
Un rainbow sul palco e un penisola si protende fino al parterre e in mezzo al pubblico. Sul fondale pianeti e satelliti e le immagini di madre e padre, una luce dal palco roboante si insinua in platea: è l’energia del principio. E tutto in giallo di spalle, perché è il colore del sole ribadisce la voce di Mika: lo ha in mano per cantare ed è “Ice Cream”, il brano che da il via al concerto dal nuovo album My Name Is Michael Holbrook. E non appena le luci si rischiarano il vestito è un completo rosa corallo e via la giacca, la nostra star resta in camicia bianca con smerli e ruches, sneakers minimali lucide nere, per il secondo brano del medesimo lavoro “Dear Jealousy” e si qui l’uomo è finalmente diventato geloso dell’artista donde la revelation. Ed eccoci agli esordi della sua carriera a giocare con un cilindro dorato enorme, regalatogli dal pubblico assiepato sotto il palco, con “Relax, Take It Easy” da Life in Cartoon Motion del 2007 e quindi se l’energia è al principio della creazione, eccoci ad “Origin of Love” dall’omonimo album del 2012.
In duetto con il chitarrista, eccolo in proscenio in un passo a due per “Platform Ballerinas” del 2019 e eccolo nel parterre e i suoi fans l’inferno come lo ha chiamato lui e dopo aver citato una domanda che gli fece una ragazza “do you want dance with me“ cui rispose no, ed ecco la risposta “Big Girl (You Are Beautiful)” ancora dal suo primo lavoro di successo. Viola è il colore di ciò che non si sa, afferma ed ecco la curiosità e un piano a luci indaco emerge dalla penisola in platea e alla tastiera canta “Tiny Love” e siamo al presente lavoro e alla curiosità per il sommerso ovvero “Underwater” del 2012 e seduto, se non sdraiato sulla cassa armonica del medesimo, risiamo ai giorni nostri e “Paloma” e a strumento giù, dopo aver acclamato paradiso, purgatorio e inferno tutti i gironi del palasport e tutte le luci in segno di piacere e gratitudine. Tutti canteranno quindi “Domani” la versione italiana di “Tomorrow” ultima hit promo del disco e del concerto.
E’ la volta di “Elle me dit” e di successo in successo, di salto in salto, eccoci con “Stardust”, cantato per lo più nella versione in italiano che lo vide in coppia con Chiara Galiazzo, al successo del più volte citato lavoro Origin of Love ed ecco di nuovo al pianoforte i tre suoi singoli “Lollipop” degli inizii, “Good Guys” datato 2015 da e “Happy Ending” del 2007. Tutto il pubblico canta interrottamente e balla o partecipa con voce agli acuti dell’artista e a penisola sgombra eccolo Mika disteso sul palco con le luci rosse perchè rosso è il colore del caldo, della passione, del fuoco, dell’amore con “Love Today” cronologicamente contemporaneo e quindi l’arancio e “We Are Golden” da The Boy Who Knew Too Much il suo secondo lavoro, edito nel 2009. E qui il saluto, ma acclamato dal pubblico, è fittizio in abito color Tiffany eccolo per i bis.
Bianco è il colore sintesi di tutti gli altri e si balla con “Grace Kelly” con un fiorire di palloncini in aria di tutti colori e di svariate grandezze, di grande impatto cromatico e coinvolgimento totale. Quindi da ieri a oggi, riecco il piano e di nuovo alle tastiere per il suo amore piccolino e i suoi gorgheggi “Tiny Love (Reprise) / Stay High” di ultimo lancio per il recente prodotto discografico. Pubblico entusiasta e il saluto della band lasciano spazio a un infinito applauso per un bel concerto chiusosi con un grande cuore emerso dalla coda dello strumento e il cantante esausto ai suoi piedi.