Alt in Tour a Milano, la Rivoluzione di Renato Zero

L'instancabile cantiere della musica di Renato Zero nella sua tappa milanese al Mediolanum Forum.

Una sirena segnala il cambio turno, uomini e donne con caschetto da lavoro fanno il loro ingresso sul palco, il cantiere riparte, i musicisti vestiti da operai prendono posto e le prime note di“Niente trucco stasera” riempiono l’aria, benvenuti di nuovo nel mondo di Renato Zero.

Renato entra in scena indossando un elmetto dotato di lampadina ed un completo perfettamente nel suo stile di luccicanti paiette. Lo spettacolo alterna gran parte delle canzoni tratte dal suo ultimo lavoro in studio (Alt) a pezzi cult del repertorio zeriano, il tutto senza mai dimenticare il filo conduttore di tutto lo show. A differenza del precedente “Amo Tour”, che era una sorta di auto-celebrazione della carriera di Renato, quest’anno ci si concentra più sul sociale e su brani che rispecchiano la situazione attuale del nostro paese: “Chiedi”, “Figli della guerra”, l’attualissima “Felici e Perdenti” ed “In questo misero show”.

Ma non mancano i tanto amati momenti di “Renato-centrismo” con “Il maestro” uno dei pezzi più celebrativi del Renato degli ultimi 15 anni, dove lui si racconta ripercorrendo i momenti più importanti del suo cammino, e, come una guida regala preziosi insegnamenti ai suoi sorcini o zerofolli che dir si voglia. La scaletta ha un filo conduttore ma ogni canzone ha vita propria, è un piacere sentire in nuovi arrangiamenti ed i cambi di tonalità che impreziosiscono ogni pezzo rendendolo un opera live.
Per rendere lo show ancora più teatrale interviene la voce fuori campo interpretata magistralmente da Tullio Solenghi nel ruolo del capocantiere. Altra rivelazione di questo show è il personaggio interpretato da Luca Giacomelli Ferrarini. Glitter è un ragazzo dei nostri tempi perso tra smartphone, social network, televisori, e Gps che ha trovato in Renato un’esistenza più autentica e più emozionante come un sogno che prende vita. L’attore ci accompagnerà in simpatici e riflessivi monologhi concludendo con un bellissimo duetto (“L’Intesa perfetta”) con Renato.

Procedendo con i pezzi di critica contro la realtà è poi la volta de “La lista” pezzo che tratta il tema dello sfruttamento e della violenza, morale o fisica sulle donne. Il picco massimo dell’interpretazione viene raggiunto con “Qualcuno mi renda l’anima” attualissimo brano sulla pedofilia. Qui o le parole non bastano per descrivere l’interpretazione, l’unico consiglio che posso darvi è di assistere a questo live: teatralità assoluta!
Ospiti di tutto il tour sono i Neri per caso, coristi e interpreti di alcuni pezzi in scaletta come “Inventi” in una versione nel loro stile e “Mi vendo”, intermezzo particolarmente travolgente e cantata a squarciagola da tutto il pubblico mentre Renato si prepara all’uscita successiva .

Lo spettacolo dura più di 3 ore, non mancano le sorprese per i fan più esigenti. In scaletta c’è anche “Fammi sognare almeno tu” pezzo tratto da “Renatissimo” una raccolta dei primi anni 2000. Sono frequenti i momenti di interazione con il pubblico, in cui viene messa alla prova la loro conoscenza delle canzoni (Mentre aspetto il tuo ritorno).
Vi sono alcuni cambi di abito anche se, Renato adotta degli outfit sobri adatti alla tematica del tour.

Ma non manca il momento tanto atteso dove viene rispolverato il brano “Figli della topa”, in cui ogni spettatore del forum di Assago si trasforma in un “sorcino” dotato di orecchie. Renato sale sul palco con un costume che fa invidia al Topolino di Disneyland! Con la sua classica ironia ci invita a a non smettere di sognare perché solo così possiamo alimentare la nostra “Rivoluzione”.

“Non smettete di sorridere non fate come noi, noi sorcioni già sconfitti siamo ormai…”

All’epilogo del concerto Renato presenta i suoi ospiti speciali. Si tratta di noi zerofolli, del suo pubblico. Gira il microfono verso la platea e ci invita a cantare “Amico” dall’inizio alla fine, tra le lacrime e la commozione di chi si rende conto che che un’altra volta è riuscito a trasmettere a ventimila persone le stesse emozioni.

“Renato è una presenza discreta che non si deve sovrapporre alla realtà ma che è lì a regalarci un sogno di 3 ore ogni volta che prendiamo posto alla sua platea…”

Infine come di consueto da diversi anni sulle note del grande classico “Il Cielo”. Salutiamo Renato che, dopo un sentito ringraziamento esce dalla scena tra la sua emozione e quella dei fans. “Giuro è per sempre!” e “Ciao Amore!” sono le parole con cui ci saluta.