
Sono soltanto due donne, non hanno un nome, vivono in una periferia di una qualsiasi città. Una volta a settimana la più giovane va a fare compagnia all’anziana. Sono schive, energiche e sarcastiche. Si odiano, ma al tempo stesso si cercano perché sono simili, perché entrambe sono sole. Passano insieme poche ore e così quel tempo diventa l’occasione per confessare quello che si annida sul fondo, quello che soltanto ad un estraneo a volte si riesce a dire.
Gli scambi tra le due sono violenti, scurrili, spesso intervallati da lunghi silenzi.
“Tu perchè mi sopporti?” “Mi distraggo”.
Tratto dal disarmante testo dell’autore catalano Josep Maria Benet i Jornet, considerato uno dei massimi autori del teatro spagnolo contemporaneo, che indaga il rapporto tra due donne emarginate dalla società, perché inutili o perché ferite. Gli uomini sono assenti, perché causa intrinseca del male che le due portano addosso.
Due interpreti d’eccezione Maria Paiato e Arianna Scommegna dirette in maniera lucida da Veronica Cruciani. In scena le due attrici mettono da parte qualsiasi cliché recitativo e creano un rapporto vero e duro, fatto di silenzi, urla, porte sbattute e lacrime trattenute. E tutto ciò arriva al pubblico che piange e soffre insieme a loro fino al laconico epilogo.
E sulle note di “Somenthing stupid”, mentre ballano ridendo, si siedono finalmente tranquille ad aspettare. “E questa volta non guasterò tutto dicendo qualcosa di stupido come ti amo, perchè l’ho già fatto.”