Nessuno sa di noi: un toccante viaggio nel cuore di una mamma

Edito da Giunti Editore
Dedicato al più piccolo e il più grande dei miei maestri. Mio figlio.

È successo che eravamo felici. Sembravamo volare sopra le nostre vite, così meravigliosamente incoscienti. Poi, un istante qualunque, siamo precipitati.

Finalista al Premio Strega, Simona Sparaco si aggiudica 26 punti, forse troppo pochi, con il romanzo Nessuno sa di noi.

Una giovane coppia aspetta un figlio, Lorenzo. Tutto sembra seguire la via più naturale verso la felicità, la stanzetta che prende corpo, i primi regali, le tutine. Poi la sentenza: il bambino è affetto da una forma di displasia scheletrica. Inizia così l’incubo di Luce e Pietro, messi di fronte a una scelta che nessun genitore vorrebbe fare: abortire o partorire un figlio condannato al dolore di una breve vita?

Luce lo sente scalciare dentro di sé, cerca di indovinarne i tratti a ogni ecografia, spera che la diagnosi sia solo un errore: “Esci, Lorenzo. Ti prego, dimostrami che questi scienziati si stanno sbagliando, che è la scienza stessa a cadere in errore.”

Simona Sparaco affronta la tematica delicata dell’aborto, tema sviluppato anche da altre donne come la Fallaci in Lettera a un bambino mai nato, la Mazzantini per certi aspetti in Non ti muovere. La sfera della maternità, oggi, viene trattata allargandosi a chi non può avere figli, come in Le difettose di Eleonora Mazzoni. Se da una parte c’è chi ironizza, come l’irlandese Sinead Moriarty con Baby à porter, dall’altra troviamo quasi sempre risvolti dolorosi e drammatici di un percorso tutto al femminile.

Anche in Nessuno sa di noi, sarà Luce a caricarsi sulle spalle il peso della scelta. Pietro reagirà riuscendo a riprendere in mano la propria vita con tutte le difficoltà del caso. Altre donne si stringeranno intorno a lei, semplicemente condividendo la loro storia nella rubrica per la quale scrive.

L’autrice ci svela una protagonista chiusa come in un’ampolla di vetro, ci parla da lontano immersa nel suo vuoto. La storia viene smascherata di tutti moralismi per offrirsi al lettore nuda e cruda nella sua devastante realtà.

Chi può dire quale sia la scelta giusta? Le leggi sono abbastanza evolute da permettere a ogni coppia di scegliere nella libertà della propria vita?

I due genitori, travolti dagli eventi, stanno per perdersi, quando uno di loro capisce: “Che abbiamo graffi e cicatrici dappertutto, che siamo irascibili, lontani. Ma siamo ancora qui. E siamo ancora noi.”

Un libro estremamente toccante, capace di arrivare al cuore di ogni mamma.

Simona Sparaco è scrittrice e sceneggiatrice, vive tra Roma e Singapore. Ha già pubblicato Lovebook e Bastardi senza amore.

Leggi anche il vincitore del Premio Strega Resistere non serve a niente di Walter Siti (leggi la recensione) e il candidato Cate, io di Mattero Cellini (leggi la recensione).

Noemi Neri: consulenzaletteraria@libero.it

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