
[rating=3] Una dichiarazione di intenti, un monito, un esercizio di modestia, questo è l’incipit del programma di sala de La musica Provata di e con Erri De Luca, in scena al Teatro Bellini di Napoli dal 3 all’8 Novembre.
Si tratta di un viaggio musicato e raccontato lungo i binari dei ricordi. Lo scrittore napolide ripercorre i primi passi di un bambino stonato, rieducato pazientemente all’ascolto della musica dalla sua famiglia attraverso la canzone napoletana fino ad arrivare all’uomo d’oggi, “provato” dai sentimenti per la propria terra, la propria città, dalle esperienze della vita e della guerra.
“La musica provata” costituisce una sorta di autobiografia musicale, in cui le musiche di una vita s’intrecciano con i ricordi e con le amicizie, le canzoni scritte da Erri De Luca, sono arrangiate da Stefano Di Battista e interpretate da Nicky Nicolai, compagni in scena supportati da Roberto Pistolesi (batteria), Daniele Sorrentino (basso), Andrea Rea (pianoforte).
Il lavoro teatrale nasce da un incontro ed è solo una delle forme in cui questo sodalizio si è declinato, infatti nel settembre 2014 viene pubblica “La musica provata” in forma di trilogia (libro, film e dvd) frutto a detta dei partecipanti di giorni e giorni in uno scantinato attrezzato a sala di registrazione.
Si porta in scena la potenza della parola e la forza della musica, concetti che superano spazio, tempo e le differenze tra gli uomini. Erri De Luca non è un attore, ma fa intuitivamente ciò che chiunque sta in scena dovrebbe fare, incarnare la parole, farle filtrare attraverso il proprio vissuto e la propria fisicità. Erri De luca è un poeta, un cercatore di parole, gli studi dell’aramaico e delle lingue antiche rispondono a questa istanza di approfondimento e di indagine.
Ci sono parole che sono già perfette e non hanno bisogno di musica (gli endecasillabi di Dante), parole vuote che grazie alla musica ci “tormenteranno” per sempre ( finché la barca va lasciala andare ) e parole che hanno già in sé la musica ed occorre solo mettersi solo in ascolto. La musica come un tappeto volante può portare le parole lontano e rendere quelle parole immuni dal giudizio, offrendo il salvacondotto della definizione di opera artistica e d’ingegno. La libertà di parola, bandiera della nostra Civiltà, non è al sicuro, occorre tenere alta l’attenzione sui fatti del mondo e prestare orecchio alle “parole contrarie”.
Un intellettuale deve praticare la resistenza dello “stare” e condividere la malora del suo popolo, Erri De Luca fa suo l’insegnamento di Izet Sarajlić, poeta di Sarajevo, incontrato quando conduceva convogli umanitari nella dilaniata ex-Jugoslavia. La cronaca e le note vicissitudini giudiziarie legate alla TAV e all’istigazione al Sabotaggio sottolineano questo impegno e offrono opportunità concrete di confronto circa i concetti di Legalità e Giustizia. Dalla Val di Susa a Lampedusa (capitale Morale dell’Europa) l’umanità viene schiacciata da regole assurde come il divieto di soccorso in mare da parte di quei pescatori, che fortunatamente rispondono ad altre leggi, quelle che ci uniscono come “figli del Mediterraneo”. Esiste più Sud che Nord e questa rivelazione geografica è una dichiarazione di appartenenza che dovrebbe riguardare tutti noi che ci affacciamo sul “mare Nostrum” e che nel sangue abbiamo tracce di fenici, greci, normanni, arabi, francesi ecc.
Tanti gli spunti e le riflessioni vicine alla poetica di Erri De Luca, lo stile è inconfondibile, l’eleganza e il carisma indiscutibili, ma non basta. I suoi compagni di avventura sono straordinari, Stefano Di Battista ormai consacrato a livello internazionale sembra continuare la sua ricerca attorno agli strumenti a fiato, che per l’occasione diventano “strumenti a vento”, la voce jazz di Nicky Nicolai si presta molto bene al racconto delle storie proposte, ma non basta. Non basta mettere insieme tre personalità eccezionali che credono in un progetto per portare in scena un lavoro degno della bravura dei tre. Si ha l’impressione che i “pezzi” siano messi assieme in maniera un po’ semplicistica, sembra quasi che “La musica provata” non sia stata provata abbastanza e che il passaggio dal DVD al Teatro sia stato gestito senza troppo impegno.
La serata è piacevole e godibile , ma da estimatore di Erri De Luca, scrittore e intellettuale meritevole dell’attenzione che sta riscuotendo, ammetto di essere uscito da Teatro con un briciolo di delusione. In fondo ci avevano avvisato: “ Non è uno spettacolo, è una chiacchierata musicale”.