Chappie, il robot senziente

[rating=4] Johannesburg, Sudafrica. L’alto tasso di criminalità organizzata induce la polizia ad utilizzare dei droidi appositamente creati dall’azienda Tetravaal, grazie al geniale ingegnere Deon Wilson (Dev Patel), i così detti Scout. Grazie agli Scout i crimini vengono notevolmente ridotti e questo comporta una forte frustrazione da parte del secondo ingegnere della Tetravaal, Vincent Moore (Hugh Jackman), creatore dell’obsoleto e dispendioso robot Moose [trad. “alce”].

Durante una missione, lo Scout n. 22 viene colpito da un bazooka, finendo così in rottamazione.

Contemporaneamente, i tre criminali Ninja, Yo-landi e Amerika (Ninja e Yo-landi del gruppo rave –rap Die Antwood e Jose Pablo Cantillo), che si trovano coinvolti nell’incursione dei droidi durante uno dei loro “affari” con il terribile Hippo, per evitare di essere uccisi dallo stesso, devono trovare in 7 giorni 20 milioni di rand. Decidono così di rapire Deon per costringerlo a far andare offline tutti i droidi della polizia. Non essendo possibile, decidono di farsi costruire per loro un robot addestrato a compiere rapine.

Chappie_Humandroid

Deon, che per lungo tempo aveva lavorato ad un progetto sullo sviluppo di una coscienza umana nei droidi, poco prima di essere rapito aveva segretamente prelevato la “chiavetta di custodia” della Tetravaal per testare il suo progetto sullo Scout 22. Così Deon sfrutta l’occasione per poter sperimentare il suo progetto sul droide. E’ così che nasce Chappie. La sua intelligenza di sviluppa come quella di un bambino, anche se a velocità molto più avanzata. Il suo percorso di crescita sarà influenzato dall’ambiente che lo circonda, da Ninja e Yolandi, in parte da Deon, suo Creatore, e in buona parte dal mondo circostante, fatto di dolore, povertà, malavita e tanta cattiveria. Chappie dovrà imparare a distinguere cosa è giusto e cosa è sbagliato, dovrà imparare a sopravvivere e a conoscere il dolore, la gioia e l’amore, senza sapere che presto, dovrà lottare anche contro la morte.

Il concetto di coscienza all’interno di un robot, è una tematica già affrontata in diversi film, i quali si distinguono per aver marcato ognuno sottotematiche diverse (L’uomo bicentenario, A.I., intelligenza artificiale, Io Robot e il più recente Transcendence). Quello che diversifica il piccolo Chappie dagli altri, è in primis, il fatto che egli non è un robot senza le capacità tecnologiche di base per poter acquisire una coscienza di sé, come potrebbe esserlo il protagonista di A.I.; è un semplice robot, programmabile con un software, come un normale computer.

Eppure questo software, utilizzando il metodo di acquisizione delle informazioni in maniera simile al processo cognitivo umano, rende Chappie un robot del tutto diverso dagli altri. E’ un bambino in tutto e per tutto, nei gesti, nella capacità di imitazione dell’ambiente esterno, nelle capacità di socializzazione …

Chappie è un bambino ingenuo, buono, ma deluso dal mondo che gli si prospetta davanti e deluso dal suo Creatore. Chappie si pone delle domande esistenziali metaforicamente riconducibili al senso della vita e alla religione (interessante anche il gioco di assonanza in italiano tra “Deon” e “Dio”), teme la morte come un qualsiasi essere umano, e cerca conforto nella sua madre “adottiva”, che ama più di qualsiasi cosa al mondo.

Chappie_Humandroid

Chappie è intelligente, ma al contempo vive e recepisce influenze ed esperienze totalmente diverse le une dalle altre; ed è per questo che dovrà imparare a saper scindere dal bene e dal male, cosa non facile nemmeno per noi umani, che abbiamo creato tale concetto e ne siamo profondamente coinvolti in ogni instante della nostra vita.

Al di là dell’efficacia e convincente regia, degli effetti speciali e tutto ciò che riguarda la tecnica di questo film, assolutamente imperdibile anche da questo punto di vista, Humandroid contiene tutti gli elementi necessari alla riuscita di una perla nel mondo del fantasy-action.

Unica pecca: farlo uscire in Italia con un titolo diverso è stata una scelta a mio parere piuttosto inutile, scelta che ha snaturato ciò a cui puntava quello originale, “Chappie”, un titolo che dona all’intera storia un tono intimo e realmente “umano”, sicuramente rispetto ad un titolo più commerciale come Humandroid.

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