
Ecco la nuova Stagione 2013-14 degli Amici della Musica di Firenze, ricca e carismatica come al suo solito.
Una galleria dei migliori quartetti d’archi, pianisti di fama internazionale, cantanti solisti e gruppi corali di spicco, gruppi da camera nelle combinazioni strumentali più diverse, tutti alle prese con una programmazione di grande varietà, che guarda indistintamente ai grandi classici, al Novecento storico e alla contemporaneità, anche attraverso i percorsi suggeriti da cicli monografici e tematici: gli Amici della Musica di Firenze – associazione presieduta da Stefano Passigli con la direzione artistica di Domitilla Baldeschi – rispondono alla crisi con un impegno organizzativo e produttivo tale da garantire una Stagione 2013-14 ancora una volta all’insegna della più alta qualità artistica e con un variegatissimo ventaglio di proposte musicali, offrendo così opportunità d’ascolto che potranno soddisfare i più diversi gusti del pubblico.
Il calendario si presenta così articolato in ben 59 manifestazioni complessive (52 concerti pomeridiani-serali, 4 concerti fuori abbonamento, 3 nel festival “Settembre Musica”), distribuite nel periodo 30 Settembre 2013-7 Aprile 2014, ed è tale da permettere agli Amici della Musica Firenze di mantenere quell’eccellenza riconosciuta dal conferimento del prestigioso Premio “Franco Abbiati” (2006) dell’Associazione Nazionale Critici Musicali Italiani (con la motivazione anche di essere “un significativo modello per le numerose associazioni omologhe italiane”) e del Fiorino d’oro (2008) della città di Firenze.
La Stagione concertistica 2013-14 e il ciclo di master classes sono realizzati grazie ai contributi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e della Banca CR Firenze, della Fondazione “Carlo Marchi” di Firenze, del Comune di Firenze.
Ad inaugurare la Stagione 2013-14 è la carismatica violinista Viktoria Mullova, che si unisce all’Accademia Bizantina e al suo direttore Ottavio Dantone per un omaggio di gusto filologico a Bach e ai suoi Concerti per violino, in un appuntamento che afferma fin dall’inizio il consueto livello artistico internazionale garantito dagli Amici della Musica di Firenze. Ma con la presenza della Mullova, il concerto afferma anche una delle linee principali della programmazione, che quest’anno si declina prevalentemente ‘al femminile’, ospitando le maggiori pianiste, violiniste e cantanti del panorama internazionale e dalla più diverse provenienze geografiche. Pianiste come Lilya Zilberstein, in un programma dominato dagli spettacolari Quadri di un’esposizione di Musorgskij, Maria João Pires, affiancata dal violoncello di Antonio Meneses per proporre anche la celeberrima Sonata “Arpeggione” di Schubert, Angela Hewitt, che riconfermerà le sue acclamate doti di interprete di Bach proponendo in due appuntamenti, assieme a una formazione strumentale di antica tradizione come la Camerata Salzburg, i Concerti BWV 1052-1058, il Concerto Brandeburghese n.5 e il Triplo Concerto BWV 1044; o come ancora Yuja Wang, interprete prediletta da Abbado, che stavolta si presenta alla Pergola con il violinista Leonidas Kavakos, un duo dal piglio virtuosistico per le tre Sonate di Brahms. Due poi sono i pianoforti delle travolgenti sorelle Katia e Marielle Labèque, che uniscono i loro strumenti alle sonorità delle percussioni basche del trio Kalakan per un’intrigante versione del Bolero di Ravel. Violiniste come la tedesca Isabelle Faust, in duo con il pianista Alexander Melnikov per un programma diviso fra il puntuto Novecento di Hindemith e Prokof’ev e il tardoromanticismo di Brahms e Franck, come Carolin Widmann, schierata con il pianoforte di Alexander Lonquich e il violoncello di Nicolas Altstaedt per due sommi capolavori come il Trio D 929 di Schubert e il Trio di Ravel, e come la giovane olandese Janine Jansen, al suo debutto per gli Amici della Musica, affiancata dal pianista Itamar Golan in un programma che include anche la rara Sonata op.6 di Korngold. E fra le protagoniste femminili della Stagione 2013-14 c’è anche il soprano canadese di fama mondiale Measha Brueggergosman: costretta a rinunciare alla tournée italiana del 2012, compare finalmente per la prima volta nei cartelloni degli Amici della Musica in un attesissimo recital che la vede, accanto al pianoforte di Justus Zeyen, alle prese con un raffinato programma diviso fra Poulenc, Ravel, Wolf e Wagner.
