In arrivo la nuova Stagione 2013/2014 del Teatro Tenda di Finale Emilia

In arrivo la nuova Stagione 2013/2014 del Teatro Tenda di Finale Emilia: inserendosi nell’ambito delle attività di “Scena Solidale”, progetto a favore delle zone dell’Emilia colpite dal sisma lo scorso maggio promosso da Regione Emilia-Romagna e da Emilia Romagna Teatro Fondazione, il cartellone del Teatro Tenda costituisce uno degli impegni che ERT si propone per la Stagione 2013/2014 nell’ambito di questo progetto di solidarietà.

Iniziato nel luglio 2012, “Scena Solidale” ha visto l’installazione di tre tensostrutture fra Mirandola, Finale Emilia e Cento, oltre che l’avvio di laboratori teatrali per giovani e anziani, parate di strada, concerti e la programmazione di diverse rassegne: due solo nell’autunno 2012 (“Una Nuova Stagione” e “Scena Solidale tra teatro e danza, a bassa voce e in punta di piedi” promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali MiBAC e dalla Regione Emilia-Romagna) e l’ultima, “l’eMilia e una …note”, lo scorso luglio.

Prosegue quindi l’impegno di Emilia Romagna Teatro Fondazione nell’ambito di “Scena Solidale” che nella Stagione 2013/2014 interesserà, oltre a Finale Emilia, diversi comuni colpiti dal sisma attraverso attività di natura laboratoriale in corso di progettazione.

Ivano Marescotti

Sarà il Comune di Finale Emilia a provvedere all’installazione della tensostruttura messa a disposizione da ERT che ospiterà, in attesa della ristrutturazione del Teatro Sociale, sia la Stagione teatrale 2013/2014 ma anche diverse attività promosse dallo stesso Comune e da realtà associative del territorio, per sopperire alla mancanza di luoghi in cui la collettività possa ritrovarsi e aggregarsi come afferma lo stesso Massimiliano Righini Assessore alla Cultura del Comune di Finale Emilia: “Aver potuto contare su un progetto come ‘Scena Solidale’ e ospitare una Stagione nell’ambito di questo progetto così ricca sia livello quantitativo che qualitativo sottolinea quanto la cultura e il teatro siano importanti per permettere alla collettività di aggregarsi e ritornare alla normalità”.

Importanti artisti e volti noti della scena nazionale, fra cui Ascanio Celestini, Ivano Marescotti, Moni Ovadia e Maria Paiato solo per citarne alcuni, si sono resi disponibili a prendere parte a quest’iniziativa: si parte quindi mercoledì 4 dicembre con Vito Recital che vede come unico protagonista lo stesso Vito alle prese con le redici della sua maschera emiliana fra personaggi realmente esistiti e inventati. Mario Perrotta porterà in scena l’11 gennaio Un Bès, pièce che indaga la solitudine e la contrapposizione fra la consapevolezza di essere ‘scemo del villaggio’ e allo stesso tempo artista che ha dilaniato la vita del pittore Antonio Ligabue. Il 31 gennaio è la volta di Ascanio Celestini  che porterà in scena il suo Piccolo paese, racconti: attraverso l’interpretazione di storie – alcune tratte dalla tradizione popolare, altre improvvisate o anche tratte dalla trasmissione “Parla con me” di Serena Dandini – Ascanio Celestini traccerà le forme di un paese governato dal partito dei corrotti e dei mafiosi in cui improvvisamente scoppia un epidemia.

Vito

Si prosegue poi il 28 febbraio con La fondazione interpretato da Ivano Marescotti: il grande poeta romagnolo Raffaello Baldini ha consegnato poco prima di morire allo stesso Marescotti il suo ultimo testo pubblicato da Einaudi. L’intento de La fondazione è proprio quello di onorare questo prezioso lascito. Il 3 marzo sarà la volta di una grande ospite come Moni Ovadia mentre il 19 marzo Pierpaolo Sepe porterà in scena uno dei suoi ultimi allestimenti Anna Cappelli, uno studio, con Maria Paiato nelle vesti della stessa Anna. Chiude la stagione Massimo Somaglino con Nati in casa che lo vede impegnato come regista ma anche come interprete al fianco di Giuliana Musso: una storia tutta al femminile che rintraccia nel ricordo e nella memoria delle persone la storia di una levatrice di un paese di provincia di un nord est italiano ancora rurale.

“Scena solidale” si avvale del sostegno economico raccolto con l’iniziativa “Un’ora vale due” promossa in maniera congiunta da Agci, Confcooperative, Legacoop – riunite nell’Alleanza delle Cooperative Italiane- e dai Sindacati Confederali CGIL, CISL, UIL. Le risorse, confluite nel Fondo Cooperativo Terremoto Emilia, sono state raccolte con i contributi volontari dei lavoratori, pari ad un’ora di lavoro, e il contributo delle cooperative che hanno raddoppiato la cifra raccolta.

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