
Il Teatro Eliseo, prestigioso palcoscenico e simbolo culturale della Capitale, festeggia il traguardo dei cento anni, infatti la sua storia prende il via nel maggio del 1918 (anche se in realtà inizia nel 1900 quando sulla terrazza di Palazzo Rospigliosi fu inaugurata l’Arena Nazionale, spazio teatrale all’ aperto, poi edificato in muratura nel 1910 con il nome di Teatro Apollo). Come ha ribadito nella presentazione il direttore artistico Luca Barbareschi, “questo centenario ha un particolare valore perché non rappresenta un punto di arrivo, ma un nuovo inizio e questa ricorrenza può considerarsi la celebrazione di una nuova partenza, di una rinascita culturale” ed ha aggiunto “ quella che ereditiamo è una grande responsabilità, non solo per il patrimonio artistico che ci è stato consegnato, ma anche perché siamo depositari di quel pensiero libero, privo di pregiudizi, che contrasta la semplificazione e l’impoverimento intellettuale.”
Da sempre attento ai migliori artisti emergenti e con uno sguardo rivolto alla cultura in tutte le sue declinazioni (scienza, letteratura, poesia, arte, musica, cinema e cucina), nel prossimo cartellone presenta una sapiente miscela di prosa tradizionale e drammaturgia contemporanea. Tanti ed importanti saranno i protagonisti che vedremo sui palcoscenici di Eliseo e Piccolo Eliseo: da Luca Barbareschi e Gabriele Lavia a Ficarra e Picone e Giorgio Tirabassi, da Lello Arena e Glauco Mauri a Licia Maglietta ed Eros Pagni, e tanti altri ancora…
Ecco nel dettaglio la stagione 2018/2019, sicuramente da non perdere.
Ad aprire il cartellone sarà il Prologo di stagione, ricco di appuntamenti che faranno vivere contemporaneamente tutti gli spazi teatrali nei mesi di settembre e ottobre, lasciando poi il testimone alla stagione di prosa vera e propria. In questa vibrante aria di festa sfileranno alcuni degli abiti storici indossati dai grandi protagonisti del teatro in una mostra permanente della sartoria teatrale Farani.
Nove i titoli con cui il Teatro Eliseo celebra la tradizione attraverso la lente di ‘illuminati’ adattamenti, regie contemporanee e interpreti prestigiosi. Alza il sipario il 30 ottobre Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand. In scena Luca Barbareschi, Maurizio Lastrico e Valentina Bellè, nuovo talento del cinema italiano. L’adattamento è di Michele Santeramo e la regia di Nicoletta Robello Bracciforti.

Dopo il successo ottenuto al Teatro Greco di Siracusa, dal 27 novembre un classico di Aristofane, Le rane , interpretato da Ficarra e Picone diretti da Giorgio Barberio Corsetti.
Da un altro tempio del teatro antico, il Teatro Grande di Pompei, giunge l’11 dicembre il capolavoro di Oscar Wilde: Salomè, nell’adattamento e regia di Luca De Fusco, con Eros Pagni, affiancato da Gaia Aprea e Anita Bartolucci.
Dal 27 dicembre va in scena Miseria e nobiltà con Lello Arena, perfetto erede della maschera di Eduardo Scarpetta, diretto da Luciano Melchionna.
Dal 22 gennaio Il maestro e Margherita, rivisitato dalla penna di Letizia Russo e dalla regia di Andrea Baracco.
Dal 5 febbraio, per la regia di Matteo Tarasco, uno straordinario Glauco Mauri si misura con l’ultimo capolavoro di Fëdor Dostoevskij:I fratelli Karamazov.
A quarant’anni dal suo debutto, torna dal 19 febbraio lo spettacolo musicale di Luigi Magni, La commedia di Gaetanaccio, con Giorgio Tirabassi e Carlotta Proietti
E a chiudere un monologo divenuto ‘cult’ della scena italiana: dal 2 aprile prosegue la rotta, come il transatlantico Virginian, Novecento di Alessandro Baricco, con Eugenio Allegri diretto da Gabriele Vacis.

Mentre gli spettacoli in scena al Teatro Eliseo, come già detto, rivisitano la tradizione, il palco del Piccolo Eliseo si apre ad un ventaglio di nuove proposte.
Il 25 ottobre debutta Il gatto, dall’omonimo irriverente romanzo di Georges Simenon, adattato da Fabio Bussotti, con la regia da Roberto Valerio.
Dal 15 novembre Silvio Peroni dirige un cast di sei giovani attori ne Il giorno del mio compleanno, di Luke Norris.
Licia Maglietta firma drammaturgia, regia e scene di Amati enigmi da Clotilde Marghieri, una conversazione intima sulla ‘grande età’, in scena dal 6 dicembre.
Dal 3 gennaio. il collettivo formato da Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi si presenta con la trilogia completa: Cous Cous Klan, Animali da bar e Thanks for vaselina.
Il 31 gennaio debutta Fuorigioco di John Donnelly, per la regia di Maurizio Mario Pepe.
Dal 21 febbraio la straordinaria musicalità della lingua del Bardo in Shakespea re di Napoli, testo composto e diretto da Ruggero Cappuccio che da più di vent’anni attraversa i palcoscenici dei teatri italiani ed esteri.
Dal 7 marzo Carlo Cerciello torna con un testo di Manlio Santanelli, Regina madre, autentico gioiello di drammaturgia contemporanea italiana, definito da Ionesco “èxtraordinaire”.

Dal 21 marzo è in scena Zero, un giallo teatrale che diverte, un intrigo disperato e sarcastico, di cui è autore e protagonista Massimiliano Bruno, per la regia di Furio Andreotti.
Dal 4 aprile, Francesco Di Leva e Pino Carbone con Muhammad Alì, si fanno portavoce di un omaggio al celebre pugile con un progetto che coinvolge diversi artisti.
Dal 3 maggio Domenico Starnone ritorna con Autobiografia erotica, tratto dall’ omonimo romanzo sul linguaggio osceno dell’amore e diretto da Andrea De Rosa.
Infine dal 16 maggio Spogliatoy, undici monologhi storie di calciatori/toys, un altro lavoro dedicato allo sport, uno spettacolo scritto e diretto da Luciano Melchionna.
Infine le interessanti proposte dell’Eliseo Off. Nato lo scorso anno, rappresenta il centro di produzione permanente del teatro dedicato alla nuova drammaturgia. Il piccolo spazio situato nel foyer di seconda balconata permette agli artisti di sperimentare soluzioni che possano far partecipare il pubblico sin dalla prima fase di creazione. Tra i titoli della stagione, composta unicamente da novità assolute, troviamo: Cose così, scritto e diretto da Paola Ponti, con Carmen Giardina, Paolo Zuccari, Elodie Treccani, Stefano Quatrosi, Constance Ponti, Mario Russo; Diario di una casalinga disperata, liberamente ispirato al best seller di Sue Kauffman, adattato da Ferdinando Ceriani che dirige Carla Ferraro; Sunset limited di Cormac McCarthy, interpretato da Cosimo Rega e Arcangelo Iannace per la regia di Francesco Frangipane; Shenzhen significa inferno, testo di Stefano Massini, con Barbara Chichiarelli diretta da Roberto Romei; Oleanna di David Mamet, con Elisa Menchicchi e Francesco Rossini, regia di Elmiliano Bronzino; Judith di Jorge Palant, tradotto e diretto da Anna Ceravolo per Silvana Bosi e Cristina Maccà.