Percorsi sonori
Una novità offerta dalla programmazione 2013-14 è il ciclo Percorsi sonori, che accoglie le espressioni musicali più inusuali rispetto alla tradizionale programmazione degli Amici, offrendo così ascolti che esplorano i più differenti territori musicali, attraverso varie combinazioni timbriche, orchestrali o cameristiche, e che guardano anche alla contaminazione dei generi. Le celeberrime voci degli Swingle Singers festeggiano così il cinquantesimo anniversario dalla fondazione rivisitando, con quell’originale quanto piacevolissimo sound, note pagine di Debussy, Piazzolla, Saint-Saëns, ma pure di Lennon e McCartney, mentre l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Wayne Marshall propone la Sinfonia n.2 di Rachmaninov insieme ad Alborada del Gracioso e al Bolero di Ravel, in quest’ultimo caso offrendo un termine di raffronto sonoro ravvicinato con la versione del celeberrimo brano proposta dalle sorelle Labèque e dal trio Kalakan. A partire da questa Stagione, l’Orchestra Giovanile Italiana stabilirà con gli Amici della Musica un rapporto speciale di collaborazione: ogni anno sarà regolarmente presente nella programmazione come orchestra in residence. Originalissima è poi la proposta del Selmer Saxharmonic, gruppo che riunisce dodici dei migliori sassofonisti al mondo e che include tutti i membri della famiglia dei sassofoni, dal sopranino al basso: guidato da Milan Turkovic, l’ensemble presenta il programma Cinema Saxophone Circus, una gradevolissima giostra di rivisitazioni virtuosistiche nel mondo della musica per film, con pagine di Morricone (C’era una volta il west), Barry (Balla coi lupi), Rota (Il padrino) e Williams (l’immortale saga di Guerre Stellari). Coinvolge le percussioni (di Raymond Curfs, Claudio Estay e Mark Haeldermans) il ‘percorso’ presentato dal rinomato violinista Kolja Blacher, dal violoncellista Jens Peter Maintz e dal pianista Ferran Cruixent, con il suo apice nella proposta delle due Jazz Suites di Sostakovic, mentre gli archi francesi del Quartetto Ebène offrono ancora un saggio della loro disinvolta versatilità affiancando pezzi jazz e del repertorio crossover a Mozart e Schubert. Alessandro Carbonare, celeberrimo clarinettista a suo agio in ogni stile, è poi presente con la violinista Elisa Papandrea e il pianista Monaldo Braconi per un programma incentrato sull’Histoire du soldat di Stravinskij nella versione cameristica di suite, ma che prende in considerazione le nuances espressive del clarinetto anche in altre pagine novecentesche di Gershwin, Poulenc e Weill.
