Rossini Cards e Don Quixote, le creazioni di Aterballetto

[rating=5] E’ Aterballetto, la principale compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli di danza in Italia e prima realtà stabile di balletto al di fuori delle fondazioni liriche, ad inaugurarae il 12 dicembre scorso, la stagione di danza 2014-15 organizzata dal Comune di Pesaro con l’AMAT. Ha scelto per l’occasione un programma complesso: il dittico Rossini Cards e Don Quixote, prodotto dalla Fondazione Nazionale della danza, unitamente a quella del Teatro Comunale di Modena.

E’ al Comunale di Modena che si é svolta la prima assoluta di Rossini Cards (27 gennaio 2014), opera del coreografo Mauro Bigonzetti che- succeduto a Amedeo Amodio (che l’ha diretta per quasi 18 anni) ha assunto la direzione artistica della compagnia dal 1997 al 2007, riuscendo a conferirle una visibilità internazionale. Nata nel 1979 e preceduta dall’esperienza della Compagnia di Balletto dei Teatri dell’Emilia Romagna diretta da Vittorio Biagi, Aterballetto è ora formata da danzatori solisti in grado di affrontare tutti gli stili.

E’ un capolavoro, una coreografia dal ritmo incalzante che riesce a entrare nello spirito della creatività di Rossini, a rivivificare sulla scena il suo lacerante, passionale romanticismo e sentimentalismo, senza tuttavia cadere in alcuna forma di stucchevolezza, bensì mostrando la spontaneità e sincerità della visione del mondo romantico-ottocentesca e decadentistica” – ha spiegato alla stampa Cristina Bozzolini, già prima ballerina stabile del Maggio Musicale fiorentino ed attuale direttore artistico della compagnia dopo Bigonzetti.

“E’ una creazione astratta, libera da qualsiasi gabbia drammaturgica, non una storia ma quadri di vite parallele (mmagini, cartoline, icone drammatiche e situazioni buffe e umoristiche), tessuti insieme attraverso la musica eseguita dal vivo dal pianista Bruno Moretti”  – ha proseguito entusiasta.

Aterballetto

I costumi sono di Helena Medeiros, mentre le musiche, sono tratte da La gazza ladra, Cenerentola e tanti brani per pianofore scritti da Rossini e sconosciuti al grande pubblico. Così come ogni accento, persino il più impercettibile, viene esaltato dal movimento, anche il gesto è pensato per esaltare il colore di ogni nota. Una danza libera, drammatica e gioiosa, del suo ritmo incalzante, pieno di sentimento, ironia e malinconia allo steso tempo.

Alcune scene sono note, come quella della tavola imbandita dove le movenze delle braccia diventano parte delle stoviglie, dei brindisi, delle conversazioni. D’impatto la scena d’amore che si svolge quasi interamente a terra, dove i protagonisti scorrono uno sul ventre dell’altro. Nel finale le luci inseguono i giochi coreografici: é un crescendo corale in cui si corre a perdifiato, mentre le ballerine vengono gettate in aria come pupazzi in un’esuberante joie de vivre.

E’ Giovanni Ottolini – direttore generale della storica compagnia fondata nel 1979 e nominata ambasciatrice nel mondo della città di Reggio Emilia in cui peraltro ha sede – ad illustrare il secondo balletto dedicato all’eroe di Cervantes, la cui prima assoluta si è svolta al Teatro Comunale di Bolzano il 29 gennaio scorso: “Don Quixote é opera di Eugenio Scigliano, artista di origine calabrese, apprezzato danzatore del Balletto di Toscana e di Aterballetto (nel 1994 ha ricevuto il Premio “Danza & Danza” quale migliore danzatore italiano), che dal 2004 si dedica anche alla coreografia. E’ un Don Quixote moderno, in cui il protagonista assume connotazioni contemporanee, tra visioni oniriche e azioni reali: é un uomo che da un lato “sopravvive” alla decadenza del suo tempo grazie alla sua stessa follia e, dall’altro, vive in virtù dei sentimenti più nobili e universali: l’amore e l’amicizia. Anche la scelta musicale ricalca questa sorta di schizofrenia: a brani di musica classica spagnola si alternano le sperimentazioni sonore del finlandese Kimmo Pohjonen, quasi ad affermare l’universalità di un Don Quixote il cui spirito non omologato dovrebbe ispirarci, oggi più che mai. I costumi sono firmati da Kristopher Millar e Lois Swandale”.

Lo spettacolo – che ha riscosso lunghi e calorosi applausi come dovunque – sarà replicato a La Spezia (Teatro Civico) il 17 febbraio 2015, a Zug (Theatre Casino) il 27 febbraio; a Lugo (Teatro Rossini) il 3 marzo ed a Bilbao ( Teatro Arriaga) il 27 e 28 marzo (limitatamente al Rossini Cards).

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