Festival del Cinema Veramente Indipendente

CVI, non è la sigla di un sindacato ma l’acronimo di una nuova realtà capitolina tutta da scoprire: si tratta del festival del cinema veramente indipendente svoltosi a Roma dal 24 al 27 Aprile e quel veramente non è messo a caso. È una voluta frecciatina, o forse proprio una stilettata, a certe logiche da festival cinematografici che a detta degli organizzatori non premiano il merito o quantomeno non quello veramente indipendente, quello che insomma fa un po’ schifo, come si evince dal divertentissimo promo. Ma in realtà non c’è proprio niente che fa schifo in questo festival che si pone soprattutto come una vetrina per gli artisti più irrequieti e forse per questo fecondi del nuovo cinema italiano, quelli che come è stato giustamente ricordato in uno dei dibattiti non aspettano la “grana” dal cielo, ma si inventano produttori di sé stessi.

Sono belli i corti sperimentali, horror, drammatici e da commedia di questo festival piccolo piccolo, che però alla seconda edizione nella raccolta saletta del cinema Trevi, già teatro di rassegne d’essai e non solo (la struttura è legata alla cineteca nazionale) ha raccolto un nutritissimo gruppo di famelici da pellicola indie. Insomma ci piace e pure tanto questa realtà romana in ascesa, che vede quattro amici al bar sui trenta mettere su per puro amor di cinema una rassegna senza premiati né sconfitti, che pare si sia valsa di una selezione addirittura per sorteggio, un po’ ci puzza visti certi nomi non proprio sconosciuti e la fattura di molti dei cortometraggi, quasi tutti aldilà del soggetto, ben costruiti tecnicamente sotto l’egida del diodigital… Ma infine che importa? Basta polemizzare sterilmente, ogni tanto qualche scapigliata cinematografica ci fa bene, non è da tutti di questi tempi avere un manifesto degli intenti che si sforza di essere coerente, un buon sito internet e voglia di fare… cinema e dintorni!

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