Alla scoperta di Cracovia in 5 mosse

Pur non essendo più capitale dal lontano 1596, Cracovia nell’ultimo decennio ha saputo prendersi la sua rivincita su Varsavia, diventando una delle mete turistiche più interessanti della Polonia. Merito non solo dei voli low cost, ma anche di un centro storico miracolosamente scampato alle devastazioni della II Guerra Mondiale. E se vi state chiedendo cosa c’è di particolarmente interessante in una città con la fissa per l’obwarzanek e il lody… beh, non vi resta che proseguire la lettura!

RYNEK GŁOWNY

Meglio nota per i turisti italiani come Piazza del Mercato, è la piazza medievale più grande d’ Europa, un enorme quadrato di 200 metri di lato su cui si affacciano i palazzi della fu nobiltà locale. Tra questi, uno dei più antichi è Kamienica Szara risalente al XIII secolo, quando fu fatto costruire da re Casimiro Il Grande per la sua amante, Szara appunto. Al centro della piazza troneggia il Mercato dei Tessuti, la cui funzione è facile da immaginare: oggi, sotto le arcate che un tempo ospitavano la vendita di pregiati prodotto tessili, c’è il paradiso del souvenir, consigliatissimo per gli appassionati del genere. Per chi, invece, ai souvenir preferisce le chiese, è d’obbligo una visita alla stupenda basilica gotica di Santa Maria con la sua volta stellata e l’imponente polittico ligneo opera di una maestro come Veit Stoss.

Castello di Wawel

CASTELLO DI WAWEL

È la testimonianza dell’importanza politico-religiosa di Cracovia nei secoli passati: infatti, proprio in questo imponente castello, venivano incoronati e sepolti i re polacchi. Non a caso sulla collina di Wawel oltre che il Castello Reale è ubicata anche la stupenda Cattedrale. Se avete poco tempo e siete indecisi su cosa vedere (dato che per ogni attrazione dovrete acquistare un biglietto e il concetto di “biglietto cumulativo” non ha ancora attecchito da queste parti), fiondatevi all’interno della Cattedrale muniti di audioguida: è una visita emozionante, durante la quale potrete ammirare le tombe di re e regine, molte delle quali opera di artisti italiani. E per gli amanti delle scalate, c’è anche una torre campanaria sulla cui cima è collocata la Campana di Sigismodo, la più grande della Polonia. Per quanto riguarda il Castello Reale, se non volete incappare in una temibile guida polacca con velleità da maratoneta, evitatelo: la visita infatti prevede un lungo percorso museale sotto scorta da ultimare in tempi rapidissimi. Pure troppo.

Krakov

KAZIMIERZ

Situato oltre il Castello di Wawel, è il quartiere ebraico fatto costruire nel 1335 da re Casimiro il Grande, da cui ereditò il nome e che divenne ben presto uno dei più importanti centri culturali ebraici della Polonia. È un quartiere soprattutto da passeggio, dove respirare l’atmosfera yiddish che lo pervade, ammirare i resti delle antiche sinagoghe e mangiare qualche piatto kosher come la zuppa Berdytchov, a base di manzo, cannella e miele, il cui sapore davvero particolare vi conquisterà. Spero.

FABBRICA DI SHINDLER

Visitare Cracovia e in generale la Polonia senza imbattersi negli orrori della II Guerra Mondiale è praticamente impossibile, tanta è stata la distruzione e la sofferenza che il popolo polacco ha dovuto subire durante quel triste periodo. Su questo tema il Museo della Fabbrica di Schindler ha imbastito un percorso molto interessante, talmente interessante da perdonare ai curatori la scelta un po’ furbetta di intitolarlo a Oskar Schindler. Perchè è vero che è ubicato là dove un tempo sorgeva la fabbrica dell’industriale tedesco celebrato dal film di Steven Spielberg, ma è anche vero che il percorso parla ben poco della sua storia, focalizzandosi sull’occupazione tedesca dal 1939 al 1945 con foto, cimeli e accurate ricostruzioni. Consigliato.

Oskar Schindler Factory

OBWARZANEK, PIEROGI E MOLTO ALTRO

Visitare un Paese straniero senza provare la cucina locale è come fare bungee jumping col paracadute: si può fare, ma perdendo inevitabilmente qualcosa a livello emozionale. Da questo punto di vista gli abbordabilissimi prezzi polacchi invogliano anche ad assaggiare le cose più assurde. Basti pensare che lo street food cracovense per antonomasia, lo obwarzanek, cosa solo 1,5 zloty ossia meno di 40 centesimi di euro: insomma, il costo in Italia di due morsi di Duplo! E se vi state chiedendo fin dall’inizio di questo pezzo cosa sia ‘sto cavolo di obwarzanek è tempo di svelare l’arcano: si tratta di ciambelle di pane ricoperte di papavero o sesamo che ricordano nella forma i pretzel, solo con il 20% di morbidezza in più. Inoltre non dovrete nemmeno impazzire per acquistarne uno visto che sono in vendita in una miriade di chioschi blu disseminati lungo le vie di Cracovia. Altro piatto tipico polacco sono i pierogi che per forma e sfoglia ricordano i nostri ravioli, solo che possono essere ripieni di qualsiasi cosa, ma proprio qualsiasi eh: dalla ricotta, ai funghi, passando per il manzo e la marmellata di mirtilli, caratteristica che li rende ottimi sia come primo che come dessert. E se non ci vedete più dalla fame, il bigos è quello che ci vuole ossia una zuppa a base di crauti, verza, vitello, salsiccia polacca, pancetta affumicata, cipolla, pomodoro e spezie assortite. Per concludere, un lody (aka gelato): vera e propria passione cracovense, anche se non ai livelli del nostro. Ça va sans dire.

OBWARZANEK

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