Il mondo del Quartetto
Sono ben 17 i quartetti d’archi, i migliori oggi esistenti a livello internazionale, italiani e stranieri, che scandiscono con la loro qualificatissima presenza il calendario della Stagione. Ventidue concerti riuniti nel ciclo ormai ben noto de Il mondo del Quartetto, omaggio a quello che rimane l’emblema e l’espressione più completa della grande letteratura cameristica, palestra di disciplina e civiltà musicale: un vero e proprio festival, unico in tutt’Italia, che gli Amici della Musica di Firenze propongono nel segno della loro tradizione ma pur dando voce alle formazioni più recenti, sempre con programmi di ampia varietà e che non di rado gettano uno sguardo sulla musica dei nostri tempi. Una galleria aperta dai salisburghesi del Quartetto Hagen, che continuano la loro incursione nel mondo di Beethoven attraverso i lavori della maturità presentati in due appuntamenti, mentre gli americani del Quartetto Emerson affrontano anche un programma dove sono messi a confronto Purcell e Sostakovic. Il Quartetto Belcea ricorda meritoriamente Benjamin Britten nel centenario della nascita proponendone i tre Quartetti e accostandoli ai classici Mozart, Haydn e Beethoven; e se il Quartetto Jerusalem indaga le suggestioni del folklore slavo di Janacek e Dvorak, il Quartetto Arditti propone un ritratto a tutto tondo della Seconda Scuola di Vienna (Schönberg, Berg e Webern) e il Quartetto St. Lawrence omaggia Verdi, con il suo unico Quartetto, nell’occasione del bicentenario appena trascorso. Un gradito ritorno è quello del Quartetto Artemis, protagonista di tante felici serate per gli Amici della Musica, che propone, in due appuntamenti, un excursus da Brahms a Kurtag. Giovani sono il Quartetto Kelemen, al loro esordio sul palcoscenico della Pergola con un programma ben articolato fra Mozart, Bartok, Kurtag e Schumann, e il Quartetto Amaryllis, che invece parte dal classicismo di Haydn per spingersi sino al Ligeti del Quartetto n.1 emblematicamente intitolato “Metamorfosi notturne”. Un gruppo di quartetti tutti italiani disegna poi gli appuntamenti della rassegna Per Piero Farulli (assieme al concerto dell’OGI con Marshall e a quello del Quartetto Wu, presentato a “Settembre Musica”), un omaggio in memoriam del grande musicista del Quartetto Italiano e dell’appassionato insegnante. Sono musicisti cresciuti a quell’autorevole scuola: il Quartetto di Cremona, con l’amatissimo “La morte e la fanciulla” di Schubert ma anche Black Angels dell’americano contemporaneo George Crumb, il Quartetto di Torino e il Quartetto Prometeo, protagonisti nello stesso concerto per proporre separatamente Debussy e Janacek e per unirsi nel travolgente Ottetto di Mendelssohn. Altri quartetti sposano poi le sonorità degli archi a timbri strumentali diversi, ampliando così gli orizzonti del consueto repertorio cameristico con accattivanti alchimie timbriche. Così gli spagnoli del Quartetto Casals si presentano prima con la chitarra di Carlos Trepat e poi con il violoncello rinomato di Pieter Wiespelwey per ricreare le atmosfere iberiche della loro patria, attraverso pagine di Arriaga, Turina e Boccherini (i celeberrimi Quintetti “La ritirata notturna di Madrid” e “Fandango”); mentre giocano fra classici e contemporanei il Quartetto Keller con Louis Lortie, per i Quintetti con pianoforte di Schumann e del giovane compositore britannico Thomas Adès, e il Quartetto Pacifica con il pianista Marc André Hamelin, per il Quintetto op.81 di Dvorak e la Passacaglia dello stesso Hamelin.
