Quante storie per una lettera!

Al teatro comunale di Belluno lo spettacolo di Paolo Nani

Dal 1992 questo spettacolo è in perenne rappresentazione ai quattro angoli del globo. L’hanno visto in Groenlandia e in Cile, in Turchia e in Cina, in Norvegia e in Giappone. Oltre 1.400 repliche per questo piccolo, perfetto meccanismo che continua a stupire, anche dopo averlo visto diverse volte.

Paolo Nani, solo sul palco riesce a dar vita a 15 micro-storie tutte aventi la stessa vicenda. Un tavolino, una sedia, del materiale per scrivere una lettera, una fotografia, un bicchiere e una bottiglia di vino. Paolo clown, poiché l’attore non prende granché distanza dal suo personaggio,  entra in scena, si siede al tavolo, beve un sorso di vino che però sputa, contempla la foto della nonna, che non è di grossa ispirazione, infine scrive una lettera. Dopodiché fa per andarsene ad  imbusta la lettera ma gli viene il dubbio che la penna usata  non abbia inchiostro. Controlla e constata che non ha scritto niente. Deluso, manda tutto al diavolo ed  esce.

Il fatto è che non si riesce a smettere di ridere, ci si sbellica, ci si diverte anche solo a vedere la presenza di questo clown. È impossibile non apprezzare il talento di questo saltimbanco che elude la parola e raggiunge un pubblico di tutte le età e di tutte le lingue. E anche i cinesi, a modo loro, hanno riso sulla sua bocca sbavante, sui francobolli che s’attaccano alla lingua o al palato, sui gustosi spuntini a base di caccole o di chewing-gum premasticati e scovati sotto il tavolo.

Paolo Nani ed il suo clown ricordano che basta poco per stupire, non servono caratteri speciali o imprese gigantesche. La bellezza e l’amore che un artista mette nel proprio lavoro, alle volte, possono davvero bastare.

Lo spettacolo è stato visto presso il teatro comunale di Belluno, in una rassegna di grande valore per la città e la provincia, presente da cinque anni in città. La rassegna ha il nome di Belluno Miraggi ed è organizzata da SlowMachine.

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