
[rating=5] Appuntamento a Il Funaro, la sera del 20 dicembre, tutti uniti dall’evergreen L’asta del santo de Gli Omini – bizzarro incontro tra una vera asta e un pasticcio di stili. Parodia, citazioni, improvvisazione, varietà blasfemo fanno di questo adorabile spettacolo-non-spettacolo un panettone stranamente digeribile, che lascia attoniti alcuni dei presenti, come nota Luca Zacchini stesso, identificando e premiando proprio “il più attonito della sala”.
Gli spettatori sono dotati di un gruzzolo di fiches distribuite dall’uomo-pesce Francesco Rotelli, nonché valletto e canterino in tacchi a spillo all’occorrenza; con quelle possono scatenarsi e comprare la figurina del loro santo preferito, a ribasso o in rialzo. Gli Omini ne hanno scelti 50, di santi, raffigurati in stile Beavis and Butthead su un mazzo di carte e appesi a una corda, via via, come panni stesi.
Tutto è giocato sull’atmosfera del momento, sulla reazione del pubblico, l’euforia o l’indifferenza, che Luca e Francesco sanno gestire alla perfezione, in un equilibrio non facile da raggiungere. La curiosità, per restare vispa, ha bisogno di essere rinvigorita, operazione che a Gli Omini in versione ridotta (stavolta Francesa Sarteanesi non è in scena) riesce bene, grazie a una comicità semplice, fatta di ammiccamenti e battute nate sul momento, un botta e risposta continuo. Chi può si accaparra un santo o una santa, operazione ogni volta preceduta dalla spiegazione semi-seria delle sue origini: è una valanga, un diluvio di risa, complice anche il fatto che l’ironia dei due attori è tagliente, diretta e secca, e il contrasto non può che suscitare simpatia nei loro confronti.
Ci sono duelli fra santi, exit poll del papabile vincitore, camminate sulle acque – di plastica, dalla Sant’Anna alla S.Gemini -, stacchetti musicali a opera di uno strepitoso Francesco, che rivela buonissime doti canore, e accompagna l’introduzione di San Remo: si va da Adriano Celentano con Sono un simpatico, a Luigi Tenco Ciao amore ciao, a Mia Martini Almeno tu nell’universo. Giunti alla fine non può che mancare il miracolo, un pò posticcio, un pò irriverente, un pò in stile Gli Omini. E dopo, panettone vero per tutti.