
Dal 24 al 27 gennaio va in scena al Metastasio di Prato La tempesta di Shakespeare, lo spettacolo di marionette della Compagnia Carlo Colla e Figli, realizzato con la voce di Eduardo De Filippo. Il grande attore napoletano aveva prestato i diversi timbri e le diverse intonazioni della sua voce ai vari personaggi del dramma, traducendo tutte le battute shakespeariane in dialetto napoletano. Il lavoro di registrazione de La tempesta iniziò a Roma nell’autunno del 1983, nell’ambito delle lezioni di Teatro tenute all’Università “La Sapienza”.
La prima parte delle incisioni fu fatta in casa di Eduardo a Roma, con un sistema abbastanza semplice, il resto del lavoro venne realizzato in un vero e proprio studio di registrazione a Velletri.
Le soluzioni adottate potrebbero far pensare ad un lavoro di ricerca sulla parola; ad una personalità artistica come quella di Eduardo non poteva essere sfuggita la ricerca del teatro della phonè. La cura del suono, la ricerca delle tecnologie più avanzate, il particolare modo di utilizzare il microfono, gli effetti, spiegano quanto sia stato duro il lavoro di registrazione.
Durante la lavorazione Eduardo era consapevole che non si trattava di una mera lettura a tavolino di un testo teatrale, ma di uno spettacolo vero e proprio. E immaginava che la sua registrazione de La tempesta potesse adattarsi al teatro dei pupi. La morte gli impedì di vedere la conclusione del lavoro di montaggio.
La registrazione di questa operazione è stata usata dalla Compagnia Carlo Colla e Figli in un progetto nato per la Sezione Teatro della Biennale di Venezia del 1985, diretta da Franco Quadri, a circa un anno di distanza dalla morte di Eduardo. Per l’occasione Luca De Filippo si è occupato del montaggio finale del nastro, con la stessa cura e attenzione del padre per la qualità del lavoro teatrale. Lo spettacolo è accompagnato dalle musiche del maestro Antonio Sinagra; dall’ascolto emergono la semplicità e la chiarezza della voce limpida di Eduardo. Sembra di sentire l’attore vivo e presente, e nel gioco della rappresentazione teatrale ci si dimentica che a recitare tutte le parti è un solo attore: Shakespeare.
Sabato 26 gennaio, ore 17, nella sala del Metastasio si svolgerà un incontro aperto al pubblico con la Compagnia Carlo Colla e figli, coordina Massimo Luconi, in collaborazione con Associazione Linguaggi.
Per info: www.metastasio.net