
[rating=5] Commovente sintesi tra la commedia popolare e il dramma paradossale, tra parola narrata e musicale, Non ti pago è un regalo all’umanità – uno dei tanti di Eduardo De Filippo. Un’eredità italiana non sperperata, che continua a essere tramandata – anche al Teatro Manzoni di Pistoia – proprio dalla Compagnia Luca De Filippo, in un fine settimana divenuto un omaggio all’attore recentemente scomparso. Gli interpreti fluenti e sinceri, non meri “affaccendati” sulla scena, sono i caratteri vivi di una scrittura che indaga anche la crisi della famiglia paternale, in toni simil-leggeri. Ricordiamo Carolina Rosi, Viola Forestiero, Nicola Di Pinto, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Gianfelice Imparato, Massimo De Matteo, Carmen Annibale, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo, Giovanni Allocca.
Il micro-mondo piccolo borghese napoletano, con le scaramucce, le invidie, le superstizioni e “le visioni”, offre il pretesto per uno spettacolo sulla relatività degli eventi e su come l’opinione altrui possa plasmare la realtà. La dignità estrema con cui questa storia ancora delizia con i suoi tempi comici, è tutta annidata nella vicenda tra Ferdinando Quagliolo e Mario Bertolini. Il primo proprietario di un banco lotto, il secondo suo dipendente e aspirante genero, fortunatissimo al gioco, che un giorno, in seguito all’apparizione in sogno del padre di Quagliolo, vince 4 milioni al lotto. Il punto di rottura è imminente. L’antipatia verso il giovane si unisce all’invidia per la vincita e al fatto di sentirsi escluso dalla decisione del matrimonio tra lui e la figlia. Gli eventi si srotoleranno in modo linerare ma sorprendente, fino a un finale di riconciliazione. Ma non prima di un pittoresco scorrere che mette d’accordo tutte le fasce della popolazione, dalle colte alle spensierate.
La scenografia realistica e il tono umoristico di ogni oggetto e luce di scena, rende Non ti pago un divertito pezzo di “letteratura teatrale”. Dove tuttavia un uomo arriva a demolire i propri limiti mentali, per seguire l’estrema lucidità del pensiero eduardiano.