Stefano Accorsi ritorna a Bologna e al teatro con “Furioso Orlando”

Venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 dicembre, nella Sala Grande dell’Arena del Sole, Nuovo Teatro e Teatro Stabile dell’Umbria presentano Stefano Accorsi in Furioso Orlando – Ballata in ariostesche rime per un cavalier narrante, liberamente tratto da L’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, adattamento teatrale e regia Marco Baliani, con Nina Savary, scene Bruno Buonincontri, costumi Alessandro Lai, disegno luci Luca Barbati.

Stefano Accorsi, attore tra i più noti del panorama cinematografico italiano, torna a teatro nella sua città, Bologna, con un’originale rilettura dei cavalieri, l’armi e gli amori che animano la gran giostra dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto.

Uno spettacolo che segna anche il ritorno di Accorsi all’Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna: è con Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna che, all’inizio degli anni 90, cominciò la sua carriera d’attore: dopo la Scuola di Teatro di Bologna esordì infatti nei Sei personaggi in cerca d’autore con la regia di Nanni Garella, e poi negli spettacoli Gl’innamorati e Ista Laus pro nativitate et passione domini, sempre con la regia di Garella, e in Fagiolino e Biavati caduti dalle nuvole di Vittorio Franceschi e Giorgio Comaschi.

Del rocambolesco proliferare di avventure e personaggi di Ariosto il regista Marco Baliani ha scelto di seguire una sola traccia, quella che permette all’intero poema di dispiegarsi, ovvero le orme che Angelica lascia sul terreno. Basta che lei fugga a cavallo ed ecco che la Storia grande si sfalda e lascia il passo a un infinito inseguimento di piccole ma dense vicende degli spasimanti inseguitori, tra cui il Furioso Orlando. Il titolo stesso dello spettacolo rovescia l’originale e mette al primo posto la furia dell’amore non corrisposto, modernissima patologia in cui precipita di canto in canto.

Orlando crede che per il solo fatto di amare Angelica, lei debba essere sua, non sopportando che possa essere di un altro, soprattutto se questi non è nemmeno un prode cavaliere del suo rango ma un semplice soldato di fanteria. Da qui scatta la furia e la pazzia, la stessa che riempie le nostre cronache quotidiane, con donne che finiscono la loro vita per mano di uomini che dicono di amarle perdutamente.

Stefano Accorsi è al contempo molti volti, cuori, voci e corpi, che attraverso il cambio di registro interpretativo o vocale o ritmico restituisce il gioco ariostesco, le sospensioni, i flashback, i corto circuiti. «Qui gli inseguimenti – scrive Marco Baliani nelle sue note di regia – e la gelosia e poi ancora la pazzia e la furia vengono risolti con la leggerezza della rima, del gioco sonoro di citazioni e assonanze, con la soavità del volo, perché le storie servono sì a parlare del mondo ma anche a renderlo meno terribile. Ecco dunque che i duellanti del nostro spettacolo non saranno i tanti paladini e cavalieri sempre attratti da sfide e tenzoni e furti di cavalli e di armerie altrui, ma saranno loro due, Angelica e Orlando, oppure, a volte, con un’altra declinazione dello stesso tema, Ruggiero e Bradamante, uomo e donna insomma, loro si sfidano a singolar tenzone per mostrare i conflitti, le gioie, i dolori, i patimenti che colpiscono come colpi di spada e di lancia, i cuori di chi ama, di chi crede di amare o di essere amato».

Per info: www.arenadelsole.it

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