Un tuffo nel passato, su un treno d’epoca degli anni ’30, con gli arredi originali rigorosamente in legno, le uscite di emergenza e quei finestrini così duri da abbassare per affacciarsi su panorami mozzafiato toscani, tra i caldi colori dell’autunno dove svettano incastonati piccoli borghi e boschi variopinti, e dove improvvisamente si può ammirare uno splendido esemplare di falco in volo. Siamo su una delle prima strade ferrate del Paese, la Porrettana, chiamata Strada ferrata dell’Italia Centrale che collegava Bologna a Pistoia, il primo collegamento attraverso l’Appennino tra la Toscana e l’Emilia-Romagna, inaugurata nel 1864.

E’ il tour del Porrettana Express, con partenza dal Deposito dei Rotabili Storici di Pistoia, luogo ricco di fascino, visitabile prima della partenza del treno. Vero museo a cielo aperto, mette in mostra pezzi davvero unici come le locomotive a vapore alimentate a carbone, le automotrici diesel, meglio conosciute come “littorine”, fino al primo ETR, l’elettrotreno attivo negli anni ’30. Qui ancor oggi si pratica la manutenzione delle vetture d’epoca delle Ferrovie dello Stato e delle antiche locomotive a vapore che continuano a circolare nel Paese in speciali occasioni, solitamente nel periodo primaverile e autunnale.
Dopo la visita di circa venti minuti al Deposito dei Rotabili Storici, indossiamo un pratico braccialetto il cui colore ci indica la carrozza a noi destinata, quindi saliamo a bordo del treno storico, con il nostro biglietto cartonato, che ci proietta direttamente negli anni ‘30: destinazione Stabilimento SMI, Campo Tizzoro.

Lungo il percorso, facciamo una breve sosta a Valdibrana, la prima stazione che incontriamo dopo Pistoia, non più in servizio. Qui ammiriamo il binario di salvamento o rampa di Valdibrana, che partendo dal binario di raddoppio usato dai treni discendenti, saliva sulla collina in forte contropendenza: il suo scopo era quello di fermare eventuali convogli con i freni guasti che scendevano verso Pistoia. Il panorama dalla rampa è a dir poco unico, con una vista a 360° sulle montagne circostanti.

Risaliti in carrozza, insieme a guide competenti, si ripercorre la storia della zona montana pistoiese durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, si affinano le conoscenze del funzionamento della Strada ferrata dell’Italia Centrale fino al paese che per tanti anni è stato, grazie allo stabilimento della Società Metallurgica Italiana, il polo industriale di tutta la Montagna Pistoiese: Campo Tizzoro.

Arrivati a Pracchia, tre autobus ci attendono per guidaci con puntualità verso il museo e i rifugi SMI. La sosta pranzo, in piena sicurezza, si svolge presso il punto ristoro all’interno della SMI, con un menù all’insegna della toscanità, dall’antipasto con affettati e formaggio, agli gnocchi al pesto, fino al roast beef con insalata e al tocco di dolce con la crostata. Dopo la pausa rigenerativa, siamo pronti ad affrontare la tappa clou del tour: i rifugi sotterranei, con una guida d’eccezione, l’avvocato Gianluca Iori, Direttore del Museo.

Con la nostra guida in uniforme, scendiamo all’interno di suggestive gallerie scavate nella roccia ad una profondità tra i 15 ed i 30 metri sotto il perimetro dell’area della SMI, per oltre 2 km, realizzate dall’azienda nel 1939 come rifugi antiaerei per mettere al riparo la forza lavoro. Si tratta della struttura più estesa d’Europa, un progetto assolutamente innovativo, in cemento armato, scavato a 20 metri di profondità nella roccia viva.
“Siate calmi. In queste scale avete già un riparo”
si legge mentre oltrepassiamo la soglia.
All’interno, i rifugi erano muniti e accessoriati di tutto punto per resistere ai bombardamenti più intensi, con infermerie, pronto soccorsi, cappelletta per le funzioni religiosa e vari locali per materiale utile per la squadra vigili del fuoco, maschere antigas, locale bonifica, magazzini vari. Tutto era organizzato nei minimi dettagli: al sesto squillo di sirena gli oltre 8000 lavorati in meno di tre minuti scendevano nei rifugi antiaerei. Con loro 2000 abitanti, ovvero bambini e famiglie. All’interno delle gallerie ogni reparto aveva il suo posto a sedere, uomini, donne e bambini, c’erano adeguati servizi igienici ed i pozzi erano dotati di un sistema autonomo di illuminazione, chiusure stagne in caso di attacchi con gas tossici, impianto di ricambio e bonifica dell’aria.

Lungo le pareti compaiono moniti e divieti: “Lo sapete che una persona che passeggia in galleria consuma da 2 a 5 volte più aria di una che sta tranquillamente seduta? E che in caso di attacco a gas bisogna resistere a porte chiuse con l’aria della galleria?”
“Vietato fumare. Chi fuma ruba l’aria a sé e ai suoi compagni”.
Ripercorriamo con suggestione le gallerie sotterranee, ed il tempo sembra fermarsi, mentre i suoni si fanno attutiti e le parole sussurrate, quasi a non voler disturbare l’ordine ferreo e umido di quei luoghi.

Dopo circa un’ora, risaliamo in superficie, e la luce del sole colpisce i nostri occhi con forza, riportandoci alla realtà. Il viaggio prosegue nelle sale del Museo dove si ripercorre la storia del munizionamento italiano leggero e pesante d’Italia dal 1860 al 2000: uno spaccato industriale che ci proietta nella storia d’Italia attraverso lo studio della società più rappresentativa sviluppata dal gruppo della Famiglia Orlando. Restiamo affascinati ammirando la precisione dei disegni tecnici dei dodicenni dell’epoca, o scoprendo la sala del chimico e del fulminato di Mercurio.
Un tour davvero suggestivo, che si conclude all’uscita dei rifugi antiaerei, dove figuranti in costume partigiano ci narrano le loro storie, raccolte da interviste a veri partigiani.

Carichi di storie e suggestioni, ripercorriamo la via ferrata, e, volto al finestrino, lasciamo scorrere le emozioni forti della giornata.
Un tour per chi ama viaggiare con più lentezza alla scoperta di storia e natura, per chi ama vivere emozioni vivide e genuine, su convogli storici davvero unici. Porrettana Express è promosso e sostenuto dai Comuni di Pistoia, di San Marcello Piteglio e Alto Reno Terme, da Regione Toscana, da Toscana Promozione Turistica e da Fondazione CARIPT, con il determinante contributo della Fondazione FS.
Prossimi imperdibili appuntamenti in carrozza sono in programma per la stagione primavera-estate 2022. Tutte le info www.porrettanaexpress.it