“Uno anzi due” con il comico Maurizio Battista

[rating=4] Avete riso a teatro e riderete anche al cinema con questo strepitoso comico, che pure nel film si chiama “Maurizio” che recita ed improvvisa pure (la scena della polentiera è unica!). Al suo fianco una grande Paola Tiziana Cruciani nel ruolo della moglie Luana. Una coppia che ci si auguri torni a far ridere insieme. Sullo sfondo della trama una famiglia quasi comune oramai a tante altre, un bar da dare via, un figlio da mantenere, cose da nascondere alla consorte per quieto vivere.

Il protagonista indiscusso è lui: Maurizio Battista che, nella capitale da diverse stagioni fa il tutto esaurito nei teatri romani sempre più piccoli per richiesta e serate. Qui è diretto da Francesco Pavolini. La sceneggiatura vede tra gli altri l’affermato Alessandro Pondi che lega il suo nome ad alcuni cinepanettoni (Natale in Sudafrica e Natale a Beverly Hills). “Prima di scrivere ho voluto incontrare Maurizio per cucire bene la storia – commenta Pondi – ci siamo visti ed è stato molto divertente, ha partecipato mostrandosi collaborativo”.

Il cast è davvero nutrito: Ninetto Davoli, nella parte del focoso padre che muore nel modo più desiderato al mondo per il sesso così detto “forte”. La sua dipartita inizialmente lascia rattristati poi monta la rabbia, perché in eredità ha lasciato un bel po’ di … debiti e, siccome in giro c’è pure la crisi il povero Battista dovrà barcamenarsi fra la moglie che tiene all’oscuro, a cui piace tra l’altro spendere, i soldi sono pochi che entrano, ed il figlio Valerio (Emanuele Propizio) che vive davanti ai giochi. Nel film ci sono pure Rocco Barbaro, Veronica Corsi, Stefano Ambrogi, Daniela Terreri, Sergio Di Pinto e Claudia Pandolfi, nella parte della fascinosa sorella Suellen, ma, con Dallas ha ben poco da dividere. Ama la bella vita, apparire ottimamente, cambiare uomo e pure…mantenerli. Gli scontri con il “grande fratello” non mancano. Alle note di allegria si aggiunge pure la zia Elvira, presenza “ingombrante” con un meteorismo che la trasforma in una simpaticissima petomane. Nella parte del sacerdote troviamo Aldo Savoldello più conosciuto come il mago Silvan.

Ernesto Mahieux nella parte di Maimone che dà fiato sul collo a Maurizio Battista si conferma una pietra napoletana miliare per il teatro ed il cinema nazionale, uno di quei miti viventi che emozionano per quella capacità di farti ridere e piangere insieme.

Come risolverà i suoi problemi il malcapitato Maurizio? Lo vedrete sulla poltrona del cinema. O meglio stando sulla sponda del fiume Tevere…a Ponte Milvio, precisamente. Non manca qualche riferimento biografico per quanto piccolo… anche Battista prima di arrivare al successo gestiva un bar. Non è la sua prima vota al cinema (nel 1997 “Finalmente soli”  di Umberto Marino). Mentre in tv conta partecipazioni a Colorado Café Live e a Quelli che il calcio.

Un film per il grande schermo prodotto da Dap Italia – De Angelis Group e distribuito da Universal Pictures.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here