
“Il gusto delle cose”
“Il gusto delle cose” di Trần Anh Hùng, presentato al Festival di Cannes, dove ha vinto il Premio per la Miglior Regia, e candidato dalla Francia per la corsa al Premio Oscar®, il film è ambientato nella Francia di fine ‘800 e vede protagonista la star Juliette Binoche nei panni della cuoca sopraffina Eugénie, da oltre vent’anni collaboratrice del famoso gastronomo Dodin (interpretato dal Premio César Benoît Magimel).
Il loro è un sodalizio culinario che dà vita a piatti, uno più delizioso dell’altro, che stupiscono anche gli chef più illustri dell’epoca (ambientato precisamente nel 1884. Col passare degli anni, il loro sodalizio si è consolidato in una relazione sentimentale. Eugenie, però, è affezionata alla sua libertà e riesce a mantenere l’uomo in pugno, rifiutando ogni proposta di matrimonio da parte di Dodin. Così, un giorno e a seguito di un infortunio di Eugenie e con la paura di perderla, lui decide di fare qualcosa che non ha mai fatto prima: cucinare per lei pietanze che superano ogni immaginabile fantasia, per conquistarla.
I piatti realizzati nel film e la consulenza per le coreografie in cucina eseguite dai protagonisti sono stati curati dallo Chef stellato Pierre Gagnaire.
Durata: 1h16 minuti.
“Il coraggio di Blanche”

Il coraggio di Blanche, il nuovo film diretto da Valérie Donzell, è tratto dal romanzo di Éric Reinhardt “L’amore e le foreste”, pubblicato in Italia da Salani, vincitore nel 2014 del Prix Renaudot des Lycéens e del Prix du Roman France Télévisions. Il film è stato presentato in anteprima al 76° Festival di Cannes 2023 nella sezione Premiere e ha vinto il César per la miglior sceneggiatura non originale.
Il coraggio di Blanche, interpretato da Virginie Efira e Melvil Poupaud, è il potente racconto di una donna che pensava di aver trovato l’amore e l’uomo perfetto, ma che poi si trova prigioniera di un marito possessivo e pericoloso.
I due diventano presto molto uniti, presi da una grande passione. Blanche abbandona la sua famiglia e sua sorella gemella, Rose, con il sogno di reinventarsi, ma poco a poco si ritrova intrappolata nella morsa del rapporto con un uomo profondamente possessivo e pericoloso. Blanche si vergogna di rivelare la vera natura del suo nuovo compagno. E’ una storia di violenza domestica e psicologica, di presa di coraggio e di ribellione.
Durata: 105 minuti.
“Il mio posto è qui”

“Il mio Posto è qui” è un film che racconta con verità e coraggio e un taglio fortemente realistico una storia di amicizia ed emancipazione ambientata nella Calabria rurale degli anni ’40, sullo sfondo dei cambiamenti sociali dell’Italia del dopoguerra. Marta è una ragazza madre che per la sua condizione scomoda viene promessa in sposa ad un uomo che non ama. Conosce Lorenzo, l’assistente del parroco, noto come l’uomo dei matrimoni ma scansato da tutti per la sua omosessualità. Tra loro nasce un intenso rapporto. Grazie a Lorenzo (Marco Leonardi), Marta (Ludovica Martino) entra in contatto con quella comunità nascosta e per lei sconvolgente di omosessuali e, lentamente, comincia a prendere coscienza dei suoi diritti come donna. Ma, di quell’angolo remoto di mondo sarà costretta a difendersi in ogni modo dai pregiudizi e dalla cultura patriarcale che la circonda.
“Il mio Posto è qui” è scritto e co-diretto da Cristiano Bortone e Daniela Porto, quest’ultima autrice anche del romanzo omonimo da cui è tratto il film e appena uscito con Sperling & Kupfer. Nella scorsa edizione del Bif&st 2024 si è aggiudicato il Premio Giuliano Montaldo alla miglior regia e il Premio Mariangela Melato alla miglior attrice protagonista,
Durata: 1h50min.
“Niente da perdere”

“Niente da perdere”, film diretto da Delphine Deloget, racconta la storia di un piccola famiglia unita, formata da Sylvie (Virginie Efira), la madre, e dai suoi due figli, Sofiane e Jean-Jacques (Alexis Tonetti e Félix Lefebvre). I tre vivono a Brest, una cittadina portuale nel nord-ovest della Francia.
I tre compongono un nucleo familiare molto unito. Ma una notte, mentre la madre è al lavoro il più piccolo si ferisce gravemente, Sylvie viene denunciata per inadempienza nella cura dei figli e il bambino viene dato in affidamento in attesa del processo. Assistita da un avvocato, sostenuta dagli amici, e spinta dell’amore dei suoi figli, la donna lotta fiduciosa nella speranza di riavere suo figlio con sé. Ma la sua battaglia sarà irta di ostacoli e si batterà per vie legali per riavere l’affidamento di Sofiane, decisa a vincere contro la macchina amministrativa e giudiziaria.
Presentato al Festival di Cannes 2023 nella sezione Un Certain Regard, il film segna l’esordio alla regia di Delphine Deloget.
Durata: 112 min
“Mother’s instinct”

“Mother’s instinct” è intenso thriller psicologico interpretato dalle attrici Premio Oscar Jessica Chastain (Gli occhi di Tammy Faye, Zero Dark City, The Help) e Anne Hathaway (Il diavolo veste Prada, Les Misérables). Le star prestano il volto rispettivamente a Alice e Céline, migliori amiche e vicine di casa, le cui vite apparentemente perfette in un centro suburbano dell’America degli anni ’60 vengono improvvisamente sconvolte da un tragico incidente che coinvolge uno dei loro figli.
Opera prima di Benoit Delhomme, “Mothers’ instinct” segue il progressivo deteriorarsi dei rapporti tra Alice e Céline, minati da senso di colpa, sospetto e paranoia. In questo raffinato noir dal ritmo incalzante e dalle atmosfere hitchcockiane, lo spettatore si lascerà affascinare dai costumi dai toni pastello e dalle ambientazioni tipiche del sogno americano dei primi anni ’60, per assistere al doloroso scontro tra due caratteri ugualmente forti, in una sottile indagine dell’identità femminile e dei lati più oscuri dell’amore materno. Forti i rimandi a Hitchcock, ma il film non convince totalmente.
Il film è tratto dal libro Derrière la haine (Oltre la siepe) scritto da Barbara Abel
Durata 94’
“La moglie del Presidente”

Una sorprendente e divertente Catherine Deneuve, classe 1943, torna sul grande schermo nel ruolo brillante di Bernadette, ovvero “La moglie del Presidente”. Diretta, al suo esordio, da Léa Domenach, “La moglie del Presidente” (Michel Vuillermoz) è una commedia che si ispira alla vicenda di madame Chirac, la consorte del due volte Presidente della Repubblica francese (dal 1995 al 2007), per raccontare una storia di empowerment femminile. Un racconto irriverente e anticonformista: il ritratto di una mamma e moglie che imprigionata troppo a lungo nel suo ruolo, prende in mano il suo destino. Una donna che si libera dal suo stereotipo per trasformarsi in un’icona femminista.
Durata: 92 minuti.