Scriverò il tuo nome live: Francesco Renga al Palalottomatica di Roma

L'amore ha sempre lo stesso nome, ma è sempre diverso nel Tour 2016 di Francesco Renga il 22 ottobre Palalottomatica Roma

L’amore dell’ultimo lavoro discografico di Francesco Renga ha sempre lo stesso nome è cambia di volta in volta nella parole del cantante sul palco capitolino che lo accoglie per la prima volta. Amore reciproco del cantante di e per Roma in un palazzetto gremito. Sorrisi, entusiasmo, felicità, il pubblico con palloncini color verde album 2016, all’uopo distribuiti, egli in smoking di Maurizio Miri, bavero con baghette luminose, tutto in nero, scarponcini/anfibi ai piedi e i primi quattro brani “Scriverò il tuo nome”, il nuovo singolo in rotazione radiofonica, dall’omonimo album di recente uscita, “I nostri giorni” dal medesimo, “A un isolato da te” da Tempo Reale del 2014, “A meno di te” il bonus track dell’edizione deluxe ancora del 2016.

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Francesco Renga

Cambio di sottogiacca da nero in uno a mood stelle strisce bianconero vagamente luccicante comunque scollo a V e giacca nera meno soirèe, affermando che qualunque cosa succeda nella nostra vita e a fin di bene. Eccolo “Il bene” l’hit dell’artista della scorsa estate. Quindi il salto è al 2004 con “Ci sarai” da Camere con vista e poi a “Regina triste”del 2010 da Un giorno bellissimo ed ecco il brano sanremese scritto da Elisa arrivato quarto nel 2014 “Vivendo adesso”. I suoi fidi compagni di avventura Brando, Gabriele e Giandomenico lo accompagnano in improvvisate jam session atte a incendiare il partèrre e allora “Immune” del 2010, “Spiccare il volo” ancora di recente produzione, “L’amore altrove”, nella versione del 2014 e singolo nel gennaio 2015, era cantato in coppia con Alessandra Amoroso, e si continua con “13 maggio” del 2016.

Finalmente Francesco Renga canta al Palalottomotica: è pertanto “Il mio giorno più bello nel mondo” altro singolo del 2014 è il modo per celebrare la sua soddisfazione.

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Come nasce un disco? In genere in una cantina, piccolo ambiente, pochi amici che suonano, si prova, si strimpella ed esce il prodotto che va nei negozi. Dal mega palco mosaico di schermi che proiettano l’esibizione del cantante, passerella fino a fondo platea, dove è stato montato un ambient del genere stile garage. Il pubblico lo acclama, lo surriscalda e si inebria alla sua vista e passaggio. Scambio di energie: eccolo il set acustico. Per piccoli e intensi accenni proprio come in una ricerca di hit da nuovo LP “Cambio direzione” un successo del lavoro Ferro e cartone del 2007, a grande sorpresa ecco un brano che lo vedeva cantante de gruppo rock Timoria “Senza vento” del 1993, “La sorpresa” del 2004, “Stavo seduto” da Tracce del 2002, “Venerdì” da Francesco Renga del 2000.

Il saluto a chi lo veste e ancora accompagnato da una semplice tastiera e una chitarra, a gran tasso di vocalità e calore del pubblico, canta il successo “Dove il mondo non c’è più” del 2002 e la parentesi si completa con “Raccontami” presentato al Festival di Sanremo 2001 tra le Nuove Proposte, “L’ultima poesia” dal medesimo album del 2000 e “Per farti tornare” e siamo di nuovo al 2010.

Per poi tornare sul palco con la platea in fibrillazione che lo segue nel percorso. Un altro cambio di sotto giacca bianca con stella lavorata a nastro intrecciato nero e la vittoria sanremese del 2005 dedicata alla figlia Jolanda “Angelo” richiesta e cantata a gran voce dal pubblico. Poi “Così diversa” e “Cancellarti per sempre” entrambi brani del lavoro che da il titolo al concerto. Non bisogna mai smettere di sognare perché quello che desideriamo prima o poi si avvera e Renga su quel palco lo dimostra e lo canta“ Di sogni e di illusioni” del 2010.

E se il concerto è nel meglio, allora la voce straordinaria è al servizio de “La tua bellezza” il brano romanza del Sanremo 2012 per l’occasione più easy e affascinante, e dalla stessa raccolta di successi Fermoimmagine “Affogo baby”inciso nel 1999. Si ritorna ai giorni nostri con l’altra traccia bonus “Rimani così” ed ecco i successi che preludono la chiusura del concerto “Dovrebbe essere così”del 2014, il piacere nel vivere bene ciò che si ha “Sto già bene” del 2002, la gioia nel trovarsi a Roma tra i suoi fan romani in una serata “Meravigliosa” del 2004.

Nel pubblico c’è Renato Zero ecco il suo saluto e il suo grazie a lui, ma anche alla band che suona, composta da Fulvio Arnoldi alla chitarra acustica/tastiere, Vincenzo Messina al piano/tastiere, Stefano Brandoni ed Heggy Vezzano alle chitarre, Phil Mer alla batteria e Gabriele Cannarozzo al basso. Qlunque cosa viviamo comunque ci fa “Migliore” un altro brano del 2016 scritto da Fortunato Zampaglione.

Ma il pubblico non si accontenta del saluto e richiama il cantante sul palco. Smocking blu e serafino grigio perla sotto per la recente “Sulla pelle”, “Era una vita che ti stavo aspettando” del 2014 e il brano “Guardami amore” che ha promosso nello scorso aprile il recente lavoro e quindi il brano “L’amore sa” scritto da Francesco Gabbani che ha aperto il concerto. Bel concerto in un palco dagli effetti ricercati e poco chiassosi e un elegante Francesco Renga sono i numeri della serata.