Un’immersione nel magico mondo degli insetti, spunto per acrobazie e numeri sorprendenti: il Cirque du Soleil ritorna a Firenze, al Nelson Mandela Forum fino al 12 novembre, con OVO ed incanta il pubblico in sala.

Il nuovo spettacolo del Cirque du Soleil, che in realtà nuovo non è ma è stato creato a Montreal nel 2009 da un team che include la coreografa brasiliana Deborah Colker, porta in scena un microscopico universo variopinto ed energico, grazie agli splendidi costumi d’effetto di Liz Vandal e al mix di musiche di Berna Ceppas. Una biodiversità variegata e molteplice, in un brulichio costante di movimenti e azioni stupefacenti, dove l’uovo, precisamente “ovo” in portoghese, risulta un semplice spunto, dal ricordo alla Bosch, da cui partire per creare questo universo vivace di grilli, scarabei, coccinelle, libellule, lucciole, ragni, pulci e zanzare. Senza una trama narrativa ben definita, i numeri acrobatici si susseguono in un turbinio di stupore e fiato sospeso.

OVO - Cirque du Soleil
OVO – Cirque du Soleil Photo credit Olivia Kapitany

Ecco allora la contorsionista Kyle Cragle nei panni di una libellula azzurra e aerea dal corpo letteralmente di gomma mantenersi in equilibrio su una mano su una struttura metallica, con il bacino inclinato e le gambe che si divaricano in angoli impossibili. Un bozzolo spunta da un bel fiore giallo e si esibisce su un tessuto aereo per trasformarsi in farfalla. Un duo armonico e flessuoso, dalle sembianze di falene notturne, esegue un pas de deux su cinghie aeree. Un gigantesco e sgargiante Slinky (Sergyi Rysenko) dalle membra molli come un lombrico assume le pose più stravaganti. Ed ancora una squadra di scarabei trapezisti vola e volteggia su una struttura alta ben 14 metri, la più grande nel suo genere, con lanci davvero mozzafiato.

OVO – Cirque du Soleil Photo credit Olivia Kapitany

Non può mancare il sinuoso e ipnotico ragno bianco, la contorsionista Ariunsanaa Bataa, che appoggia il mento su un’asta rotante e inarca la schiena fino a far scendere le gambe oltre il viso, o ancora la cimice sinuosa e volteggiante di Danira Quintanar Valenzuela che si esibisce sospesa per i capelli. Numeri sorprendenti come la natura stessa, fino alla memorabile scena finale con saltimbanchi e trampolinisti vestiti da grilli che volano in aria rimbalzando su tappeti elastici prima di aderire a una parete da arrampicata alta circa 6 metri.

OVO - Cirque du Soleil
OVO – Cirque du Soleil Photo credit Olivia Kapitany

Tra un quadro e l’altro, i tre clown Gerard Regitschnig, Neiva Nascimento e Jan Dutler, nei panni rispettivamente di un simpatico scarabeo, una dolce coccinella e una zanzara innamorata, intrattengono e divertono il pubblico con sketch comici che portano sul palco anche spettatori casuali e coraggiosi.

Ne risulta un carnevale variopinto e memorabile, un impeccabile lavoro dei singoli ensemble, che seppur non fluido nella trama, sorprende, guadagnandosi lunghi applausi.

2 COMMENTI

  1. Uno spettacolo VERGOGNOSO, degno un saggio alla scuola elementare.m, soldi buttati via. Per più della metà del tempo sul palcoscenico c erano dei personaggi vestiti da insetti che si sforzavano a divertire il pubblico con delle stupide mossine e con balbettare non si sa cosa.. Le acrobazie ELEMENTARI riproposte dagli stessi attori in più volte che si cambiavano i vestiti ma sempre la stessa cosa era! LIVELLO DI ACROBAZIA ELEMENTARE!!! Spettacolo fatto da 10 persone in tutto se non contare ” insetti” balbettanti. Due ore di NOIA mortale. Al parco giochi i bambini fanno acrobazie migliori. Mi sento truffata.

  2. Evidentemente Elena è andata con uno spirito sbagliato a questo spettacolo. Vedere le evoluzioni fantastiche degli acrobati è stato un evento eccezionale. Tutti bravissimi e meraviglioso anche la storia d’amore raccontata dai personaggi con espressioni, che non avevano bisogno di una lingua definita. Spettacolo fantastico e due ore volate. Applausi continui confermano la bravura di tutti. Il bambino in noi è uscito e ci siamo sentiti trasportati in un mondo favoloso. Grazie e complimenti a tutta la troupe.

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