Il cammino di Ulisse a Caria di Drapia, perla nascosta da riscoprire in Calabria

A Caria nel vibonese un magico percorso di trekking con sorpresa

Cartello "Obbligatorio baciarsi" a Caria

Ci sono luoghi magici, del cuore, da scoprire o riscoprire, specie laddove non si va più in cerca da tempo. Sono ad esempio i cosiddetti “paesini”, che si snodano ancora numerosi in Italia e che non di rado celano tesori naturalistici e culturali di cui non si sente spesso parlare. Non se il paese in questione è un piccolo mondo antico nel cuore di una delle regioni più ingiustamente bistrattate della nostra bella Italia: la Calabria.

Di recente giova ammetterlo, alcuni borghi sono tornati alla ribalta, come Tropea, che si è aggiudicato l’ambito premio di Borgo dei Borghi 2021, inoltre quest’anno si festeggiano con varie manifestazioni d’interesse i 50 anni dal ritrovamento degli splendidi Bronzi di Riace, custoditi al museo archeologico nazionale di Reggio Calabria.

Ma altrove, in località meno celebrate, incastrati fra cuspidi rocciose e sotto un velluto di stelle che difficilmente si può scordare, ci sono straordinarie bellezze che meritano almeno in questa sede una doverosa presentazione.

Si parla del “Cammino di Ulisse” un percorso di trekking lungo 6 km che si snoda all’interno del borgo di Caria di Drapia, nel vibonese, un viaggio naturalistico attraverso paesaggi mozzafiato e natura incontaminata, realizzato su iniziativa del professore Adamo Rombolà e Carmelo Staropoli, nativo del luogo che si occupa anche di percorsi guidati. Tutto il percorso è infatti abilmente segnalato con pezzi di legno intagliato che indicano le varie distanze chilometriche, così come è presente uno splendido “trono panoramico” in legno, dove è possibile accomodarsi e godere per qualche istante di un prezioso silenzio e un paesaggio semplicemente magico.

Il “Trono di Alcinoo” realizzato da Carmelo Staropoli a Caria

Il trono vuole rievocare la presenza nel luogo di re Alcinoo, secondo una leggenda infatti, proprio fra Formicoli e Santa Domenica di Ricadi, vicino Caria, sarebbe sbarcato il prode Ulisse alla corte del re dei feaci. Qui l’eroe omerico avrebbe soggiornato a lungo, incantato dalla bella Nausicaa, per poi ripartire alla volta di Itaca a bordo di un’imbarcazione procurata prorio dal re. Il cammino si srotola lento anche lungo le campagne di Caria, fino a scendere nella fiumara Ruffa, dove si può ammirare una flora selvaggia, ulivi secolari, vecchi casolari, istantanee di una lontana vita contadina, ma è possibile anche ammirare resti di fossili della famiglia dei Clypeaster, più note come stelle marine, a testimonianza della presenza del mare milioni di anni fa.

Il Castello Galluppi a Caria

Chiude romanticamente il viaggio un cartello che campeggia su una vista impossibile da descrivere e su cui si legge “obbligatorio baciarsi”. Questo piccolo incanto finisce così, lasciando addosso sensazioni di pace e dimenticanza, ma audaci lettori possono goderne tutto l’anno cercandone online i riferimenti, senza dimenticare, aggiunge chi scrive, il Castello Galluppi, sempre a Caria, in carica fra i luoghi del cuore FAI e in attesa dei vostri voti.