
Mercoledì 24 aprile alle ore 21.00, sarà PeccioliTeatro, la compagnia diretta da Andrea Buscemi, a chiudere al Teatro Verdi di Pisa il cartellone “Appuntamenti” della LEG con “Falstaff e le allegre Comari di Windsor” nella versione sanguigna di Andrea Buscemi, regista e interprete del ruolo di Falstaff, affiancato dalla travolgente comicità di Roberto Ciufoli (Ford), il bravo attore e doppiatore noto per essere stato uno dei membri del gruppo Premiata Ditta insieme con Pino Insegno, Tiziana Foschi e Francesca Draghetti dalle origini nel 1986 fino allo scioglimento nel 2006.
Pisa è l’ultima tappa della felice tournée toscana che ha visto questo spettacolo, coprodotto con la Fondazione Teatro Goldoni di Livorno, debuttare proprio al Goldoni di Livorno per poi replicare a Firenze, Montecarlo di Lucca, Bagni di Lucca e Casciana Terme, e approdare ora appunto a Pisa,
Accanto a Buscemi e Ciufoli, Renato Raimo interpreta il ruolo del dottor Caius.
Gli altri interpreti sono Alessia Innocenti (comare Ford); Livia Castellana (comare Page), Mauro Tommasi (Page), Martina Benedetti (Annetta), Gabriele Valentini (Fenton), Simona Generali (Quickly), Alessio Sardelli (Pistola) e Giovanni Meozzi (Bardolfo).
Una teatralità prepotente fa de Le Comari di Windsor una delle commedie più celebri di Shakespeare, e ad essa si ispirò Giuseppe Verdi per il suo ultimo grande capolavoro, Falstaff.
La tradizione vuole che Shakespeare abbia scritto la commedia in sole due settimane, per ingiunzione della regina Elisabetta, che smaniava di vedere il personaggio di sir John Falstaff, già menzionato nell’Enrico IV dove tuttavia non agiva in scena come personaggio, impegnato sulla scena in una vicenda erotica. Qualche spunto della storia attinge alla novellistica italiana, ma certamente alla straordinaria padronanza dello spazio scenico del Grande Bardo è dovuta la grande abilità di costruzione e la vivezza degli effetti comici, di cui la commedia è continuamente nutrita. La trama è nota: Sir Falstaff, assai poco nobile e molto ribaldo, ormai vecchio tenta la sua ultima avventura, mirando a sedurre alternativamente la Comare Ford e la Comare Page, ricche e avvenenti, per procurarsi doppio piacere, sia amoroso che economico. Ne nasceranno situazioni comiche entrate nella leggenda del Teatro, fino alla beffa finale contro il vecchio e grasso malandrino esposto al ludibrio popolare. Un’opera tutta giocata sul filo del doppio registro “alto” e “basso”, come vuole la migliore tradizione shakespeariana.
Dopo “Il mercante di Venezia” della scorsa Stagione, con “Falstaff e le allegre Comari di Windsor” Peccioli Teatro e la Fondazione Teatro Goldoni hanno affrontato il secondo titolo di una trilogia da loro progettata e incentrata su Shakespeare e sui diversi caratteri dei protagonisti maschili. Per l’anno prossimo, come terzo titolo, si parla del “Riccardo III”.













