“Non si sa come” Tiezzi indaga i delitti innocenti dell’animo umano al Piccolo Teatro Grassi di Milano

Dal 28 gennaio al 2 febbraio Federico Tiezzi e Sandro Lombardi tornano a incontrarsi e a lavorare insieme, al Piccolo Teatro Grassi di Milano, scegliendo un Pirandello “minore”, Non si sa come. Lo spettacolo succede all’allestimento di Un amore di Swann, dal romanzo di Marcel Proust,  e costituisce l’ ideale “secondo tempo” di una riflessione scenica sull’ebbrezza e la tortura dell’amore.

Il sipario si apre su un quadretto di genere idillico, quasi stucchevole: i protagonisti, che appartengono a una borghesia agiata, conducono una vita disinvolta tra tavolini-bar e mobili da giardino. Un idillio che nasconde tuttavia un altro spazio, meno evidente e tuttavia molto più reale di quello sociale: una macelleria della psiche, un sanguinoso mattatoio metafisico dove i corpi e le coscienze sono fatti oggetto della più violenta vivisezione che la drammaturgia italiana del secolo scorso conosca.

Al centro del dramma vi è Romeo Daddi, che cede alla passione per Ginevra, moglie dell’amico Giorgio. Romeo si rende conto di quanto sia facile commettere un atto che forse può rivelarsi una colpa, senza averne responsabilità, perché il fatto è accaduto “non si sa come”. Quello del Conte Daddi è un delitto che tutti noi, in forma più o meno grave, abbiamo compiuto. Quante volte ci si è rimproverati di un atto irriflesso, di cui percepivamo le conseguenze e che pure abbiamo compiuto? E da quell’atto sono venuti esiti che hanno segnato la vita per sempre. Perché l’abbiamo fatto? Chi o cosa ci ha spinto a farlo? Non sono stato io a decidere con piena volontà eppure io ne pago le conseguenze.

Non si sa come - @ Ghiaurov

Ci sono due io, dentro di noi, ed uno è nemico dell’altro. Esistono dunque delitti innocenti che marchiano a fuoco le vite umane. A tormentare Romeo sono tutte quelle azioni che, non si sa come, ci portano a fare quello che facciamo. Preso dall’irrefrenabile desiderio di scoprire negli altri questi delitti, Romeo dà inizio a una specie di seduta freudiana di gruppo in cui Tiezzi riesce a coinvolgere lo spettatore.

Da questa situazione di partenza Pirandello svolge uno dei suoi drammi più feroci e strazianti, immergendosi, come armato di un bisturi dell’animo, nei labirinti segreti del cuore e della psiche umani, nel tentativo di dimostrare che “ciò che noi conosciamo di noi stessi, non è che una parte, una debolissima parte, di ciò che siamo” (Giovanni Macchia).

Se si eccettua I giganti della montagna, rimasto incompiuto, Non si sa come è l’ultimo lavoro teatrale di Pirandello, scritto nel 1934, lo stesso anno nel quale all’autore siciliano viene conferito il Premio Nobel per la Letteratura.

Non si sa come - @ Ghiaurov

L’incontro

L’Arte a piena pagina è il titolo dell’incontro che si terrà lunedì 27 gennaio, ore 17.30, presso la Biblioteca Nazionale Braidense-Sala Maria Teresa a conclusione delle manifestazioni collegate alla prima edizione del Premio Testori per le arti figurative e la letteratura.

Sandro Lombardi leggerà alcune pagine che Giovanni Testori ha dedicato all’arte lombarda: il saggio Su Francesco Cairo, su Tanzio da Varallo, Sennacherib e l’angelo  e alcuni articoli di critica d’arte pubblicati sul Corriere della Sera. L’incontro, a cui partecipa Sandrina Bandera, Sovrintendente della Pinacoteca di Brera, è a cura di Giuseppe Frangi e sarà  introdotto da Andrea De Pasquale.

Ingresso libero solo su prenotazione alla mail b-brai@beniculturali.it o comitatodigestione@premiogiovannitestori.org

Orari: martedì e sabato ore 19.30; mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.00. Lunedì riposo.

Biglietti: platea 33 euro, balconata 26 euro.

Maggiori informazioni: www.piccoloteatro.org

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