
Ogni anno il Teatro Bellini di Napoli offre al suo pubblico in occasione delle festività natalizie uno spettacolo fuori dal comune, capace di coinvolgere grandi e piccoli in un’esperienza a cavallo tra recitazione, danza e magia. Il 2018 è la volta della compagnia di danza americana Momix che festeggia il suo 35esimo anno di vita con Viva Momix Forever, in scena dal 26 dicembre al 6 gennaio.
Lo spettacolo ripercorre le performance più acclamate della compagnia tratte da Momix in Orbit, Momix Classics, Passion, Baseball, Opus Cactuse Sun Flower Moon; ma insieme ai cult ci sono anchetre nuove coreografie quali Daddy Long Leg, Light Reignse Paper Trails.

Non è facile spiegare a parole ciò che è Viva Momix Forever, riduttivo sarebbe chiamarlo “balletto” o “coreografia”, sbagliato definirlo uno spettacolo di illusionismo (ma in fondo nemmeno saremmo poi lontani dalla realtà), così come non potremmo dire che è una performance di illuminotecnica, ma mettendo insieme tutte e tre gli aspetti forse ci avvicineremmo alla realtà.
Per novantacinque minuti i nove ballerini di Momix (Beau Campbell, Jennifer Chicheportiche, Lauren Jaeger, Heather Magee, Jocelyn Wallace, Anthony Bocconi, Nathan Davis, Steven Ezra e Jason Williams),sotto la guida del regista coreografo e fondatore della compagniaMoses Pendleton, riempono la scena con i loro corpi, perfetti negli abiti fluorescenti e spettacolari di Phoebe Katzin, ballando accompagnati non solo dalla musica ma anche dalle luci che creano giochi e illusioni ottiche degne di un trucco di magia.
Lo spettatore di Viva Momix Forever è catapultato in un mondo fantastico (nel senso verghiano del termine), travolto da colori sgargianti e immagini bellissime che ricordano il meccanismo perfetto con cui si muove la natura.

Le coreografie sono sopra le righe, eseguite alla perfezioni e armoniche tra loro, anche se talvolta pleonastiche e ridondanti in particolare durante la prima parte in cui tutto pare muoversi con timidezza, in punta di piedi, quasi a volersi mantenere negli schemi. Questa sensazione svanisce del tutto nella seconda parte in cui esplodono immagini e colori e le creazioni di illuminotecnica raggiungono livelli altissimi di spettacolarità.
Al di là dell’intensità e delle emozioni visive che Viva Momix Forever sa creare, ciò che colpisce la sensibilità dello spettatore più attento è la capacità di spiegarsi, di comunicare pur senza le parole, esplorando nuovi modi di espressioni scevri della verbosità di opere teatrali ben più blasonate e convenzionali.
Insomma un’opera che merita di essere vista, senza pregiudizi, senza cinismo, ma solo con il desiderio di lasciarsi andare alle sensazioni, ritrovando quella capacità tipica dei bambini di emozionarsi di fronte alla pura bellezza.