Diari d’amore, il debutto a teatro di Nanni Moretti

Fino al 26 novembre in scena al Teatro Grassi di Milano

Per il suo debutto alla regia teatrale Nanni Moretti sceglie due atti unici di Natalia Ginzburg “Dialogo” e “Fragola e panna”, messi in successione col provocatorio titolo di Diari d’amore, in scena in prima assoluta al Piccolo di Milano.

Provocatorio perchè qui d’amore ce n’è poco e malandato. Il primo è quello di Marta (Alessia Giuliani) e Francesco (Valerio Binasco), coppia giovane con una bambina piccola e problemi di soldi, lui è un aspirante scrittore o sedicente tale, lei non ha completato le scuole e lavoricchia di tanto in tanto. Tra di loro, mentre sono stesi a letto in una giornata uggiosa e fredda, una figura presente e assente insieme, Michele, il migliore amico di Francesco, con cui Marta ha una relazione. Il dialogo del titolo è quello in cui Marta trova il coraggio di confessare al marito dell’amante. L’epilogo? E’ nell’essenza stessa del testo, Diari d’amore non è una tragedia greca, è un dramma borghese e allora Michele non lascia la moglie e Francesco si riprende Marta, rimasta sedotta e abbandonata.

© Luigi De Palma

Fragola e panna, la seconda parte di Diari d’amore, è anch’essa una messa in ridicolo del valore borghese e incancrenito della famiglia a ogni costo ma più violenta e amara.

I protagonisti sono Tosca (Alessia Giuliani) e Cesare (Valerio Binasco), benestanti, separati in casa, sono ormai vecchi – rancorosi – amici, lui sempre impegnato in qualche storiella con giovani ragazzi, lei che passa le giornate a suonare tristi canzoni al pianoforte; poi c’è Barbara (Arianna Pozzoli), “la ragazza di Cesare” come la chiama Tosca, una ragazza di 18 anni fuggita dalla casa dove viveva con suo marito violento e suo figlio neonato, che cerca asilo proprio a casa di Cesare e Tosca. A completare la scena di Diari d’amore – Fragola e panna, per dare quel tocco comico di commedia dell’arte a uno scenario altrimenti troppo squallido e tetro, la serva chiacchierona Flaminia (Daria Deflorian) e la cognata frivola e lassaiz faire Letizia (Giorgia Senesi).

La desolazione, l’ipocrisia, la mediocrità dei protagonisti borghesi della peggior specie sono smorzati da piccoli lazzi e battute che alleggeriscono la scena. Bravissimi tutti gli attori di Diari d’amore, padroni della scena su cui si muovono quasi come in una danza contemporanea.

Cupe per certi versi e cariche di pathos le scene di Sergio Tramonti.

© Luigi De Palma

Per quanto riguarda il debutto alla regia, Moretti non perde la sua proverbiale pignoleria – mostrata in decenni dietro la cinepresa – e nella scheda di sala si legge di come il suo intento, riuscitissimo, è quello di essere il più fedele possibile allo splendido testo di Ginzburg.

Salutando con gioia allora il suo esordio come regista teatrale, non vediamo l’ora di assistere alla prossima avventura morettiana.