Prestazioni straordinarie: quando l’amore diventa un “salva crisi”

In scena fino al 16 dicembre al Teatro de’ Servi a Roma

È in scena fino al 16 dicembre al Teatro de’ Servi a Roma la divertentissima commedia Prestazioni straordinarie, scritta da Michela Andreozzi, per la regia di Massimiliano Vado ed interpretata da Cristiana Vaccaro e Fabrizio Sabatucci.

Un vero e proprio decalogo sulla convivenza tra un ex porno attore e sua moglie, un’attrice impegnata, perennemente in cerca di un parte. E i due bisticciano sempre, sono in crisi e si amano, un po’ come “Sandra & Raimondo”, ma 2.0. Lui, anche se ha deciso di smettere perché riesce a lasciarsi andare sessualmente solo con la moglie, viene ancora contattato da registi famosi; lei fa mille provini, ma non è più giovane e nella società odierna fatta di immagine e superficialità, viene scavalcata da attrici meno brave, ma disposte a “vendersi”. Il suo manager poi, pensa più a divertirsi che a lavorare. E marito e moglie si ritrovano a dover pagare un affitto senza uno stipendio e a seguire una terapia individuale – gli attori sono sempre loro con un rapido cambio di costumi – perché trovati a praticare atti osceni in luogo pubblico. E l’incontro terapeutico sarà benefico per entrambi. Così come lo sarà anche la “crisi” che li porta a prendersi una pausa per poi riscoprirsi più innamorati di prima.

È l’amore il tema e il sentimento che viene sviscerato completamente sul palco. Un amore fatto di quotidianità, di virtù, ma anche di vizi, di disavventure. Un amore vero che dura da 15 anni, che ha trovato un suo equilibrio nel rispetto dell’altro, che non è imposizione o fusione, ma convivenza e reciprocità. Lei preferisce che il marito vada con le altre così “può respirare” e non la costringe a stare ore e ore in camera da letto. Con toni sarcastici e piccanti, la coppia mette in discussione il proprio legame, lo protegge per non distruggerlo, lo conserva e alla fine si risceglie, scoprendo nuovi itinerari da percorrere insieme.

Il sesso diviene un elemento fondamentale, mai scabroso o sacrilego, anzi, divertente ed entusiasmante. Gli accenni e le allusioni sono comici e sempre delicati. Danno quel tocco di realismo in più alla commedia. Sullo sfondo una società dove il sesso è più virtuale che reale, dove basta un’App per incontrarsi, dove c’è più ostentazione social che voglia di conoscersi davvero. Così alla fine, se tutti trasgrediscono, la vera trasgressione è smettere. Anche per un pornostar.

La commedia è dinamica, veloce, così come lo sono gli attori a cambiarsi di costume. Il linguaggio è moderno, accattivante, ironico e mai scade nel volgare. È un teatro contemporaneo in cui lo spettatore è coinvolto nelle crisi, nelle frustrazioni e nelle gioie finali dell’attore. Le vive con lui e ne ride.

Ottima, varia e dinamica la scenografia così come il gioco delle luci che accompagnano la chiusura e la riapertura della scena. Buona la regia e la drammaturgia, fatta di dialoghi incalzanti, ritmati, concreti.

Straordinaria la coppia di attori, entrambi professionisti e padroni della scena.