Charlie e la fabbrica del cioccolato incanta Milano

Torna l'istrionico proprietario della fabbrica di cioccolato più surreale del mondo in un musical che non lascerà indifferenti gli spettatori di tutte le età. In scena fino al 9 febbraio 2020 a La Fabbrica del Vapore di Milano

Charlie e la fabbrica del cioccolato

Nella disfida a colpi di musical, in scena a Milano, tra il Teatro Nazionale e il Teatro della Luna, arriva la Fabbrica del Vapore che gioca la carta Charlie e la fabbrica del cioccolato ossia la trasposizione musicarella di un cult movie per grandi e piccini.

Tratta dal romanzo del mitologico Roald Dahl, la storia deve la sua popolarità soprattutto alla sua versione cinematografica degli anni Settanta, il cui numero di passaggi televisivi natalizi è probabilmente secondo soltanto a Una poltrona per due; popolarità che convinse Tim Burton a dedicargli nel 2005 uno dei pochi remake riusciti in circolazione.

Tra l’altro, ricordando proprio le  gesta cinematografiche de La fabbrica di cioccolato chi scrive aveva più di qualche perplessità sulla fattibilità della messinscena teatrale di una storia così ricca di idee folli (e di effetti speciali). E invece il team creativo capitanato dal regista Federico Bellone ha fatto miracoli, letteralmente.

Willy Wonka

Venendo alla trama, per quei pochi che non lo sapessero, essa vede come protagonista l’eccentrico Willy Wonka, interpretato sul grande  schermo prima dall’ indimenticabile Gene Wilder e poi dal “solito” Johhny Depp. Wonka è il proprietario dell’ omonima fabbrica di cioccolato che, a causa del trafugamento di un dolce segreto industriale, viene resa inaccessibile a qualsiasi estraneo. Da quel momento in poi nessuno ha più notizie dell’ imprenditore del cioccolato nè tanto meno di quello che accade all’ interno della fabbrica (pare nemmeno il sindacato degli Umpa Lumpa!). Un mattino, però, Wonka decide di bandire un concorso: chi troverà, all’ interno di una delle sue barretta di cioccolato, uno dei cinque biglietti dorati messi in palio potrà visitare la fabbrica del cioccolato e avere una fornitura a vita di prodotti Wonka. Da qui inizia la caccia agli ambiti tagliandi che coinvolgerà anche il piccolo Charlie Bucket, portandolo a varcare, insieme ad altri 4 viziatissimi bambini, le soglie della fabbrica delle meraviglie.

A questa trama, la versione musicarella, allestita per la prima volta a Londra da Sam Mendes, affianca un cast di buon livello, su cui gigioneggia Christian Ginepro nei colorati panni di Willy Wonka e un adorabile Charlie interpretato dal piccolo Gregorio Cattaneo.

Ma è indubbio che la vera sfida per ogni musical che si rispetti sono le canzoni, le quali, grazie anche ad un’orchestra che le suona rigorosamente dal vivo, sono travolgenti al punto da indurre in più occasioni il pubblico in sala a battere le mani a ritmo.

Interessante anche gli effetti speciali che ricreano nel migliore dei modi le folli apparecchiature della fabbrica di Willy Wonka, pur con i limiti dettati dal budget a disposizione. Da dimenticare, invece, la versione “inginocchiata” degli Umpa Lumpa.

Nonostante qualche sbavatura, però, Charlie e la fabbrica del cioccolato è sicuramente una spettacolo da vedere non solo per l’enorme sforzo creativo messo in campo, ma anche per avere l’occasione di tornar bambini. Almeno per una sera.