Alla scoperta di Colonia, tra mercatini di Natale e molto altro

Stanchi dei mercatini di Natale con le solite cianfrusaglie fabbricate all’ombra della Grande muraglia cinese? Bene, allora durante le imminenti festività concedetevi un viaggio a Colonia, la città che diede i natali ad una femme fatale come Agrippina e che può vantare uno dei musei più golosi in circolazione. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’origine della città nota ai mangia würstel locali con il nome di Köln. Fondata nel 39 a. C. dalla tribù degli Ubi con il beneplacito delle autorità romane e il nome di Ara Ubiorum, di lì a poco venne ribattezzata Colonia Claudia Ara Agrippinensium in onore di una sua concittadina che aveva fatto parecchia strada in quel di Roma ossia Agrippina, nipote e poi moglie dell’imperatore Claudio, nonché sfortunata madre di Nerone. E dopo l’introduzione di rito, passiamo alle 5 cose da fare all’ombra dell’imponente Dom.

VISITARE LA CATTEDRALE DI COLONIA

Da qualsiasi punto arriviate in città, sarà impossibile non imbattervi nelle svettanti e goticissime guglie gemelle del suo Duomo, iniziato nel 1248 e portato a termine soltanto nel 1880: roba che, in confronto, i cantieri della Salerno-Reggio Calabria sembrano esser lì da un paio di mesi! L’opera aveva un nobile fine, ospitare le reliquie dei Re Magi trafugate da Federico Barbarossa dalla Basilica di Sant’Eustorgio in quel di Milano: reliquie che sono ancora collocate all’interno del Duomo, dentro un sobrio reliquiario tutto tempestato di pietre preziose. Ma il vero piatto forte della Cattedrale sono le sue magnifiche vetrate istoriate risalenti al 1507 e al 1842: cercate di vederle illuminate dai raggi solari, perchè lo spettacolo vale l’attesa. E con un po’ di incenso in circolazione potreste vivere un’esperienza mistica, da raccontare al vostro ritorno nelle italiche lande.

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PASSEGGIARE LUNGO IL RENO

Usciti dalla cattedrale cosa c’è di meglio che passeggiare lungo le sponde di uno dei fiumi più lunghi d’Europa ossia il romantico Reno? Fiume su cui vedrete passare un po’ di tutto: da una barca piena di turisti con la fregola di far fotografie al panorama circostante a enormi chiatte cariche di container. Percorrendo il lungofiume arriverete fino al porto della città, un’area in piena riqualificazione che negli ultimi anni ha visto sorgere tre moderne Krahnhaeuser (per gli amici Case Gru), ispirate alle gru a forma di L capovolta tipiche delle aree portuali. Tra l’altro sarà una passeggiata moltro istruttiva in quanto vi renderete conto del perchè negli ultimi 200 anni il Reno è stato così tanto celebrato da artisti e semplici viaggiatori.

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SCOPRIRE I SEGRETI DEL CIOCCOLATO

Una volta giunti nella zona portuale della città non potrete non notare un edificio su cui troneggia due parole, di cui una inconfondibile: Schokoladen Museum! Di fronte ad un museo simile chi mai potrebbe decidere di tornare indietro senza varcarne la soglia, anche a rischio di rimediare una fregatura? Fortunatamente il Museo del Cioccolato di Colonia riserva solo sorprese e conferma che in tema di musei i tedeschi hanno molto da insegnarci. All’interno infatti potrete intraprendere un percorso che vi porterà dai semi dell’albero di cacao al processo industriale con cui oggi viene prodotto il cioccolato, passando per una serie di curiosità “storiche”: ad esempio, lo sapevate che durante le due guerre mondiali i soldati avevano in dotazione una barretta di cioccolato da mangiare solo in caso di emergenza? E per esser sicuri che non venisse mangiata immediatamente le era stato dato volutamente un saporaccio. Avrete inoltre la possibilità di scoprire i i segreti dei principali produttori di cioccolato mondiali, tra cui la nostra Ferrero. Last, but not least, potrete anche commissionare la realizzazione in diretta di una barretta di cioccolato “personalizzata”, scegliendo tra una ventina di guarnizioni diverse! What else?

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ESPLORARE LE CHIESE ROMANICHE

Se mai riuscirete a liberarvi dal caloroso abbraccio del Museo del Cioccolato, Colonia ha da offrire anche molto altro, a partire da numerose chiese romaniche disseminate su tutto il suo territorio. Sono ben dodici, ma se avete poco tempo visitate in primis la Chiesa di San Pantaleone che ha tutti gli elementi tipici delle chiese romaniche tedesche a partire dal doppio abside, uno al solito posto, l’altro in facciata e noto agli addetti ai lavori come westwerk. All’interno è degno di nota il matroneo, in passato utilizzato anche come corte di giustizia e aula imperiale oltre che il goticissimo tramezzo aggiunto nel 1500, a cui scatterete una foto. Garantito.

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BIGHELLONARE PER I MERCATINI DI NATALE

Se dopo quanto letto avete deciso di partire per Colonia, ricordatevi che il periodo migliore per visitarla è durante il periodo natalizio, quando sarà impossibile non imbattervi nei tipici mercatini. E sicuramente non ne rimarrete delusi. Innanzitutto, perchè la cornice è davvero suggestiva, caratterizzata com’è da strutture in legno con tanto di schiaccianoci giganti, piste di pattinaggio, campi di curling e mini-ruote panoramiche. In secondo luogo, perchè ogni sera potrete ascoltare (cantare la vedo dura!) i tipici canti natalizi tedeschi eseguiti dal vivo. Infine, per la possibilità di degustare tutte le specialità locali minimizzando gli spostamenti: preparatevi dunque ad assaggiare le frittelle di patate note come kartoffelpuffer, servite con una purea di mele, würstel di ogni colore e dimensione, il flammkuchen, variante locale della nostra pizza (vabbè lo so, è un accostamento abbastanza sacrilego) e ad addentare un handbrotzeit appena sfornato, farcito con formaggio e speck e guarnito con panna acida ed erba cipollina. Una cosa è certa: le probabilità di finire in un McDonald’s sono davvero bassissime!

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