Birdman, l’amara storia di un ex supereroe hollywoodiano

[rating=4] Negli anni Novanta Riggan Thomson era un divo di Hollywood che doveva la sua fama al personaggio di un supereroe volante con ali di uccello; circa vent’anni dopo Riggan Thomson è un attore di mezza età alle prese con una grave crisi personale e con l’allestimento a dir poco complicato di uno spettacolo teatrale che lo vede protagonista e regista, un adattamento del libro di Raymond Carver Di cosa parliamo quando parliamo d’amore. Riggan Thomson è anche il protagonista di Birdman, il film di Alejandro González Iñárritu fresco vincitore di quattro Oscar (miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia).

In questo film l’amara parabola esistenziale di Riggan Thomson poggia sulle spalle di Michael Keaton (che negli anni Novanta vestì effettivamente i panni di un supereroe, che però aveva ali di pipistrello e non di uccello), bravo nell’interpretare un personaggio sull’orlo del baratro, un attore passato in modo traumatico dai fasti della Mecca del Cinema al St. James Theatre di Broadway, gravato da un matrimonio fallito, da un rapporto tutto da ricostruire con una figlia ex tossicodipendente (interpretata da Emma Stone, che per questo ruolo ha avuto la nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista) e soprattutto dalla presenza ingombrante del suo alter ego in costume, che ogni tanto gli fa visita sotto forma di allucinazione schizoide ricordandogli quanto sia caduto in basso e quanto sia necessario mandare al diavolo l’inutile e noioso teatro per tornare ai cari, vecchi blockbuster di una volta.

Una scena del film Birdman

In Birdman i movimenti fluidi e avvolgenti della macchina da presa (il film è stato girato quasi tutto in piano sequenza), e l’ottima colonna sonora per sola batteria composta dal jazzista Antonio Sanchez, accompagnano per mano lo spettatore nei meandri del St. James Theatre e in quelli della vicenda del problematico e infelice Riggan Thomson, che appassiona e coinvolge; i personaggi secondari sono interessanti e ben tratteggiati, con una menzione speciale per il cinico produttore interpretato da Zach Galifianakis e per la critica teatrale odiosa e schiava dei pregiudizi interpretata da Lindsay Duncan, esempio perfetto di come NON dovrebbe essere un bravo critico.

Birdman offre anche un gustoso spaccato del mondo del teatro, con le sue idiosincrasie, le sue rivalità, le sue gelosie, i suoi piccoli psicodrammi e i suoi incidenti di percorso più o meno gravi, come un riflettore che ti cade in testa durante le prove o un’erezione imprevista nel bel mezzo di uno spettacolo.

In conclusione, si può affermare che Birdman è un film bello e interessante, girato bene e con un bel cast (ci sono anche Edward Norton e Naomi Watts), che merita assolutamente di essere visto.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here