Per Natale, Garrone rinnova la favola di Pinocchio

Un grande Roberto Benigni interpreta Geppetto, Gigi Proietti è Mangiafuoco

È il racconto più narrato, conosciuto e ricordato da sempre. Amato da piccoli, raccontato da grandi a figli ed a nipoti. La storia del burattino di legno scritta da Carlo Collodi nell’800 è la favola per eccellenza, che ha segnato intere generazioni. Una storia semplice, ma profonda, ricca di sentimenti e dalla morale forte. Portata in tv, nei cartoon ed al cinema.

In tv la versione più celebre è stata quella dal volto di Nino Manfredi che impersonava Geppetto con una bellissima Gina Lollobrigida nei panni della Fata Turchina. E, come casa, la famosa Casina Vanvitelliana del Parco Borbonico di Bacoli. Era l’aprile del 1972 quando Luigi Comencini portava sulla rete Rai (allora) Tv 1 il bellissimo film ad episodi che incollò al video milioni di italiani.

Oggi, Pinocchio ha la firma impeccabile di Matteo Garrone che ne fa una rivisitazione d’autore. Il suo “Pinocchio” sarà tra i primi titoli che andranno alla Berlinale 70 del 2020. Degno film in rappresentanza del grande cinema italiano. Perché Garrone è davvero tra i più grandi del nostro cinema, un artista di cui andare fieri, che sa raccontare di cronaca nera e di storie d’amore, di fiabe e racconti. Cura tutto, e si capisce. Nei suoi film c’è il racconto e c’è l’anima. In questo Pinocchio c’è tutto l’amore per i buoni sentimenti, quelli veri, genuini, l’amore che vince sul male, i cattivi da cui guardarsi, i buoni consigli che vanno accettati per non cadere in trappola.

È un bellissimo film per il Natale, per le feste, per il nuovo anno. Vive di atmosfere fiabesche ma la morale è per gli adulti. E lo fa con un cast eccezionale, uno su tutto Roberto Benigni, l’attore Premio Oscar de “La vita è bella”. Anche lui nel 2002 aveva portato sul grande schermo Pinocchio, che aveva diretto e scritto con il compianto Vincenzo Cerami.

Nel 2019 il celebre burattino nato dal ceppo di legno donato a Geppetto da Mastro Ciliegia ha il volto ligneo ripreso da Matteo Garrone, che ha voluto nel cast Gigi Proietti nel ruolo di Mangiafuoco. Il furente burattinaio dal cuore tenero che si commuove donando le monete d’oro al ribelle figlio di Geppetto. Quell’amore di padre, che solo Benigni poteva interpretare con tanta passione, quella tenerezza per quel figliolo, che lo fa dannare ma che lo insegue in capo al mondo. Lo volle fermamente quel figlio, sempre desiderato e mai avuto, tanto che dalle mani arrivò calore a quel legno da cui uscì il prodigioso protagonista della storia.

E’ un bellissimo racconto. Un Pinocchio da guardare con occhi diversi, lasciarsi abbandonare dalla storia che scorre fluida, scorrevole, coinvolgente, entusiasmante. Un racconto reso ancora più bello da personaggi ed attori. La fata turchina ha il volto bellissimo di Marine Vacth che osserva e soffre, vicino e da lontano, per quel piccoletto che arrivò a vendersi l’abbecedario per andare a vedere i burattini.

Garrone firma un altro capolavoro. Si prende alcune licenze sul racconto, ma nel rispetto di Collodi, che avrebbe approvato. Inserisce dei personaggi nuovi ma che si amano subito.

Il gatto e la volpe sono qui Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini, quest’ultimo di grande talento. Un ruolo che fa emergere davvero la sua bravura. Maria Pia Timo, famosa su un canale satellitare per le ricette raccolte nelle case, a bordo di una vespa, è la fedele lumaca della fata turchina. Il maestro di scuola ha il volto di Enzo Vetrano.

Pinocchio è interpretato dal piccolo Federico Ielapi

Tra avventure e disavventure il film è davvero bello, per grandi e piccini. Perfino il Grillo parlante non è preso a caso, ma ha la simpatia di Davide Marotta.

Dal 19 dicembre al cinema, il film è il regalo di Natale di Garrone al suo pubblico, che lo premierà al botteghino.

Piace il senso del messaggio trasmesso, che bisogna sapersi conquistare le cose perché seppure con fatica si è premiati e che essere onesti porta sempre a cose buone. Un finale bellissimo che non vi svelo, che ci fa capire come pure il legno più indurito riesca ad ammorbidirsi fino a prendere vita.

PANORAMICA RECENSIONE
Regia
Attori
Sceneggiatura
Fotografia
Effetti Speciali
Costumi
Colonna Sonora
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per-natale-garrone-rinnova-la-favola-di-pinocchioPinocchio un film di MATTEO GARRONE <br>con ROBERTO BENIGNI, FEDERICO IELAPI, ROCCO PAPALEO, MASSIMO CECCHERINI <br>con la partecipazione di MARINE VACTH <br>e con GIGI PROIETTI <br>Distribuzione 01 Distribution <br>una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da ARCHIMEDE con RAI CINEMA e LE PACTE, con RECORDED PICTURE COMPANY, in associazione con LEONE FILM GROUP, in associazione con BPER BANCA, con il contributo del MIBACT – DIREZIONE GENERALE CINEMA E AUDIOVISIVO e di EURIMAGES, con il sostegno della REGIONE LAZIO – Avviso pubblico Attrazione produzioni cinematografiche (POR FESR LAZIO 2014-2020) <br>Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea e Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, con il contributo della REGIONE PUGLIA (POR Puglia FESR-FSE 2014/2020) Fondazione Apulia Film Commission e della REGIONE TOSCANA – Toscana Promozioni, con il contributo di CANAL + e di CINE +