C’è un angolo di Toscana che sembra sfuggire al tempo. Una curva tra le vigne, il profilo delle colline tra Pisa e Volterra, e all’improvviso Casanova di Terricciola, frazione dal passato etrusco che custodisce un piccolo borgo dei primi del ’900 trasformato con rispetto e visione in un rifugio per viaggiatori amanti della bellezza lenta.
Qui sorge Laqua Vineyard, una delle case della collezione Laqua firmata da Antonino Cannavacciuolo e Cinzia Primatesta. Un boutique resort elegante ma intimo, dove l’ospitalità diventa esperienza e la Toscana si racconta attraverso il cibo, l’architettura e il silenzio.

Un tempo questo luogo era una villa padronale, con un caseificio e una grotta sotterranea che conduceva direttamente alla cantina, oggi restaurata nel rispetto della sua vocazione. Poi fu scuola elementare, quindi teatro di paese. Oggi, il borgo è un microcosmo che accoglie sei suite, una piccola SPA, una reception ricavata dai vecchi lavatoi, e un ristorante stellato incastonato tra le pareti originali del casale, là dove le stalle aprivano sulle vigne.
Camminando tra gli edifici in pietra, si respira un senso di autenticità raro: pavoni, galline e un silenzio quasi assoluto fanno da colonna sonora a un soggiorno pensato per rallentare e riconnettersi.

La struttura ospita sei suite, ognuna con il nome di una figura mitologica e la sua storia d’amore – Afrodite, Cupido, Dioniso, Narciso, Penelope, Euridice – e racconta un frammento di mito in chiave contemporanea. Gli interni, curati dallo studio torinese lamatilde, fondono materiali naturali e arredi di design con la struttura originale: travi a vista, pietre antiche e colori delicati.

Tutte le suite offrono una zona living con cucina privata, una o due camere da letto e uno o due bagni, affacciati sulle colline circostanti. La Deluxe Suite Euridice, conquista per la sobria eleganza e il verde tenue del salotto, perfetto per sorseggiare un bicchiere di vino guardando la luce del pomeriggio scivolare sui filari.

Il lusso, qui, è anche nella discrezione. La colazione non si consuma in sala, ma arriva direttamente in suite. La sera prima, si compila un menù ricchissimo: uova fresche, pane caldo, frutta, affettati, formaggi locali, miele, cornetti e pasticceria artigianale, insieme a marmellate prodotte sul territorio.
La mattina, qualcuno bussa delicatamente alla porta. Senza fretta, viene allestito un tavolo apparecchiato nella zona pranzo della suite, con il cestino del mattino e tutto l’occorrente per iniziare la giornata con calma, in completo relax, senza dover mai uscire dalla propria oasi privata.

Nel cuore del borgo trova spazio anche il ristorante Cannavacciuolo Vineyard (leggi l’articolo), insignito di una Stella Michelin e affidato allo chef Marco Suriano, formato nella brigata del Relais Villa Crespi. Il ristorante è stato concepito come un teatro gastronomico, dove ogni elemento, luci, materiali, suoni, è studiato per valorizzare l’incontro tra arte culinaria ed enologia.
Le pareti conservano la materia del tempo, ma la sala gioca con elementi scenici contemporanei: due banconi-palco celebrano rispettivamente la cucina e il vino, simboli di un dialogo infinito tra sapori e creatività.

A completare l’esperienza, la cantina de La Spinetta, guidata da Giorgio Rivetti, tra i produttori più visionari del panorama enologico italiano. Il suo rinoceronte iconico decora le bottiglie e le pareti del ristorante, a sancire un sodalizio profondo con il progetto. Proprio La Spinetta, con le sue vigne e la cantina toscana dal design d’impatto (raggiunta un tempo da un treno a vapore), ha voluto fortemente il coinvolgimento di Cannavacciuolo.
Accanto al ristorante, una piccola ma accurata area wellness invita alla rigenerazione: bagno turco, trattamenti rilassanti e un massaggio corpo a base di olio di vinaccioli toscano, per assaporare fino in fondo i profumi della terra.

A pochi passi dal casale, oltre una piccola cappella nascosta tra i cipressi, si apre un luogo di rara quiete: la piscina panoramica. Immersa nel verde di una collinetta, circondata dal silenzio e con una vista aperta sui vigneti, è pensata per chi cerca una bellezza senza clamore, fatta di luce, respiro e natura. Qui, tra un tuffo e un calice di bianco toscano, il tempo si dilata e il viaggio si fa interiore.
Laqua Vineyard si rivela una sosta per chi ama il vero lusso: la quiete, la luce morbida sulle colline, l’idea che ogni giorno possa essere un giorno lento, buono, essenziale, da assaporare con cura.
Laqua Vineyard
Via del Teatro, 8
56030 Casanova PI
https://laquavineyard.it