Gli interpreti del pianoforte
Proprio Marc André Hamelin è il protagonista di una serata (in collaborazione con il Palazzetto Bru-Zane – Centre de musique romantique française) interamente dedicata alla lettura pianistica francese, un raffinato e raro programma incentrato su Debussy ma anche su Charles Valentin Alkan, autore dell’Ottocento che solo i grandi virtuosi sanno padroneggiare. Ma la galleria degli interpreti del pianoforte, impegnati in recital, accoglie anche alcuni altri nomi rinomati, di fama consolidata ma anche delle generazioni più recenti. Torna, ancora una volta in esclusiva per gli Amici della Musica, Aldo Ciccolini, pianista ormai entrato a far parte della leggenda, con un bel programma dominato da Chopin e Grieg ma che offre anche un saggio dell’eleganza di Gabriel Piernè; e torna anche il noto virtuoso Grigory Sokolov, di nuovo nel cartellone degli Amici della Musica dopo ben dieci anni dalla sua ultima apparizione. Alexander Lonquich si presenta con un ritratto di Schubert attraverso alcune delle sue rivelatrici Sonate, mentre alcune Sonate di Beethoven, fra cui la celebre “Appassionata”, sono state scelte da Leif Ove Andsnes per il suo recital. Atteso debutto per gli Amici della Musica, quello del giovanissimo Jean Lisiecky: diciott’anni appena compiuti, nato in Canada da genitori polacchi, è già accompagnato da una fama mondiale, e a Firenze suonerà per la prima volta con un impegnativo quanto eclettico programma, dove gli Studi op.10 di Chopin sono accostati a Messaien, Bach, Paderewski e Martinu.
L’arte del Canto
Fra le altre linee di programma che percorrono la ricca programmazione 2013-14 c’è anche L’arte del Canto, ciclo che è ormai diventato un punto di riferimento irrinunciabile per i tanti appassionati: una serie di appuntamenti che vengono dedicati alle più differenti espressioni della vocalità, dal Lied alla pagine corali, e sempre affidati a interpreti di pregio internazionale. Il mondo del Lied, spesso trascurato nelle programmazioni concertistiche, è rappresentato dalla già ricordata Measha Brueggergosman ma anche da due voci maschili, autentici fuoriclasse in questo repertorio: i baritoni Christian Gerhaher, con il pianoforte di Gerold Huber per il ciclo capolavoro di Schubert Die schöne Müllerin, e Matthias Goerne, accompagnato dal fedele Eric Schneider in un florilegio di canti di Schumann. Ospite per la prima volta degli Amici della Musica è l’ensemble Amarcord, cinque voci maschili provenienti da Lipsia assai celebri e rinomate, che si faranno ammirare in un piacevole programma dedicato ai canti di Natale della tradizione tedesca e spagnola. Non potevano poi mancare i King’s Singers, amatissimo gruppo a cappella che propongono anch’essi una più sfaccettata silloge di musiche natalizie, con pagine che vanno da Orlando di Lasso a Francis Poulenc.
Altri itinerari musicali
Ad animare la programmazione 2013-14 ci sono poi diversi altri itinerari musicali che offrono motivi d’interesse e non poche occasioni d’approfondimento, con incursioni monografiche o ‘a tema’ anche in repertori originali. Il pianista Andrea Lucchesini è ideatore e interprete, assieme a un gruppo di amici musicisti, di tre appuntamenti dotati ciascuno di una precisa identità artistica. Si inizia con un Omaggio a Richard Strauss, pagine giovanili (come la Sonata per violoncello) ma anche capolavori dell’ultima maturità (i Vier letze Lieder), ricreati con il sostegno del violinista Marco Rizzi, del violoncellista Mario Brunello e del soprano Lisa Larson. Il secondo appuntamento è invece incentrato sulla forma musicale evocata dal titolo della serata (Con fantasia), le cui origini si trovano nel gusto per l’improvvisazione: un percorso interessante attraverso i nomi di Schubert (la nota Fantasia D 940), Castelnuovo-Tedesco, Hindemith e Bridge, nel quale Lucchesini è affiancato ancora dal violinista Rizzi e dal violoncellista Brunello, oltre che da un giovane pianista della Scuola di Musica di Fiesole. Carico di significati il terzo concerto, che ricorda il Giorno della memoria con due autori e due pagine emblema di quel tragico periodo in cui numerosissime furono le vittime del Nazismo e dell’Olocausto: Hans Krasa, assassinato ad Auschwitz, qui autore della Passacaglia e Fuga; Olivier Messiaen, che scrisse il suo immortale Quatour pour la fin du temps in un campo di prigionia. Interpreti di Per il giorno della memoria sono, assieme a Lucchesini, la violinista Sonig Tchakerian, il violoncellista Enrico Dindo, il clarinettista Gabriele Mirabassi e Sandro Cappelletto, che accompagnerà il Quatuor con la sua narrazione. Due sono gli appuntamenti che vedono poi un violinista di classe come Kolja Blacher, assieme al violoncello di Clemens Hagen e al pianoforte di Kirill Gerstein, proseguire le tappe dell’esecuzione completa della pagine per duo (le Sonate per violino e quelle per violoncello) e per trio di Beethoven, mentre le formazioni strumentali gemelle Trio Kungsbackart e Trio di Parma affrontano la prima Haydn e Schönberg, la seconda, in una prospettiva tutta romantica, il Trio op. 49 di Mendelssohn e il Trio op. 99 di Schubert. Ancora un viaggio intrigante in culture e tradizioni lontane è quello offerto dal grande Jordi Savall, che con i musicisti del suo gruppo Hespérion XXI e una batteria di strumenti particolarissimi, oltre alla sua viola da gamba, esplora la magia sonora della musica d’Armenia. E fra i grandi interpreti dell’arco troviamo anche il portentoso violinista Gil Shaham, impegnato con Partite e una Sonata di Bach.
