
L’edizione del festival Contemporanea 2012 si apre al Fabbricone di Prato sotto il segno dell’innovazione tecnologica applicata alla scena, con la prima dello spettacolo Terra Nova della compagnia belga CREW.
Dotato di cuffie per la traduzione dall’inglese all’italiano di alcune parti dello spettacolo, il pubblico viene diviso in quattro gruppi, accompagnati separatamente all’interno del teatro dove confluisce lo spettacolo, suddiviso a sua volta in due frangenti: il racconto e l’immersione.
Attraverso il testo di Peter Verhelst, lo spettatore viene attanagliato dai pensieri e dal viaggio glaciale del 1911 del comandante R.F. Scott, alle prese con quella che si rivelerà una tragica spedizione al Polo Sud, chiamata appunto Terra Nova. L’esploratore, anticipato di un solo mese dal norvegese Roald Amundsen, perì insieme a tutto l’equipaggio lungo la via del ritorno. Il viaggio continua con l’immersione, preceduta dall’equipaggiamento dello spettatore per poter entrare in una nuova realtà esplorabile sensorialmente.
Ogni spettatore si trova immerso in realtà sorprendenti dove è possibile muoversi, esplorare. I suoi sensi vengono sollecitati, le sue emozioni e la sua vigilanza messe alla prova.
Il caos interiore della mente di Scott echeggia nell’esperienza di immedesimazione temporanea del pubblico, lasciato, a sua volta, nel dubbio. Un viaggio estraniante ai confini della realtà conosciuta, verso un nuova forma di realtà manipolata fino ad oggi inesplorata.
Terra Nova è il risultato di anni di ricerca artistica e di know-how. Nella performance immersiva dei CREW, emerge un nuovo approccio di fare teatro, in cui lo spettatore entra all’interno della narrazione, trasmessa non solo dalle parole ma soprattutto da suoni, immagini e sensazioni tattili. Avvalendosi di tecnologie all’avanguardia, la percezione del pubblico è totale. Lo spettatore si trova al centro della storia, e ne diventa il protagonista dello spettacolo. Se il teatro è l’arte della consapevolezza – nessun’altra forma d’arte riesce a focalizzare con la stessa intensità l’essere qui adesso – l’immersione teatrale dei CREW è l’arte dell’immediatezza, di estrema vigilanza. Le esperienze inquietanti del pubblico in Terra Nova evocano domande che vengono sollevate anche dalle neuroscienze: chi sono io? Che cosa è la realtà, se è così semplice manipolarla? Che cosa è questa realtà di vedere, sentire, muoversi nello spazio, se il mio corpo si lascia deviare così facilmente? I CREW non risolvono questi enigmi, ma ci invitano a esplorarli confrontandosi con le nostre inquietanti e reali sensazioni.
Lo spettacolo rappresenta un vero apripista nel panorama artistico teatrale e fa parte di un progetto di collaborazione europea sul ruolo dello spettatore in arti performative contemporanee. Presentato al Festival di Avignon nel luglio 2011, Terra Nova è in tour nelle principali città europee.
La prima pratese a cura di Contemporanea Festival 2012, Centro Pecci e Fabbrica Europa, è stata ben accolta e gradita dal pubblico esploratore.