
[rating=4] In scena c’è un solo attore, ma questo non deve ingannare: EterNapoli non è un monologo ma uno spettacolo a più voci, con più personaggi, tutti impersonati da Enrico Ianniello. E’ lo stesso attore ad aver curato, insieme allo scrittore, l’adattamento teatrale del romanzo “Di questa vita menzognera” di Giuseppe Montesano. Prodotto da Teatri Uniti e dal Teatro Franco Parenti, è andato in scena dal 6 all’8 novembre al Teatro Civico 14 di Caserta.
E’ cambiando continuamente volto e registro che Ianniello ci catapulta nella villa settecentesca dei Negromonte, famiglia a metà strada tra un clan mafioso e una lobby imprenditoriale, che si accinge a realizzare il suo losco quanto ambizioso progetto: trasformare Napoli in EternNapoli, un enorme parco tematico in cui la finzione sostituisce la realtà. I Negromonte sono senza scrupoli, pronti ad asservire la cultura per trarre guadagno. Cultura e sapere sono svuotati, violati, subordinati alla logica del potere e del profitto. Ad anticiparlo le parole della madre di Roberto, all’inizio dello spettacolo, che accusa il figlio di avere conseguito una laurea inutile, quella in Lettere. Lui, a differenza del fratello Edoardo, laureato in Economia, è destinato alla miseria. Ma il denaro, si sa, fa gola a tutti, e così anche gli intellettuali o presunti tali, dal disilluso Roberto allo pseudo-dandy Cardano, finiscono per sostenere il progetto di vendere Napoli e dintorni, abitanti compresi. La schiavizzazione guidata dai corrotti parvenu ha così inizio: ad eccezione di Andrea, costretto comunque a soccombere, tutti sono soggiogati dalle vane promesse di ricchezza. A condurci e guidarci in questo intero universo dominato dalla prevaricazione del più forte sul più debole, tragicomica rappresentazione teatrale dell’Italia malata di questi ultimi anni, è dunque Ianniello, che ha scelto di portare in scena in forma di assolo quello che definisce “un patinato delirio di modernità”.
Con un microfono e uno schermo di luce ci fa sfilare sotto gli occhi, senza perdere mai ritmo e concentrazione, una comica galleria di personaggi che mettono in luce la sua versatilità. Soprattutto, evidenzia una incredibile capacità di costruire uno spettacolo corale (che è invece credibilissimo), seppur da solo.