Luciano Ligabue entusiasma il Parco di Monza

Oltre 80 mila persone per il sorprendente Ligabue live a Monza

È il 24 settembre, temperatura quasi estiva e cielo azzurro. Questa è l’atmosfera che si respira durante il pomeriggio che anticipa il primo dei due concerti evento di Luciano Ligabue nel parco di Monza.

La città da circa due giorni è stata invasa da insoliti campeggiatori attrezzati di tenda e viveri che si apprestano ad assistere allo show dalle prime file. Nel primo pomeriggio gran parte dei fan sono già in attesa, il palco è immenso, una distesa verde che ricorda molto i più celebrati festival che si svolgono oltremanica.

80 mila persone in tutto, suddivise in 4 settori, la location è notevolmente grande ma l’acustica è perfetta da qualsiasi posto.

Lo show inizia puntuale alle 20.30, “il Liga” sale sul palco sulle note di “Urlando contro il cielo”, brano che proprio quest’anno festeggia il suo venticinquesimo anniversario. Con un inizio così il pubblico è già caldo!

Si prosegue con Libera nos a malos, altro pezzo storico generalmente sempre presente ai suoi live. Continuando su questa linea rock è la volta de Il giorno dei giorni brano più recente ma comunque cult. L’aria si fa più riflessiva al momento di Niente paura prima che i fans più di vecchia data si commuovano con il medley Sogni di rock&roll e Con la scusa del rock&roll.

Le hit sono tante, recenti, storiche, richieste dai fans tramite il fan club. Il maxi schermo posizionato sugli immensi pannelli del palco permette a tutti di godere dello spettacolo, anche chi è molto lontano. La band è superba ma non mancano i momenti acustici. Con Leggero Ligabue si rivolge ai fans che sui social network hanno scelto proprio che fosse quella la canzone suonata su quel palco.

Durante il concerto vengono suonati per la prima volta anche tre inediti tratti dal nuovo album “Made in Italy” in uscita il prossimo 18 novembre, oltre al nuovo singolo già in radio: G come Giungla. Due grandi sorprese sono Lettera a G, che lo stesso Ligabue ha sempre preferito non mettere in scaletta per motivi di emotività, e Metti in circolo il tuo amore. Non mancano però i classici amati da tutti come Non è tempo per noi, Piccola stella senza cielo e Lambrusco e pop corn.

La parte finale è a mio parere quella più commovente dello show, chi di noi cresciuti tra gli ’80 e i ’90 non si è mai disperato ascoltando in cuffie Il giorni di dolore che uno ha? È ancora, chi non si é mai scatenato ad una festa a ritmo di Balliamo sul mondo o di Tra palco e realtá?

Si chiude poi con Certe Notti è una versione acustica di Urlando contro il cielo. Che dire, Ligabue live è stata una piacevole sorpresa, un cantautore italiano con gli attributi, e cosa importa se, come dicono, “alla fine usa sempre quei 4 accordi”, lui come altri in Italia ha creato un repertorio di canzoni che sono nella memoria di tutti, soprattutto di noi trentenni che siamo cresciuti durante l’apice della sua carriera.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here