Foto e Musica d’Autore con Lucia Baldini e l’Ensemble Quartocolore

[rating=5] In occasione dell’inaugurazione della mostra fotografica The Life Within di Lucia Baldini, in Palazzo Tornabuoni a Firenze, le sperimentazioni e le ricerche dell’artista si sono unite e intrecciate a quelle musicali, nei brani eseguiti dall’Ensemble Quartocolore.

Le due arti si fondono in un unicum emotivo che ipnotizza il visitatore-ascoltatore. La personale di Lucia Baldini ha come tema portante quello dei Musei fiorentini, dal Bargello alle Cappelle Medicee, alla Galleria dell’Accademia. Dagli scatti in bianco e nero emergono quei profondi contrasti, luci e ombre, visibile e non visibile, chiaro e scuro, reale e immaginario, che trovano la più armonica corrispondenza nelle creazioni musicali di Francesco Furlanich, facenti parte della raccolta Viaggi.

La formazione cameristica che apre la personale della Baldini è l’Ensemble Quartocolore. Un quartetto formato da: Francesco Furlanich (secondo fagotto dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino) al bandoneon e alla fisarmonica, Riccardo Crocilla (primo clarinetto dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino) al clarinetto e al clarinetto basso, Pietro Horvath (da poco laureato alla Royal Academy of Music di Londra) al violoncello, Antonio Palma (virtuoso artigiano, liutaio e falegname) alle chitarre classica e jazz.

Da “I viaggi di Gulliver” ai resoconti di viaggio di Furlanich il passo è breve. Come afferma l’autore «Quando iniziai a comporre stavo leggendo “I viaggi di Gulliver” e, senza rendermi conto, iniziai a scrivere dei suoi viaggi, che ben presto divennero i miei, i nostri…».

Proprio come negli scatti di Lucia Baldini, Francesco Furlanich racconta i suoi viaggi reali ed immaginari, sognati o vissuti nel profondo dell’anima e li evoca attraverso la Musica. Si libera dei viaggi, delle emozioni e delle sensazioni provate durante il loro svolgimento e cerca di comunicarli al pubblico. Un custode temporaneo di preziose memorie personali, riportate alla luce dalle zone più oscure dell’anima, proprio come nelle foto di Lucia, per condividerle con il mondo che lo circonda, con quel mondo che gliel’ha regalate, che gliel’ha fatte vivere realmente o immaginariamente.

Riccardo Crocilla

Ed ecco che l’Ensemble Quartocolore racconta quadri, vissuti, sogni. Con Lulù ci troviamo in Francia e si respirano le armonie e le melodie di quella bohème parigina, un ritmo che richiama le Musette, mentre ci descrive una ragazza con la sua bicicletta, mentre pedala in mezza ai campi di lavanda. Il carattere pastorale e l’andamento moderato ne evidenziano la sua sosta e la sua spensierata voglia di sognare. La fisarmonica di Francesco Furlanich richiama la cornamusa, tipico strumento del genere francese settecentesco; a lui si uniscono gli accordi della chitarra, le vibrazioni profonde del cello, i virtuosismi del clarinetto.

Dalla Francia all’Oriente con il brano Il Cammello. A cavallo di un cammello, si ondeggia attraverso il deserto, quasi ungarettiano, alla ricerca di sé, del mistero della vita, di quel porto sepolto che si nasconde all’intensa luce solare, che però si apre a chi sa leggerlo. E la musica di Furlanich strizza l’occhio all’Oriente, alla Russia di Mussorgsky e alle sue visioni da sognatore.

Dall’Oriente all’Occidente, Blu evoca le atmosfere metropolitane di New York e sembra ripercorrere quei lunghi viaggi della speranza di razze, popoli, intere comunità, famiglie che dallo Stivale sono arrivate nel Nuovo Mondo. La Musica sembra farsi carico di queste nostalgie, di questi dolori sommessi per l’abbandono della patria dai quali ne escono, però, punte melodiche, ora della chitarra ora del clarinetto, che sembrano illuminare e tenere viva quella voglia di vita, di riscatto, di affermazione esistenziale.

Quartocolore Ensemble

Con Soave il tempo sembra fermarsi, è il cuore che parla, il suo battito, ora calmo e sereno, ora ardente e fremente di passione, quella passione che si placa nella rievocazione della dolcezza di quei ricordi, di quegli spaccati di vita intensi e totali a fianco della persona amata. E se al violoncello è affidato il battito cardiaco, fisarmonica, chitarra e clarinetto ne smorzano ora l’incisività e la fiamma d’amore o ne riattivano la pulsazione.

L’atmosfera sognante ci accompagna nell’ascolto di Sirene. La creazione musicale di Furlanich ci prende per mano e ci riporta ai poemi Omerici, a Odisseo, ai vascelli, alle galee nordiche e agli incontri dei marinai con le affascinanti e misteriose sirene, ora mediterranee ora norrene, che, prive di anima, la ricercano negli uomini, guadagnandosi l’accesso al Paradiso. Le meravigliose e incantatrici voci delle sirene, che Furlanich affida ora al clarinetto basso, ora alla sua fisarmonica, ora al violoncello, ora alla chitarra, si sovrappongono in una scrosciante cascata di world music d’autore.

L’inno alla libertà, Liberi, conclude il viaggio pensato da Furlanich per la mostra The Life Within di Lucia Baldini. Liberi di viaggiare con la mentre e con il cuore, attraverso le foto e la musica d’autore, per esplorare e conoscere il mondo passato, presente e futuro.

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