
Narra la storia che per rendere Tallinn, capitale dell’Estonia, più attraente e facilmente visibile dalle navi cariche di merci, venne deciso di costruire un enorme campanile dall’altezza esorbitante: ma per costruire tale prodezza mancava un capomastro. Dal nulla si fece avanti l’agognato capomastro, chiedendo però una vera fortuna che non si poteva trovare in tutta la città. Il capomastro allora propose che avrebbe costruito gratuitamente il campanile se gli abitanti avessero indovinato il suo nome, e gli abitanti accettarono il patto. Quando l’opera era quasi giunta a termine, una spia riuscì a carpire il nome ambito dalla moglie del capomastro: Olev. Mentre quest’ultimo si trovava in cima alla torre, il popolo lo chiamò dal basso e per lo stupore e lo spavento, Olev perse l’equilibrio e precipitò al suolo, trasformandosi in pietra, mentre un rospo e un serpente gli uscivano dalla bocca. Quest’ultimi si possono vedere ancor oggi impietriti vicino alla chiesa. Da qui il nome di Sant’Olav, Oleviste kirik.

La chiesa gotica che svetta al centro della Old Town fu l’edificio più alto del mondo fino al 1625, quando un incendio la danneggiò gravemente. Oggi la torre del campanile resta comunque fra gli edifici più alti d’Europa.
I più temerari possono decidere di scalare la sua mastodontica mole, alta ben 123,7 metri ed i suoi 258 scalini a chiocciola capaci di mettere a dura prova anche i più allenati: la splendida visuale dall’alto ben vale la fatica.
L’ingresso alla torre è gratuito con la Tallinn Card.