“Settembre Musica”
Drasticamente ridimensionata nel 2009, la rassegna di primo autunno “Settembre Musica” mantiene comunque i suoi caratteri di contenitore di rare proposte musicali e da quest’anno recupera l’attenzione verso i musicisti delle nuove generazioni. Dopo il successo della scorsa edizione, “Settembre Musica” 2013 – artisticamente curato da Francesco Ermini Polacci – torna a concentrarsi sul canto solistico, sull’arte vocale che si esprime attraverso programmi appositamente ideati. Una caratteristica affermata fin dal concerto inaugurale, che ha per protagonista l’acclamata soprano inglese Jessica Pratt, per la prima volta a Firenze in recital: voce celeberrima per l’abilità virtuosistica, la Pratt si avvale del fedele sostegno pianistico di Vincenzo Scalera, rinomato accompagnatore di leggende come Carlo Bergonzi, José Carreras e Renata Scotto, per un programma incentrato sul seducente mondo del grand-opéra, arie di Donizetti, Rossini, Thomas, ma anche mélodies di Massenet, Gounod e Delibes. Un viaggio nella vocalità francese più raffinata e piacevole. Celebra invece congiuntamente i duecento anni della nascita di Verdi e Wagner il recital del baritono Alessandro Corbelli, voce famosa e docente assai apprezzato nelle nostre masterclasses: accompagnato da Anna Toccafondi al pianoforte, Corbelli offre l’ascolto di alcune rare romanze del primo Verdi, dei famosi Wesendonck Lieder di Wagner, e di diverse altre pagine da camera che coinvolgono i nomi di Mercadante, Donizetti, Ponchielli, Tosti (La serenata), ma anche quelli di Schumann, Liszt e Strauss per stabilire una serie di interessanti raffronti. Fra due grandi nomi del canto, il Quartetto Wu occupa lo spazio dedicato ai più promettenti musicisti di oggi ed è protagonista di un concerto realizzato in collaborazione con la Scuola di Musica di Fiesole, che rientra anche nella serie di appuntamenti musicali Per Piero Farulli. I giovani del Quartetto Wu sono infatti i vincitori del Premio “Vittorio Rimbotti” 2012, riconoscimento riservato a quelle formazioni che si sono distinte partecipando all’Accademia Europea del Quartetto promossa dalla Scuola di Musica di Fiesole. Un quartetto d’archi che si è già esibito alla Wigmore Hall di Londra e all’International Concert Hall di Beijing e che nell’occasione si presenta con un programma dove l’Italienische Serenade di Wolf è incorniciata fra il Quartetto D 173 di Schubert e il Quartetto op.80 di Mendelssohn, l’ultimo da lui scritto poco prima della morte e dedicato alla memoria dell’amata sorella Fanny.
Maggiori informazioni: www.amicimusica.fi.it