
All’inizio degli anni 2000 il nuovo sindaco di Parigi aveva auspicato di poter «restituire Parigi ai parigini».
Il programma era ambizioso, perché Parigi non è già più la città di 30 anni fa: la città facile da vivere per l’amalgama culturale; quella mescolanza di famiglie, artigiani, commercianti, istituzioni, avventurieri in cerca d’anonimato, stranieri di passaggio e di coloro che discendono dalla storia delle colonie francesi.
Con il volgere del secolo, il passaggio alla moneta unica, la concorrenza internazionale, Parigi si è lanciata, come molte metropoli, in una corsa al «sempre di più».
E pertanto, dopo 5 anni, è emersa una nuova atmosfera a Parigi: quella [1.] dei nuovi spazi urbani, [2.] dei nuovi luoghi d’incontro, [3.] dei nuovi monumenti, [4.] delle mostre-evento.
[1.] Lo spazio urbano è stato, in prima istanza, profondamente rimaneggiato.
Ancora 3 anni fa, le automobili circolavano sulla Rive Gauche (riva sinistra) lungo un’apposita via a margine della Senna. La circolazione, qui, è ormai interdetta e riservata ai pedoni. Gli amanti del passeggio vi gironzolano, si fermano presso delle aree di gioco per bambini e nelle buvettes o, ancora, nei “Laboratori dell’effimero” proposti dalla città di Parigi.
Possono anche imbarcarsi su delle chiatte galleggianti, dove spuntano degli spazi verdi e restano sospese delle grandi amache, in versione familiare, per 10 persone!
Place de la République non è più l’austero anello, attorno al quale le auto ruotavano alla ricerca di uno dei quattro punti cardinali. Ormai, l’essenza di questa piazza è riservata ai pedoni voir (vedere), agli skateboardisti o ai Solowheels, quei monocicli elettrici che facilitano gli spostamenti in città. Uno spazio, con copertura a vetri, dotato di una grande terrazza, permette di riposarsi.
La via apposita della Rive Droite (riva destra), resta, quella, accessibile alle auto (eccetto la domenica), ma è stata munita di semafori che permettono, a coloro che passeggiano, di guadagnare la riva della Senna e di avvicinarsi a 2 isole parigine (L’isola de La Cité e l’isola di Saint-Louis), o di sognare a bordo dell’acqua.
Place de la Bastille verrà rimaneggiata altrettanto profondamente, sul modello di «piazza pedonale» di Place de la Républic.
Decine di chilometri di piste ciclabili sono state costruite in tutta la capitale e il loro numero triplicherà ancora negli anni a venire. Per coloro che non possiedono una bicicletta, un sistema di noleggio di bici è stato messo a punto. Si possono noleggiare pagando qualche euro e restituirle in qualunque luogo di Parigi, presso un terminale «Velib» (il nome del servizio) previsto a questo scopo. I parigini l’hanno adottato dalla sua creazione e anche i turisti vi hanno accesso, in contropartita di un semplice deposito di garanzia di 150€ per carta di credito.
Per coloro che preferiscono i roller-blade, ogni venerdì sera e ogni domenica pomeriggio, viene organizzata un’escursione sulle grandi assi di circolazione. È diretta da forze di polizia che vigilano affinché gli automobilisti non sconfinino in questi effimeri spazi dei roller-bladers.
E per coloro che sperano di elevarsi, appuntamento al Parco André Citröen per una scappata in mongolfiera sopra Parigi.
Traduzione di Azzurra Padovano