Burnt Offering: rito ipnotico di sacrificio e rinascita

Al Teatro Cantiere Florida di Firenze, all’interno del Festival Fabbrica Europa 2024, lo spettacolo della compagnia coreana 99artcompany, miglior produzione ai Seoul Arts Awards

99ARTCOMPANY in Burnt Offering

Al Teatro Cantiere Florida di Firenze, all’interno del Festival Fabbrica Europa 2024, Burnt Offering della compagnia coreana 99artcompany si è rivelato come un’esperienza coreografica di rara intensità, in cui tradizione e contemporaneità si fondono in una riflessione potente e viscerale. Diretto dalla coreografa Jang Hyerim, questo spettacolo veramente sublime, attraversa le linee del tempo, evocando antichi rituali per interrogarci su cosa significhi oggi sacrificare e trovare un senso nelle nostre vite frenetiche e alienanti.

Le danzatrici Jang Hyerim, Jang Seoyi, Lee Gowoon e Lee Sookyung non eseguono semplicemente movimenti, ma si muovono come in una preghiera condivisa, un’azione collettiva che porta il pubblico in un viaggio verso il sacro. Il loro corpo è offerto, e il loro sacrificio sembra materializzarsi sul palco, in uno spazio che oscilla tra il reale e il simbolico.

Burnt Offering
Burnt Offering

A dominare la scena è un linguaggio coreografico radicato nella danza tradizionale coreana “Seungmu”, una danza buddista caratterizzata da gesti lenti e meditativi, che qui viene reinterpretata attraverso una lente moderna. Ogni passo è un atto di devozione, ogni gesto un segno di sacrificio e di ricerca di equilibrio. Le performer incarnano un dualismo: da un lato, operai o minatori, figure stremate dalla fatica; dall’altro, esseri quasi rituali, in cerca di trascendenza.

L’accompagnamento musicale, curato da Ju Bora e Hwang Gina, svolge un ruolo fondamentale nell’accentuare questa tensione spirituale. Le musiciste Hwang Gina e Lee Hwayoung suonano dal vivo, con grande maestria, strumenti tradizionali coreani come il Geomungo e il Gayageum (entrambi strumenti a corde pizzicate simili alla cetra). La loro musica, che inizia con ritmi delicati, si evolve in loop ipnotici e martellanti, quasi ossessivi, evocando la ciclicità della fatica e del sacrificio umano. Questo intreccio di suono e movimento avvolge lo spettatore in un’esperienza sensoriale, quasi di trance, facendo della performance un rito vivo.

Burnt Offering
Burnt Offering

La scenografia, minimale ma profondamente evocativa, vede le artiste interagire con un grande telo bianco steso sul pavimento. Inizialmente puro, il telo diventa progressivamente segno di un lavoro consumante, sporcato e trasformato dai movimenti delle danzatrici. I cerchi disegnati con pezzi di carbone, come un enorme mandala, diventano metafore di vite che si ripetono, si consumano, si bruciano. È in questo spazio che i corpi delle danzatrici trovano una nuova dimensione, una forma di liberazione rituale. L’uso degli elmetti da minatori, con le torce accese, non è solo un riferimento alla condizione di fatica fisica, ma un potente simbolo di luce in mezzo all’oscurità.

Questa creazione di rara bellezza, premiata come miglior produzione ai Seoul Arts Awards, non è solo uno spettacolo di danza: è una cerimonia, un atto collettivo che invita il pubblico a riflettere sul proprio ruolo in un mondo che spesso sembra perdere di vista il sacro e il significato profondo delle nostre azioni quotidiane. La tradizione, nelle mani di 99artcompany, non è mai un fardello, ma uno strumento di indagine che apre nuove prospettive sulla contemporaneità.

Jang Hyerim e la sua compagnia dimostrano come il corpo, la musica e il rito possano ancora essere strumenti per esplorare la condizione umana, proponendo una visione artistica che trasforma il sacrificio in arte, e l’arte in un atto di resistenza e rinascita.

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