapiente ripartizione dei colori della tavolozza timbrica, totalmente a disposizione della concertazione del M° Lanzetta.

Dall’incontro con Federico Fellini, avvenuto nel 1952, nasce uno straordinario sodalizio artistico che regala al mondo grandiose colonne sonore, degne dei più importanti riconoscimenti, dagli Oscar ai David di Donatello. Un medley orchestrale del M° Lanzetta ne propone quattro: Lo sceicco bianco, Amarcod, La strada e 8 e mezzo. Illusione, mondo circense, atmosfere sognanti trovano corrispondenza in un vortice musicale che dalle trascinanti marcette arriva fino ai temi struggenti e malinconici che l’Orchestra interpreta magistralmente, rievocando quegli storici momenti. Ne La strada merita lode Alessandro Silvestro che con la sua tromba esegue il famoso tema del film, offrendone una prospettiva intima e ricercata.

L’album “Omaggio a Astor Piazzolla e Nino Rota” diventa un prezioso contributo alla Musica, capace di unire, grazie alla sua naturale universalità, Vecchio e Nuovo Continente.

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