
Il Teatro Comunale di Bologna, insieme all’Archivio Bruno Maderna, il DMS dell’Università degli Studi “Alma Mater Studiorum”, il Conservatorio di Musica “G. B. Martini” e il Teatro Rossini di Lugo, presentano un ciclo di manifestazioni che si svolgeranno a Bologna e Lugo di Romagna dal 2 al 9 maggio, in omaggio al grande compositore e direttore d’orchestra Bruno Maderna, nel quarantennale della morte, avvenuta a Darmstadt nel 1973.
La manifestazione Pour Bruno è realizzata in collaborazione con Tempo Reale – Firenze, Federazione CEMAT – Roma e Angelica Festival.
“Nell’Europa del dopoguerra – spiega Nicola Sani, consulente artistico del Teatro Comunale di Bologna, che ha massimamente voluto la realizzazione del progetto – Maderna ha dato un contributo determinante alla ricostruzione di un tessuto culturale collettivo, prima ancora che musicale, sapendo interpretare in senso profondamente innovativo il rapporto con le poetiche del passato. La preoccupazione prima di Maderna era l’apertura verso tutti i fatti culturali, musicali e non. All’impegno di Maderna nell’ambito della ricerca elettroacustica e di quelle nuove tecnologie che successivamente avrebbero costituito una fonte straordinaria di rinnovamento dei linguaggi artistici (non solo musicali) con l’avvento delle arti elettroniche, è dedicata una parte importante dell’omaggio che il Teatro Comunale di Bologna, assieme al Conservatorio musicale G.B. Martini, all’Università degli Studi “Alma Mater Studiorum”, all’Archivio “Bruno Maderna”, al Teatro Rossini di Lugo, e ad altre istituzioni culturali, dedica al grande Maestro scomparso quarant’anni fa nella cittadella tedesca della Neue Musik, Darmstadt”.
Il programma della manifestazione, che prevede una Giornata di Studi – realizzata con la Direzione scientifica dell’Archivio Bruno Maderna e il DMS dell’Università degli Studi di Bologna – e due concerti realizzati dal Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, uno dei quali in collaborazione con l’Orchestra del Teatro Comunale, si concentra soprattutto sulla messa in scena di un’opera di estremo interesse nella produzione dell’artista veneziano e di rara esecuzione: il Teatro Comunale di Bologna in collaborazione con il Teatro Rossini di Lugo realizza la rappresentazione in forma semiscenica di Don Perlimplin, opera radiofonica di Bruno Maderna, basata su una novella di Federico Grazia Lorca. La rappresentazione si completa con l’esecuzione di uno dei capolavori maderniani: Venetian Journal per tenore, orchestra e nastro magnetico su testo di James Boswell.
Dopo la prima rappresentazione in programma giovedì 2 maggio 2013 alle ore 20.30 al Teatro Rossini di Lugo, che costituisce l’appuntamento clou del Lugo Opera Festival 2013, l’opera andrà in scena su palcoscenico del Bibiena al Teatro Comunale di Bologna venerdì 3 e sabato 4maggio 2013 alle ore 20.00.
Don Perlimplin, ovvero Il trionfo dell’Amore e dell’Immaginazione, ballata amorosa di Federico García Lorca, è stata composta da Bruno Maderna nel 1961. Originariamente concepita per la radio, prodotta nello storico “Studio di Fonologia della RAI di Milano”, è la commedia amara e grottesca del vecchio e timido Don Perlimplin che, istigato dalla governante Marcolfa, accetta di sposare la “bella senz’anima” Belisa, ben consapevole che lei lo accetta solo per interesse. Perlimplin invece la ama: dopo il matrimonio si finge un finto cavaliere, la corteggia e poi di fatto si uccide quando lei accetta il suo amore sconosciuto, uccidendo se stesso nei panni del cavaliere da lei amato. Per l’occasione sarà la grande attrice e cantante Sonia Bergamasco a impersonare il ruolo della bella Belisa: accanto a lei sarà la verve comica di Syusy Blady e Patrizio Roversi a impersonare i ruoli di Marcolfa e dello speaker-narratore. Tra le caratteristiche innovative e curiose dell’opera di Maderrna, vi è che due personaggi centrali della vicenda non sono impersonati da attori o interpreti vocali, ma da strumenti “narranti”. Sarà il flautista Devis Mariotti (primo flauto dell’orchestra del Teatro Comunale di Bologna) a impersonare il ruolo esclusivamente musicale del protagonista. Don Perlimplin; il Quintetto di Sassofoni di Carpi e Fiesole interpreta lo spigoloso “ruolo” della Suocera. Sul podio sarà il direttore Marco Angius, fine conoscitore della musica d’oggi, già apprezzato al Teatro Comunale di Bologna lo scorso anno per l’eccellente direzione dell’opera Jakob Lenz di Wolfgang Rihm e oggi nuovamente chiamato a cimentarsi con un capolavoro della musica contemporanea. Il live electronics e la regia del suono sono affidati a Damiano Meacci e a Francesco Giomi, in collaborazione con Tempo Reale (Firenze). Precederà l’opera l’esecuzione di una delle ultime composizioni di Maderna, risalente al 1972: Venetian Journal per tenore, orchestra e nastro magnetico, su testi del celebre diarista scozzese settecentesco James Boswell: interprete ne sarà il tenore Saverio Bambi.
L’esecuzione del Don Perlimplin di venerdì 3 maggio 2013 al Teatro Comunale di Bologna sarà preceduta con la proiezione di una serie di documentari e audiovisivi di notevole interesse storico, a cura dell’Archivio “Bruno Maderna”. La proiezione, che si terrà al Teatro Comunale, nella Rotonda Gluck con inizio alle ore 18, sarà preceduta dagli interventi introduttivi di Gisella Belgeri e Giordano Montecchi. Tra i titoli in programma, segnaliamo il documentario dedicato a Bruno Maderna del 1983, con la regia di Ezio Pecora, prodotto dalla RAI-Radiotelevisione Italiana in occasione della manifestazione allora realizzata dal Teatro Comunale di Bologna nel decennale della scomparsa del grande compositore.
Lunedì 6 maggio alle ore 19 e Giovedì 9 maggio alle ore 21 si terranno due concerti al Conservatorio “G.B. Martini”, rispettivamente dedicati alla musica elettronica (a cura di Lelio Camilleri e con la partecipazione della flautista Anna Maria Morini) e alla musica strumentale di Bruno Maderna (con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta dal M° Elia Corazza). Nel concerto del 9 maggio verranno eseguite due composizioni di autori contemporanei italiani, particolarmente legati al linguaggio e all’esperienza di Bruno Maderna: Luigi Sammarchi e Fabrizio De Rossi Re. In particolare, la composizione di Luigi Sammarchi, Sydereus, canto della lontananza, Sonetto a Orfeo I XXIII, è in prima esecuzione assoluta. Una autentica rarità è invece Alba, lirica per voce di contralto e orchestra d’archi su parole di Vincenzo Cardarelli (1937-40), opera di esordio di un giovanissimo Maderna, affidata qui alla voce di Elisa Morelli.
Maggiori informazioni: www.comunalebologna.it