La conturbante Giselle

Il balletto della compagnia giovanile Junior BallettO di ToscanA al Teatro di Terni fino al 16 gennaio

[rating=4] Terni, ore 21, la prima della compagnia giovanile Junior BallettO di ToscanA, uno dei più qualificati enti di alta formazione per danzatori classici e contemporanei a livello europeo presenta al Teatro Comunale Sergio Secci di Terni, Giselle, nella drammaturgia, regia e coreografia di Eugenio Scigliano.

Recandosi alla biglietteria si sente aria di novità di atmosfera festosa e la frenesia di scegliere il posto e di recarsi prima di tutti, in molti già si sono informati, ma rileggono come per aver una conferma, la brouchure all’ingresso. La drammaturgia, la regia e la coreografia dello spettacolo, che ha ricevuto uno dei premi italiani più importanti, il premio Danza&Danza, è di Eugenio Scigliano. L’artista torna direttamente alle fonti poetiche e letterarie del balletto, costruendo sulla compagnia di ballo di sedici straordinari danzatori, tra i quali Laura Massetti, originaria di Città di Castello.

La trama di questa opera, parte dalla suggestiva leggenda delle Willis che Heinrich Heine evocò nel suo libro sulla Germania e tanto suggestionò Theophile Gauthier nello scrivere lo scenario di Giselle, il coreografo si immerge direttamente nell’atmosfera gotica e notturna tanto cara alle culture nordiche, della quale il tema dell’irresistibile passione amorosa legata all’idea della “non-morte” è fulcro portante, resi emblematici dai balletti semplici ma precisi, duri e sinceri, che vengono enfatizzati e prendono corpo grazie alla forte empatica con la ritmica e la musica.

In questo senso, la fanciulla Giselle inventata da Gauthier diventa l’epitome di una condizione femminile tipica del periodo, fusione perfetta tra la virginale fanciulla obbediente alle regole della società, soccombe alla presa di coscienza del “tradimento”, e del suo doppio ribelle e perturbante.

Sembra di ritrovarsi in un frammento di Picnic ad Hanging Rock, dove si educano fanciulle di buona famiglia con rigidi rituali accuratamente pensati per soffocarne le passioni, ma nel quale è anche sufficiente mettere a contatto l’innocenza dei sentimenti dei più giovani con l’ambiguità cinica degli adulti per fare esplodere un conflitto profondo e sconvolgente tra verità e convenzioni, tra il reale e non reale. In questa cornice vittoriana, la giovane Giselle è attratta e sedotta dal Precettore, in realtà legato all’Istitutrice della scuola, con la quale vive un amore complicato, dove il reprimere forse è il metodo migliore.

L’atto si conclude non tanto con la morte degli innamorati o amanti, ma mettendo in risalto la ritmicità dei movimenti e la semplicità delle scelte musicali, esaltate dalle forti espressioni e sospensioni, impreziosite da illuminazioni e scenografia.

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