Al Teatro Arcobaleno cartellone “cult” per la stagione 2016/2017

Alberto Sordi girò una famosa scena di “Un americano a Roma“

Isabel Russinova

Il cartellone in corso al Teatro Arcobaleno di Roma è fitto e variegato, ora scorre con “Le Donne al Parlamento” di Aristofane, nell’adattamento e regia di Vincenzo Zingaro, con Annalena Lombardi, Fabrizio Passerini,  Ugo Cardinali, Rocco Militano, Piero Sarpa, Laura De Angelis, Sina Sebastiani, Mario Piana (dal 27 gennaio al 12 marzo 2017). Un evento che segna i 25 anni dalla nascita della Compagnia “Castalia”. L’autore immagina che le donne, stanche dell’inettitudine degli uomini, della loro incapacità di costruire un mondo giusto, attuino un “colpo di stato” e assumano il potere.  Le maschere in scena sono state create da Carboni Studio (di cui si ricorda il sodalizio con Federico Fellini, Sergio Leone e Luchino Visconti).

A precedere questo eccezionale lavoro era stato dal 13 al 22 gennaio 2017 il debutto romano di “Tanaquilla – La nobile Etrusca che fu Regina di Roma” di e con Isabel Russinova, per la regia di Rodolfo Martinelli Carraresi. Un lavoro di pregio artistico che incorona Russinova tra le migliori interpreti della scena italiana, la sua bravura è divenuta indiscussa e la vede sempre più impegnata a valorizzare il proprio talento artistico che negli anni ha unito a quello di scrittrice. Ricerca, approfondisce e scrive testi che vanno nella direzione di far conoscere ritratti di donne ai più sconosciute. Un recupero della memoria. Il 15 luglio scorso il testo ha debuttato in Toscana al prestigioso Festival Internazionale del Teatro Romano di Volterra. La storia vede Tanaquilla moglie di Lucumone il greco, meglio conosciuto come Tarquinio Prisco, che diventò il quinto Re di Roma, così come lei aveva voluto e predetto. Etrusca di nobile discendenza, appartenente ad una famiglia aristocratica di Tarquinia, tra le figure femminili più influenti nella storia della politica romana. Sapeva leggere i segni, governare il destino, bella, colta ed ambiziosa. Visse all’ombra del marito, ma, i suoi consigli e le sue azioni decretarono la fortuna della Città Eterna. Il popolo acclamò Tarquinio Prisco e sotto il suo regno Roma crebbe, diventando una città piena di vita. Cominciò così l’ascesa dei Tarquini e Tanaquilla trasformò in realtà il suo sogno: un regno raffinato come Tarquinia, illuminato come Corinto e spietato come Roma. Scene e costumi sono di Wilma Lo Gatto, light/designer R.M.C., musiche Antonio Nasca.

Ed è stato proprio in scena al Teatro Arcobaleno che il 20 gennaio scorso l’artista ha festeggiato il suo compleanno. Per l’occasione un’azienda agricola laziale ha offerto al pubblico vino, olio, cacio e miele, come 2.500 anni fa… un viaggio a ritroso, alla ricerca di sapori antichi. Sull’etichetta delle bottiglie di vino la foto di Tanaquilla-Russinova nel suo splendore scenico. Una storia tratta dal libro “Reinas, storie di grandi donne” di Isabel Russinova, “per la prima volta, – dice – da “Il ratto di Lucrezia” di Shakespeare, un’opera teatrale ha avuto come protagonista un’eroina etrusca, che, dopo Roma parte per una tournée estera che toccherà anche la città di Mosca”.

Un periodo intenso per Russinova, reduce dall’omaggio alla giovanissima Sara Di Pietrantonio (“Sui gradini del cielo”), avvenuto come testimonial di Amnesty International al Teatro Palladium (28 novembre 2016) in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sule donne (25 novembre 2016), ★★★★ leggi la recensione. Le donne ed il loro potere, il carisma che è tutto al genio femminile i profili prediletti dalla nota attrice negli ultimi anni. Al Teatro Belli portò la storia di Agatha Barbara (★★★★★ leggi la recensione).

Un bel titolo dunque al Teatro Arcobaleno, collocato in via Francesco Redi, alle spalle di Villa Torlonia, che il cinema immortalò nella celebre scena di “Un americano a Roma“, nella quale Alberto Sordi dirige un pittoresco gruppo di ballerine. Ristrutturato nel 2001 da Zingaro è Centro Stabile del Classico, sede della Compagnia “Castalia”, riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali quale organismo di produzione teatrale di interesse nazionale.

Il cartellone 2016/2017 ha preso il via il 19 ottobre scorso con “Lysistrata” di Aristofane nell’adattamento di Valentina Ferrante. Poi, “Aspettando Antigone” di Claudio Zappalà, testo vincitore del premio “Cendic Segesta”, “Casa di Bambola” di Henrik Ibsen per la regia di Gianni Leonetti, l’“Orestea” di Eschilo, con drammaturgia e regia di Giuseppe Argirò con Renato Campese, Cinzia Maccagnano, Silvia Siravo, Maurizio Palladino, Alberto Caramel, Silvia Falabella, Veruska Menna con la partecipazione di Maria Cristina Fioretti. Un conflitto atavico  tra Patriarcato e Matriarcato. Argirò, attore, drammaturgo e regista teatrale, ha interpretato e diretto testi classici e contemporanei. Ha diretto Pamela Villoresi nell’adattamento della commedia goldoniana “La pupilla” per la Biennale di Venezia 2007, e poi dal 29 dicembre all’8 gennaio sempre all’Arcobaleno ci sono stati “I Menecmi (Il Gioco Del Doppio)” di T. M. Plauto, con l’adattamento e regia di Vincenzo Zingaro, con Piero Sarpa, Annalena Lombardi, Rocco Militano, Riccardo Graziosi, Ugo Cardinali, Fabrizio Passerini, Laura De Angelis.

PROGRAMMA

Dal 17 al 26 marzo 2017 “Edipo Re” di Sofocle, nell’adattamento e Regia Cinzia Maccagnano con Dario Garofalo, Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu, Cristina Putignano, Raffaele Gangale.

Dal 6 al 9 aprile 2017 “Memorie Dal Sottosuolo” di Fedor Dostoevskij, drammaturgia e regia Giuseppe Argirò con Edoardo Siravo.

Dal 20 Aprile al 7 Maggio 2017  “Il Soldato Spaccone Miles Gloriosus” di T. M. Plauto, adattamento e regia Vincenzo Zingaro con Vincenzo Zingaro, Fabrizio Passerini, Annalena Lombardi, Rocco Militano, Ugo Cardinali, Laura De Angelis, Piero Sarpa, Carmen Landolfi.

Dal 9 al 14 maggio 2017 “Il Ciclope” di Euripide, traduzione Luigi Pirandello, regia Francesco Polizzi con Roberto D’Alessandro, Francesco Polizzi, Giancarlo Commare.

Dal 18 al 28 maggio 2017 “Io, Edmund Kean”, scritto, diretto e interpretato da Giovanni de Nava e con Carmen Landolfi. Sulla figura del leggendario attore inglese a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo.